Pizzo Val Mala (2271 m)


Publiziert von Varoza , 3. Dezember 2015 um 22:43.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Locarnese
Tour Datum:11 Oktober 2015
Wandern Schwierigkeit: T4+ - Alpinwandern
Hochtouren Schwierigkeit: L
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-TI   Gruppo Pizzo delle Pecore   Gruppo Monte Zucchero 
Aufstieg: 1837 m
Strecke:Broglio (673 m) - quota 876 m - Rozzòla - Valle - quota 1267 m - quota 1501 m - Rifugio Corte Grande (1739 m) - Lago di Tomè (1692 m) - Ganna - quota 1866 m - Piodina (2123 m) - Bochèta dela Piodina (2186 m ca.) - cresta SSE - Pizzo Val Mala (2271 m). Discesa per la stessa via di salita.
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Percorrendo la strada cantonale della Valle Maggia, dopo Cevio, si prosegue in direzione di Bignasco. Dopo il ponte si prosegue in direzione di Fusio, raggiungendo Broglio.
Kartennummer:CN 1272 Pizzo Campo Tencia

Se focalizzassi il pensiero su ogni cima raggiunta, potrei senz'altro rimembrare almeno una memoria dell'ascesa. Quest'oggi salendo sul Pizzo Val Mala mi porto a casa il ricordo del piccante profumo di ginepro che avvolge la cresta S della sopracitata montagna, ed aihmé, anche il gramo olezzo d'olio e benzina emanato dalle ruspe che dominano ormai la Val Tomè.
E' da anni che ho messo l'occhio su questa vetta, ma fino ad oggi non avevo mai trovato il momento giusto per intraprendere la camminata. Ad inizio stagione, l'ombrosa Val Tomè mi potrebbe riservare brutte sorprese, nel periodo estivo prediligo le alte vette, e quando a novembre giunge il momento opportuno, le prime nevicate mi tengono lontano da questa zona. Ecco perché quest'anno decido di anticipare i tempi e salire alla scoperta dell'appartato Pizzo Val Mala.


Lascio Broglio (673 m) alle prime luci del mattino, supero il ponte sul fiume Maggia e mi trovo subito di fronte ad un cartello che mi rende attento al fatto che il percorso verso Corte Grande è accidentato a causa della costruzione di una centrale elettrica che sfrutterà le acque del Lago Tomè. Perplesso, verso destra, imbocco il sentiero che scorre parallelo poco sopra la carrozzabile che porta a Ciòs, e lo seguo fino a raggiungere il Rì di Tomè, proprio all'imbocco dell'omonima valle. Accanto ad un cartello indicatore, un altro segnale informa su possibili spari di mine mentre alzando lo sguardo noto degli enormi tubi scendere dal fianco della montagna.

Beh, da qui via fino al Corte Grande il percorso è indescrivibile. Il vecchio sentiero è quasi scomparso lasciando spazio a ruspe, pale, tubi, cemento, ferraglia. A lavori ultimati, seppur qualche tubatura non potrà essere interrata, c'è chi sostiene che la valle tornerà all'antico splendore. La violenza delle ruspe è così brutale che in alcuni punti faccio pure fatica a stabilire se sto seguendo la giusta traccia, oppure se sto calcando i solchi che ospiteranno presto le condotte. Il progetto iniziale prevedeva la captazione dell'acqua del laghetto attraverso la costruzione di una diga alta 12 metri, poi, l'idea è stata rigettata dalle autorità cantonali poiché ritenuta troppo invasiva. Le acque verranno invece incanalate 100 metri a valle del lago, scongiurando così la distruzione di un gioiellino lacustre.

Il devasto è talmente grande, che dopo una mezzoretta di ascesa, in una piega del cervello, mi balena l'idea di tornare indietro e puntare verso qualche altra cima nelle vicinanze. Per distogliere la mente dalle visioni circostanti, gioco con il pensiero tornando indietro al 23 maggio 1993, quando salii per la prima volta questa valle. Allora poco più che bimbetto, "collezionavo" laghetti e capanne alpine e ricordo ancora oggi l'innocente felicità di quella giornata in cui realizzai il bis: lago e rifugio.   

Assorto nei pensieri raggiungo finalmente Corte Grande (1739 m), dove fermo il passo per concedermi un veloce ristoro. Accanto al vecchio rifugio oggi sorge un'accogliete capanna che inserendosi alla perfezione nel paesaggio, lo valorizza offrendo al contempo un comodo riparo al viandante. Ora mi chiedo come sia possibile da una parte costruire interessanti infrastrutture per poi distruggere quello che c'è attorno? Gli autoctoni, che già dai primi anni del 1300 frequentavano queste zone, si rivolteranno nelle tombe!

Dal Corte Grande prende il via una traccia con segnavia bianco-blu (parte della Via Alta della Vallemaggia) che permette di raggiungere il Rifugio Alpe Spluga, passando proprio sotto le pendici del Pizzo Val Mala. Seguo dunque le pennellate e procedo verso S, scendendo in breve allo splendido Lago Tomè (1692 m), che aggiro sulla sua costa sinistra fino a giungere nei pressi di Piano del Lago. L'anfiteatro che ospita il lago è caratterizzato da un'alta scogliera rocciosa che si lascia superare solo grazie ad un provvidenziale canalino posto sulla sinistra rispetto al Piano del Lago. Mi inoltro su per il vallone dove scorre sempre una traccia di sentiero tra pietre ed erba. Dopo aver messo alle spalle un ottantina di metri di dislivello, poco prima di sbucare sul balconcino che sancisce l'accesso al pianoro superiore, devo superare un breve tratto su delle placche bagnate (delle catene assicurano il passaggio). Con prudenza, verso destra, esco dal canale trovandomi cosi su un "pulpito" da dove posso ammirare il lago sottostante in tutta la sua bellezza.

Ora il percorso si fa pianeggiante ed in breve entro in una conca chiamata Ganna, caratterizzata da una distesa detritica. Guado il ruscello, mi porto alla quota 1866 m per poi risalire il versante alla mia destra. Supero dapprima una pietraia, lambisco la bastionata rocciosa ed infine salgo a risvolti per dolci pascoli fino a guadagnare la cascina di Piodina (2123 m), adibita a rifugio.

La vetta è proprio di fronte a me e da qui mostra la sua rocciosa parete E. Su pasture e pietraie raggiungo in breve la larga sella della Bochèta dela Piodina (2185 m) affacciandomi così sull'aspra Valle di Cornèra.

Dalla sella, la cresta SSE della cima, ricoperta in gran parte da ginepri, si impenna ripida e sporadicamente si rintraccia anche qualche sentiero di capre. Il crinale resta piuttosto largo e mi alzo dapprima tenendomi appena alla sua sinistra, tra erba ed arbusti, fino a giungere ad un primo muretto roccioso nei pressi di un abete solitario (a 2225 m ca.). Supero il gradino roccioso sfruttando un intaglio di vegetazione e proseguo poi sempre piuttosto a sinistra del filo fino ad individuare l'ometto di vetta, che intravedo laggiù verso N. Poco prima della cima, laddove il fianco W si fa strapiombante, lo abbandono per scavalcare un ultimo scalino roccioso un po' esposto che mi permette così di calpestare la cresta SSE, da dove in breve mi porto sul Pizzo Val Mala (2271 m).

Quando mi siedo nei pressi dell'ometto di vetta, sento ancora sulle mani e sul corpo l'inebriante fragranza di ginepro. La vista da quassù è davvero molto ampia, e dato che la temperatura oggi è più che gradevole, mi fermo a lungo in quota a godermi le meraviglie circostanti.

Effettuo la discesa con lo stesso percorso di salita. Mi concedo solo una breve divagazione poco prima di imboccare il canale che scende al Piano del Lago. Mi porto proprio sul ciglio della scogliera dove l'innocuo ruscello si trasforma in possente cascata, inabissandosi giù per la parete verticale. Da qui la visione sul Lago Tomè è totale e memorabile! Immagazzino nella memoria queste rilassanti visioni, dopodiché mi incammino verso Broglio.

Note:
 
Vetta:
Ometto di sasso.
 
Broglio:
Scarsa possibilità di parcheggio.
 
Valutazione:
Broglio - Lago di Tomè: T3 (EE)
Lago di Tomè - Piodina: T4 (EE)
Piodina - cresta SSE - Pizzo Val Mala (T4+ / F)

Tourengänger: Varoza


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Kommentare (8)


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Simone86 hat gesagt:
Gesendet am 4. Dezember 2015 um 00:25
Splendida escursione, nella sua parte alta la Val Tomè è davvero interessante. Bellissima anche la crestina finale al ValMala e la vista su Redorta e Zucchero. Complimenti ancora!

Varoza hat gesagt: RE:
Gesendet am 14. Dezember 2015 um 12:23
Grazie Simone!
Concordo, la vista su Redorta, Zucchero e vicine vette è stupenda!

danicomo hat gesagt:
Gesendet am 4. Dezember 2015 um 08:22
Incredibile quello che mostri dalle foto. Speriamo sia una situazione transitoria e che il ripristino sia completo...
Bella salita, ciao
Daniele

Varoza hat gesagt: RE:
Gesendet am 14. Dezember 2015 um 12:25
Eh sì, ...ed ho messo le foto meno invasive :-)
Se non sbaglio i lavori dovrebbero già terminare l'estate prossima. Speriamo torni tutto come prima... ma dubito. Vedremo... Saluti!

gbal hat gesagt:
Gesendet am 4. Dezember 2015 um 17:12
Uno dei giri di varoza....impossibile non leggerlo e non stupire. Bravo adesso ma....credo che anche nel 1993, da bimbetto, te la cavassi piuttosto bene.

Varoza hat gesagt: RE:
Gesendet am 14. Dezember 2015 um 12:27
:-) grazie. Nel '93 ricordo si "zampettava" su per i pendii senza sentir alcuna fatica! Bei tempi :-) Saluti!

Poncione hat gesagt:
Gesendet am 5. Dezember 2015 um 16:34
Bellissimo... cima e salita che meritano davvero.
Bravissimo. Ciao

Varoza hat gesagt: RE:
Gesendet am 14. Dezember 2015 um 12:32
Grazie! Vale davvero la pena spingersi oltre il laghetto e salire alla scoperta dell'alta Val Tomè. Stupenda zona. Saluti.


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