Questa doveva essere una relazione normale di una bella escursione al Julier pass in un ambiente fantastico e con un sacco di neve fresca per divertirsi.Ma il destino ci ha messo lo zampino e la gita si è trasformata in tragedia.
Con il mio socio storico Rino partiamo per il piz d'Agnel, saliamo spediti e in circa 1.30 siamo nei pressi della fourcla d'Agnel a quota 2800. Rino è sempre stato davanti a fare il passo. All'ultimo pianoro prima della forcella decidiamo di fare una piccola sosta, lui mangia una barretta, beviamo qualcosa e poi io faccio qualche passo avanti a lui. Sento che mi chiama< Giuliano, non sto per niente bene, non riesco a respirare>. Mi avvicino a lui e stiamo fermi per un minuto . Rino si inginochia sugli sci e mi dice < ho un forte dolore al petto> < Sarà una congestione gli dico io>allontanando il terribile pensiero di un infarto. Lui si tiene il petto si lascia cadere nella neve e perde i sensi.
Arriva in quel momento una giovane coppia Svizzera, la cosa sembra grave. Decidiamo immediatamente di chiamare i soccorsi, il ragazzo scende verso valle per cercare un posto dove il telefonino prende. Io e la ragazza copriamo Rino con i teli termici.
Lui è esamine per terra e ci accorgiamo che non respira più. Gli pratico la respirazione bocca a bocca, il massaggio cardiaco. A volte sembra che lui faccia un respiro, allora lo prendo a schiaffi e gli urlo< non mollare Rino, fallo per la tua famiglia> Ma lui non rinviene e allora continuo a cecare di rianimarlo aiutato dalla ragazza.
Saranno passati 10 minuti e finalmente arriva l'elicottero rosso della Rega. Tiro un sospiro di sollievo< ora ci penseranno loro a riportarlo in vita> Adrenalina in vena, flebo, ventilazione , defribillatore e massaggio cardiaco. I medici si affannano . Ad ogni scossa elettrica il suo cuore ha un sussulto e poi si ferma.
Dopo 30 minuti di tentativi la giovane dottoressa mi guarda e mi dice< noi stiamo facendo tutto il possibile ma il suo cuore non reagisce> la guardo sgomento e la prego di fare tutto ciò che è possibile. Loro riprendono ancora i tentativi per rianimarlo. Ogni scossa fa sussultare il corpo ormai esamine di Rino, ma il suo grafico è piatto.
Prego, imploro i dottori di tentare di portarlo in ospedale., loro decidono per Coira dove c'è la rianimazione. Rino viene messo sulla barella, la trasportiamo a fatica fino all'elicottero affondando nella neve fino alla vita.
L'elicottero rosso parte , io piangendo mi siedo nella neve. I ragazzi che mi hanno aiutato rinunciano a proseguire la gita e scendono con me dopo avermi visto molto scosso. Veramente due angeli
Arrivati al parcheggio avviso mia moglie dell'accaduto e le lascio il tremendo compito di dirlo alla moglie di Rino. Io scendo più in fretta che posso all'ospedale di Coira. raggiungo il pronto soccorso sperando sia accaduto il miracolo. Non c'è stato nessun miracolo, Rino è giunto morto all'ospedale. Un dottore molto gentile mi dice che non ha potuto fare niente, lo avviso che a ore arriverà la moglie e che dovrà dire la stessa cosa a lei.
Giro tutto il pronto soccorso per ritrovare le attrezzature di Rino che avevano viaggiato con lui in elicottero, un personale molto gentile mi aiuta a dispetto dei problemi della lingua. metto tutto sulla mia auto e poi ho il triste compito di aspettare Elettra ( sua moglie) che ancora non sà che lui non ce l' ha fatta.
Il dottore le parla e poi la scena straziante quando lei rivede il corpo. Rino lascia 3 figli tutti sotto i 6 anni
Quasi 20 anni di montagna mi legano a Rino. abbiamo cominciato con semplici escursioni e poi via via attraverso corsi e nostre esperienze abbiamo praticato alpinismo anche ad un buon livello. La montagna ora per me sarà diversa. Non ci sarà la solita telefonata del venerdì sera e le discussioni accese per la meta e sopratutto per l'orario di partenza.
Ma questo è un discorso da egoista, io in qualche maniera tornerò ad andare in montagna, lui però è morto e la cosa che mi angoscia è il futuro della sua famiglia. Quando ho capito che per lui era finita mi sono chiesto perchè è toccato a lui e non a me. Io non ho figli piccoli da mantenere, i miei avrebbero pianto ma si sarebbero fatti una ragione
un ringraziamento particolare va agli angeli della Rega. Non potevano fare di più di quello che hanno fatto. Veramente grazie di cuore
Ciao Giuliano
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