Pizzo Coca, Cresta Est
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Allego commento di Pier
Volentieri accetto l’invito di Fabio a cavalcare la classica Cresta Est del Pizzo Coca, insieme a Sergio. Alle 5.40 partiamo da Grumetti per il rif. Curò e la Valmorta. Al lago inferiore seguiamo il primo tratto del sentiero sfasciumoso che sale alla Bocchetta dei Camosci, per poi abbandonarlo verso destra e portarci sullo sperone della cresta, all’altezza di un profondo intaglio che la divide dalla sua parte inferiore. Qui attacchiamo una prima ripida parete rocciosa, molto esposta, ma senza grosse difficoltà. Guadagniamo la cresta e la seguiamo il più fedelmente possibile, anche se esistono numerose varianti di salita e pochi passaggi obbligati. Uno di questi è una bella placconata, piuttosto liscia nella parte dell’attacco che poi diventa semplice. Il passaggio chiave è rappresentato da una placca di terzo grado molto esposta, che è evitabile rimanendo sulla destra e seguendo la cresta aerea ma decisamente più semplice. La salita è divertente e la roccia alterna molti tratti buoni a tratti tipicamente “Orobici”. Seguendo il filo si incontrano passaggi un poco più impegnativi, ma di difficoltà contenute. L’arrivo sulla vetta del Re è sempre di grande soddisfazione! Per la discesa io e Sergio optiamo per la normale che passa per il rif. Coca nella speranza di incontrare altri amici “impegnati” nella zona a “curare i Denti”, o a festeggiare, mentre Fabio ha un appuntamento al Rif. Consoli e torna per la Valmorta. Un saluto a Marco e Simona incontrati al Rif. Coca.
Volentieri accetto l’invito di Fabio a cavalcare la classica Cresta Est del Pizzo Coca, insieme a Sergio. Alle 5.40 partiamo da Grumetti per il rif. Curò e la Valmorta. Al lago inferiore seguiamo il primo tratto del sentiero sfasciumoso che sale alla Bocchetta dei Camosci, per poi abbandonarlo verso destra e portarci sullo sperone della cresta, all’altezza di un profondo intaglio che la divide dalla sua parte inferiore. Qui attacchiamo una prima ripida parete rocciosa, molto esposta, ma senza grosse difficoltà. Guadagniamo la cresta e la seguiamo il più fedelmente possibile, anche se esistono numerose varianti di salita e pochi passaggi obbligati. Uno di questi è una bella placconata, piuttosto liscia nella parte dell’attacco che poi diventa semplice. Il passaggio chiave è rappresentato da una placca di terzo grado molto esposta, che è evitabile rimanendo sulla destra e seguendo la cresta aerea ma decisamente più semplice. La salita è divertente e la roccia alterna molti tratti buoni a tratti tipicamente “Orobici”. Seguendo il filo si incontrano passaggi un poco più impegnativi, ma di difficoltà contenute. L’arrivo sulla vetta del Re è sempre di grande soddisfazione! Per la discesa io e Sergio optiamo per la normale che passa per il rif. Coca nella speranza di incontrare altri amici “impegnati” nella zona a “curare i Denti”, o a festeggiare, mentre Fabio ha un appuntamento al Rif. Consoli e torna per la Valmorta. Un saluto a Marco e Simona incontrati al Rif. Coca.
Tourengänger:
ser59

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