Da Novate Mezzola a Verceia per Codera ed il Tracciolino.


Publiziert von paoloski , 16. Mai 2016 um 14:10.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:15 Mai 2016
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Aufstieg: 800 m
Abstieg: 900 m
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Varese, Como, Lecco, SS36 verso Colico, da qui sempre sulla SS36 in direzione Chiavenna, raggiungerte Novate Mezzola e seguire le indicazioni per la Val Codera. Si trova un parcheggio sterrato all'inizio della mulattiera che risale la valle e due parcheggi asfaltati nel nucleo della parte alta del paese (Mezzolpiano).
Zufahrt zum Ankunftspunkt:Gita ad anello.
Kartennummer:CNS 277 Roveredo

Per la gita TAM (Tutela Ambiente Montano) degli Incontri di Avvicinamento alla Montagna 2016, Roberto Andrighetto ha scelto di portarci in Val Codera per percorrere il famoso "Tracciolino".
Oggi siamo in tanti: 10 accompagnatori e 22 allievi, chissà se riusciremo mai a fare una gita con tutti e trenta gli allievi di quest'anno.
Alle 9 partiamo dal parcheggio e saliamo nel bosco seguendo la mulattiera scalinata. Dove il bosco è più rado possiamo godere di magnifiche viste sul sottostante lago di Novate Mezzola e sulla Riserva Naturale del Pian di Spagna. Intorno vi è una gran fioritura: oltre alle ginestre, all'erica e ad altri fiori piuttosto comuni possiamo ammirare anche specie molto più rare come il Cisto ed il Lilioasfodelo.
Arriviamo ad Avedée da cui possiamo ammirare il proseguio della valle ed il paese di Codera. Per raggiungerlo vi sono ancora alcuni saliscendi e dobbiamo passare in un paio di gallerie paravalanghe. Dall'ultima volta che sono stato qui, forse vent'anni fa, nulla sembra essere cambiato, il paese è sempre un gioiello con le sue case ben tenute ed i muri con gli affreschi.
Facciamo una breve sosta e poi riprendiamo il cammino per andare ad attraversare il bel ponte in pietra che sorpassa il Rio Codera ad una notevole altezza. Risaliamo l'altro versante e, ben presto, siamo a Cii, un piccolo nucleo di edifici posto a breve distanza dall'inizio del "Tracciolino".
Ancora qualche saliscendi ed eccoci: i binari in questo tratto non ci sono per cui camminiamo agevolmente su un percorso largo e pianeggiante, incontriamo le prime brevi gallerie, solo alcune sono illuminate, poi rispuntiamo all'aperto percorrendo tratti letteralmente scavati nella roccia, vi sono diverse passerelle nuove che permettono la percorrenza del "Tracciolino! anche alle MTB, a lato vi è una protezione metallica continua.
Si avvicina l'ora di pranzo per cui facciamo una deviazione per salire a Cola, altro piccolo nucleo ben conservato e dotato di una chiesa affrescata settecentesca che, come scopriamo da un'iscrizione al suo interno, fu voluta da un parroco originario di Azzio in Valcuvia. Mangiare con di fronte un magnifico panorama è certamente più salutare che mangiare dove di vista non ce n'è.
Facciamo una pausa di un'oretta poi ridiscendiamo ad incontrare il "Tracciolino" e proseguire la nostra gita. Ad un certo punto compaiono anche i binari ma il percorso è abbastanza largo da permettere di camminare senza problemi tanto al centro che ai lati delle rotaie. Ben presto eccoci alla galleria lunga, quella che fora la Cima di Provinaccio permettendo il passaggio fra la Val Codera e la Val dei Ratti, questa , a differenza di quelle più brevi, non è illuminata per cui si cammina per un bel pezzo alla luce delle frontali.
Finalmente riusciamo alla luce del sole, siamo quasi al termine del "Tracciolino", la vista sul Lago di Como da qui è ancora più ampia, raggiungiamo la casa dei guardiani della Diga di Moledana e pochi metri dopo eccoci alla strada che sale da Verceia. Per fortuna il vecchio sentiero c'è ancora, così da evitarci una discesa assolata su asfalto.
Passiamo da un paio di nuclei, in uno c'è una cappella con l'affresco di una Madonna che indossa gli scarponi! Più sotto vi è un altro gruppo di edifici perlopiù diroccati ma con segni evidenti di lavori edili che ne indicano un prossimo recupero.
In breve eccoci a Verceia, stamane avevamo lasciato qui due macchine cosicchè gli autisti possono salire a Mezzolpiano a recuperare le altre.

Bella gita con tempo splendido e una magnifica fioritura, il percorso non presenta alcuna difficoltà ed ha un dislivello veramente limitato.
Unica accortezza: portarsi la pila perchè la galleria lunga non è illuminata.

Tourengänger: paoloski
Communities: Hikr in italiano


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