Punta Vallera e Punta Dondogna (Val Chiusella)
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Ancora un'escursione di esplorazione in Val Chiusella.
Partito da Fondo, si segue brevemente il sentiero per Talorno per poi deviare verso Tissone. Da Tissone il sentiero prosegue sempre ben segnato (per il momento) fino all'alpeggio di Reja di Vico, dove bisogna abbandonarlo per seguire un'esile traccia che prosegue in direzione nord-est.
Da quest'ultimo alpeggio il sentiero principale, denominato "Sentiero dei Mufloni" proseguirebbe fino all'Alpe Dondogna Inferiore e poi di nuovo a Talorno.
La traccia (non molto evidente) sale con ampi tornanti fino a superare uno spigolo e poi affronta un lungo traverso reso un po' "scomodo" dalla folta vegetazione. Si arriva all'alpe di Pietrafraccia dove bisogna affrontare un altro traverso praticamente nel senso opposto ma più alto di quota. Se fino all'Alpe Pietrafraccia c'era una sorta di traccia a tratti visibile, dopo ... il nulla.
Poco dopo aver iniziato il secondo traverso, appare un altro alpeggio su di un colle che bisogna raggiungere, è l'Alpe Colletto ... appunto. Da qui in poi il terreno sempre erboso si fa più ripido. Si segue per forza di cose un tratto di dorsale e poi ... quando meno te lo aspetti ... un altro traversino per raggiungere l'alpe di Vallera Piccola. Da qui sempre su terreno ripido ed erboso si intuisce la direzione da prendere per il colle e la si segue a vista fino a raggiungerlo.
Finalmente arrivo al Colle di Vallera e anche se il dislivello non è di quelli da record, la tipologia di percorso rende il tutto molto faticoso. Dal colle di segue la bella cresta transitando dalla Punta di Vallera Orientale e Occidentale per poi scendere al Colle di Dondogna, dove si affronta l'ultima parte di salita.
Seguendo la cresta si raggiunge Punta Dondogna, aggirando i vari ostacoli rocciosi oppure arrampicando su di essi.
Per la discesa mi butto nei prati sotto la cima (direzione sud) affrontando il primo tratto abbastanza ripido dopodichè la pendenza diminuisce. Sempre con percorso libero si scende fino a portarsi sopra a delle placche lungo il torrente che si riescono a passare spostandosi gradualmente verso sinistra (direzione di discesa).
L'alpeggio dell'Alpe Dondogna è già visibile ma altri salti rocciosi costringono a qualche giro in più. Sempre su erba si arriva ad incrociare il sentiero che scende dal Colle di Dondogna, segnato con strisce arancioni ... beh insomma, sentiero è un parolone, diciamo che almeno il percorso è segnato e aiuta a districarsi in una zona da cui sarebbe complicato uscirne.
Se quando ero in alto anelavo al sentiero, ora che lo sto percorrendo rimpiango i pratoni di discesa. A parte i segni di vernice arancione, non c'è altro che testimoni che questo è un sentiero quindi l'andatura rimane sempre molto discontinua e faticosa.
Finalmente all'altezza dell'Alpe Dondogna Inferiore incrocio il Sentiero dei Mufloni che, almeno per la parte che ho percorso io, è un vero sentiero anche se la paglietta presente su buona parte di esso lo rende molto scivoloso. Arrivo così a Tallorno e poi con il comodo sentiero/mulattiera di nuovo a Fondo dove un sacco di gente si sta godendo questa bella giornata di sole.
Partito da Fondo, si segue brevemente il sentiero per Talorno per poi deviare verso Tissone. Da Tissone il sentiero prosegue sempre ben segnato (per il momento) fino all'alpeggio di Reja di Vico, dove bisogna abbandonarlo per seguire un'esile traccia che prosegue in direzione nord-est.
Da quest'ultimo alpeggio il sentiero principale, denominato "Sentiero dei Mufloni" proseguirebbe fino all'Alpe Dondogna Inferiore e poi di nuovo a Talorno.
La traccia (non molto evidente) sale con ampi tornanti fino a superare uno spigolo e poi affronta un lungo traverso reso un po' "scomodo" dalla folta vegetazione. Si arriva all'alpe di Pietrafraccia dove bisogna affrontare un altro traverso praticamente nel senso opposto ma più alto di quota. Se fino all'Alpe Pietrafraccia c'era una sorta di traccia a tratti visibile, dopo ... il nulla.
Poco dopo aver iniziato il secondo traverso, appare un altro alpeggio su di un colle che bisogna raggiungere, è l'Alpe Colletto ... appunto. Da qui in poi il terreno sempre erboso si fa più ripido. Si segue per forza di cose un tratto di dorsale e poi ... quando meno te lo aspetti ... un altro traversino per raggiungere l'alpe di Vallera Piccola. Da qui sempre su terreno ripido ed erboso si intuisce la direzione da prendere per il colle e la si segue a vista fino a raggiungerlo.
Finalmente arrivo al Colle di Vallera e anche se il dislivello non è di quelli da record, la tipologia di percorso rende il tutto molto faticoso. Dal colle di segue la bella cresta transitando dalla Punta di Vallera Orientale e Occidentale per poi scendere al Colle di Dondogna, dove si affronta l'ultima parte di salita.
Seguendo la cresta si raggiunge Punta Dondogna, aggirando i vari ostacoli rocciosi oppure arrampicando su di essi.
Per la discesa mi butto nei prati sotto la cima (direzione sud) affrontando il primo tratto abbastanza ripido dopodichè la pendenza diminuisce. Sempre con percorso libero si scende fino a portarsi sopra a delle placche lungo il torrente che si riescono a passare spostandosi gradualmente verso sinistra (direzione di discesa).
L'alpeggio dell'Alpe Dondogna è già visibile ma altri salti rocciosi costringono a qualche giro in più. Sempre su erba si arriva ad incrociare il sentiero che scende dal Colle di Dondogna, segnato con strisce arancioni ... beh insomma, sentiero è un parolone, diciamo che almeno il percorso è segnato e aiuta a districarsi in una zona da cui sarebbe complicato uscirne.
Se quando ero in alto anelavo al sentiero, ora che lo sto percorrendo rimpiango i pratoni di discesa. A parte i segni di vernice arancione, non c'è altro che testimoni che questo è un sentiero quindi l'andatura rimane sempre molto discontinua e faticosa.
Finalmente all'altezza dell'Alpe Dondogna Inferiore incrocio il Sentiero dei Mufloni che, almeno per la parte che ho percorso io, è un vero sentiero anche se la paglietta presente su buona parte di esso lo rende molto scivoloso. Arrivo così a Tallorno e poi con il comodo sentiero/mulattiera di nuovo a Fondo dove un sacco di gente si sta godendo questa bella giornata di sole.
Tourengänger:
Andrea!

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