Due cottimisti sulle Orobie... Badile in spalla e su per il M. Secco!


Publiziert von Menek , 12. August 2015 um 11:26. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum: 8 August 2015
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Hochtouren Schwierigkeit: L
Klettern Schwierigkeit: II (UIAA-Skala)
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 5:45
Aufstieg: 1295 m
Abstieg: 1314 m
Strecke:Giro a T. Piazzo-M. Secco- Pizzo Badile- Piazzo. Km 10,500. No acqua sul percorso.
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Bergamo- Lenna- Piazzatorre- Piazzo vicinanze Camping. Ampio parcheggio.
Unterkunftmöglichkeiten:Piazzatorre- Piazzo. Baita del M. Secco, sempre aperta e a disposizione degli escursionisti. No acqua, se non quella piovana di recupero.
Kartennummer:Kompass Foppolo/Valle Seriana

Oggi giornata di grande soddisfazione  ma anche di grande sofferenza, il grande caldo e alcuni momenti  impegnativi di questa camminata, hanno “segnato”  in maniera pesante il mio fisico già provato da una pesante terapia in corso, ma nonostante tutto, eccomi qua a raccontarvi  di questa bella gitarella effettuata nel profondo della Valle Brembana.

Oltrepassata Piazzatorre  e giunti in località Il Piazzo, abbandoniamo la macchina poco dopo il Camping  dove una palina alla nostra sinistra, ci indica la via per il P.so del Monte Colle, direzione che noi dobbiamo seguire per giungere ai nostri obiettivi. Cai 118.

Da subito il sentiero si fa abbastanza ripido, costeggiando un ampio canalone detritico  formatosi dopo la tremenda alluvione del 1987; rimanendo all’interno del bosco, si risale con infiniti tornantini questo primo tratto accompagnati da una temperatura gradevole, ma anche da un’afa stranamente intensa. Decisamente una condizione non perfetta per fare un’escursione di questo profilo.

Una volta usciti dal bosco, il caldo si fa più aggressivo e opprimente,  lasciamo sulla sinistra il Capanno del Barba e in moderata pendenza  raggiungiamo la bella Baita del Monte Secco, struttura autogestita sempre aperta. L’acqua non c’è, in compenso potete trovare quattro comodi letti ed un camino legna-munito.

Oltrepassata la Baita, il sentiero riprende la suo tragitto aumentando un poco la pendenza e giunti ad un ingannevole bivio, teniamo la sinistra risalendo ancora con lunghi tornanti il pendio erboso. Dieci minuti di cammino ed eccoci al P.so del Monte Colle. Qua non trovate nessuna palina, solo un sasso con indicazioni di colore rosso vi avvisa che siete proprio su quel cazzo di passo.

Da qua le varianti sono tre; si può scendere verso Valleve  continuando con il Cai 118, oppure, si può seguire a destra la flebile traccia che porta verso il Pizzo Badile Brembano, ma noi continuiamo a sinistra la nostra escursione seguendo un crinale per ora verdeggiante che porta verso il M. Secco.

Qua il sentiero sale deciso, come decise sono le esposizioni in ambo i lati che pian piano sono sempre più frequenti, certamente nulla di tragico , ma prestate un poco di attenzione, please. Oltrepassata la zona verde, il sentiero si fa ora un po’ più complicato, la presenza di esposte balze rocciose ti avvisano che qua non si possono commettere errori, errori  che potrebbero risultare fatali. E adesso?

Dopo aver verificato più o meno la fattibilità del percorso, io e Valter decidiamo di abbandonare gli zaini per guadagnare in agilità,   con la consapevolezza che abbiamo Olmo da far passare sui passaggi di II° non propriamente comodi. Se non avete cani al seguito la cosa risulta tutto più semplice.

Passato il primo inghippo, Valter mi avvisa che la seconda balza è un po’ più complicata da affrontare, perché non è ben chiaro dove si possono mettere le mani e i piedi per poter continuare il nostro cammino; lì allora “prendo in mano” la situazione e mi avvicino a lui, in maniera lesta e furtiva gli pizzico la pelle dei coglioni, e come d’incanto oltrepassiamo anche questo breve tratto. Porca miseria Valter, ci voleva il tocco magico per poter andare avanti???

Scavallatta la terza piccola balza rocciosa e superate  in grande stile due cengiette esposte, eccoci finalmente sulla crestina finale che in breve tempo ci porta al M. Secco. Bellissimo! Qua la vista spazia a 360° e si gode di un notevole panorama oggi un po’ offuscato; tutte le più belle montagne della zona sono davanti ai vostri occhi, in primis il M.Pegherolo…

Foto e niente firma di vetta causa libretto sgualcito e poi  via… si ritorna velocemente agli zaini mentre  strane nuvole si stanno avvicinando provenienti da NE. Il percorso a ritroso ora è più agevole e  la cresta erbosa che adesso affroniamo, non presenta le stesse difficoltà del tratto appena superato, ergo, giungiamo velocemente al Passo  sotto un sole battente e leggermente disidratati.

Sotto l’ombra di un paio di Larici, decidiamo di riempire un po’ il nostro stomaco prima di proseguire verso la seconda meta; giusto il tempo di beccarmi quattro notevoli  pizzicate da chissà quale cazzo di insetto di merda e si riparte. Seguendo la traccia non bollata alla nostra destra, il sentiero prende quota su terreno abbastanza scivoloso, si oltrepassa una brevissima zona esposta, e sputando sangue anche dalle orecchie causa ripida salita, giungiamo al Pizzo Badile in meno di venti minuti. Come per il M. Secco, anche qua non troviamo anima viva e ci godiamo il panorama soli come due amanti in “camporella”. Peccato che con me ci sia Valter…hem!

Dai, dai…si riparte. Ritorniamo al Passo per poi passare  dalla Baita del M. Secco,  veniamo investiti da un acquazzone e al Capanno del Barba inforchiamo il nostro poncho d’ordinanza. Il poncho sarà pur  comodo, ma ha l’unico difetto di non far traspirare la pelle e con il caldo che si alza da terra, continuare in queste condizioni non è propriamente il massimo. Fortunatamente   poco dopo smette di piovere e ci rimettiamo in modalità “viaggio tranqui”,  ci inoltriamo nel bosco costeggiando ancora il vallone ghiaioso, e accaldati come le scoreggie di un Elefante giungiamo alla macchina felicemente sconvolti. Sarà il caldo, sarà l’effetto dei pesanti farmaci, ma una volta aperto il baule dell’auto sento il mio corpo indebolirsi, la testa comincia a “girare” e io mi devo quasi sdraiare a terra per non cadere… una brutta sensazione che lì per lì m’ha fatto spaventare non poco. Ma  anche stavolta è andata, vediamo quando sarà la prossima escursione…

Nota 1): Giro di tutto rispetto nell’alta Val Brembana, seguendo un sentiero non sempre bollato ma di facile intuizione per chi è abituato a girare per monti. La salita al M. Secco presenta varie esposizioni, quindi  se soffrite di vertigini, è meglio che abbandoniate l’idea di portare a termine l’escursione, in più, c’è qualche breve passaggio di II° da fare con un minimissimo d’attenzione e con passo sicuro. In rete avevo letto un paio di relazioni riguardo questa salita, dove quello che ho segnalato io, veniva minimizzato. Evidentemente non abbiamo ne le stesse capacità di “lettura”delle difficoltà, ne la stessa bravura nell’affrontare questi passaggi. Io ho detto la mia, ma tutti sono concordi nel mettere EE la salita al M. Secco. Per quanto riguarda il Pizzo Badile, nulla di particolare da segnalare se non una brevissima esposizione che si passa in scioltezza, ma la ripidità della (breve) salita mette a dura prova gambe e fiato.

Nota 2): Cose a caso & dilemmi della vita.

Mondiali di nuoto: Renzi si congratula con Paltrinieri per l’oro vinto. Mentre per il  popolo che nuota nella merda da anni  neanche un misero tweet d’incoraggiamento.

Politica: Se Salvini parla alla “pancia” dei suoi elettori, prima o poi finirà tutto in culo!

 

                                                                          FREGATO.

Ritorno dal mio gir che sono ambrato,

del sole un poco alto io ho abusato,

mi metto pancia a terra e sto accucciato.

Fregato,

fa caldo e non mi sento acclimatato,

rimedio col caffè e un affogato,

ma a questo punto sono affaticato.

Fregato,

anchè per questo giro ho esagerato,

pensando di non essere aggravato,

ma porca merda il culo m’ha lasciato!

Mi apposto sulla strada e faccio agguato e in fondo mi  domando: chi cazzo m’ha Fregato?
 

A la Prochaine!    Menek, Olmo e il Valter, che ringrazio per la bellissima giornata passata assieme.


Tourengänger: Menek


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Kommentare (17)


Kommentar hinzufügen

ralphmalph hat gesagt:
Gesendet am 12. August 2015 um 11:51
...come a te manca la Valsesia a noi manca questa zona...dovremo colmare queste lacune...bella gita e bei posti...e il solito commento da number 1!!!! Bravi!!!
Graziano

Menek hat gesagt: RE:
Gesendet am 12. August 2015 um 19:22
Grande Graz! La Valsesia mi manca proprio, mi ero ripromesso di farla quest'anno, ma oramai...
L'hanno prossimo non mi ferma nessuno!
Ciaooo e buone escursioni.
Menek

danicomo hat gesagt:
Gesendet am 12. August 2015 um 11:52
Bel giro,
mi spiegherai le terapie....
Il Peghenolo come è finita?
Daniele

Menek hat gesagt: RE:
Gesendet am 12. August 2015 um 19:23
Il Pegherolo l'ho dovuto accantonare causa forza maggiore...purtroppo...
Ti spiegherò. Ciao Doc!
Menek

igor hat gesagt:
Gesendet am 12. August 2015 um 12:17
Bravi ! Bella montagna ci vuole un po di adrenalina emotion !

Menek hat gesagt: RE:
Gesendet am 12. August 2015 um 19:24
Caro Igor, so come la pensi... :))) Maudit! Ok per l'adrenalina, ma non troppa... Ciao
Menek

veget hat gesagt:
Gesendet am 12. August 2015 um 13:57
Ciao Domenico,
Gitona completa!!! Su quei passaggi di II° , ho pensato a Olmo.....
Quel pizzicotto...(furtivo e lesto!!!) , che ha sbloccato la "situation" ,da maestro... I Complimenti Meritatissimi anche a Valter..... Il resoconto dal'unico Menek conosciuto, è sempre preciso....e godibilissimo. Le foto, evidenziano la difficoltà del percorso... Bravi!!!
Il finale della gita, mi è sembrato complicato.....spero sia stato superato in bellezza!!! Come del resto mi aspetto,da par tuo....
A presto e buon ferragosto a Te e Nadia
Giancarla e Eu

Menek hat gesagt: RE:
Gesendet am 12. August 2015 um 19:30
Ciao carissimo Eu,
Il giro è stato bello e Olmo ha dovuto fare di necessità virtù scavallando da una spalla all'altra per poter effettuare i passaggi di II°. Per quanto riguarda il "tocco", non ho fatto fatica ad inventarmelo, Valter aveva i "cabbasisi" All'altezza dei pantaloni modulabili...di materiale per la "presa" ce n'era a Josef !!!
Per quanto riguarda il finale, io ce la metto tutta ma lì la cosa è un pò più complicata... sperèm!
Un abbraccio alla coppia inossidabile.
Menek

Poncione hat gesagt:
Gesendet am 12. August 2015 um 16:53
Il volo è soltanto rinviato...
Intanto complimenti a te e Valter per la bella cima.
A presto

Emi

Menek hat gesagt: RE:
Gesendet am 12. August 2015 um 19:31
Grazie caro Emi, restiamo in contatto a modo nostro! :)
Menek

patripoli hat gesagt:
Gesendet am 12. August 2015 um 17:55
Tu continua a "strafare"......

Menek hat gesagt: RE:
Gesendet am 12. August 2015 um 19:31
Eh, adesso mi tocca "strafare" di meno... mannaggia! Ma noi? Quando ci si vede?
Menek

patripoli hat gesagt: RE:
Gesendet am 12. August 2015 um 20:50
Beh.....visto che non devi "strafare" ci si può vedere presto!

Menek hat gesagt: RE:
Gesendet am 12. August 2015 um 20:54
Magari un giro dal Veget???

patripoli hat gesagt: RE:
Gesendet am 12. August 2015 um 21:00
Perchè no????

Daniele66 hat gesagt:
Gesendet am 12. August 2015 um 18:58
Osti Dome mi sembri in forma di bestia......spiegaci sta cura.......comunque sempre complimenti x le tue escursioni e anche come le racconti. ....Daniele66

Menek hat gesagt: RE:
Gesendet am 12. August 2015 um 19:33
Ciao Dan, grazie x tutto... comunque un pò di smalto l'ho perso in sti giorni... non sembra ma è così. Grazie per il tuo interessamento riguardo la mia salute! Big up!
Menek


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