Anello rif. Coca - rif. Curò per il canalino dei camosci
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Per il giorno del mio compleanno decido di fare una bella escursione impegnativa. Un'occhiata veloce alla cartina e ... perchè non fare il pizzo Coca? il dislivello è esagerato (2000 m) però decido almeno di provarci.
Partenza alle 8.30 dal parcheggio della località Grumetti, facendo attenzione a non incappare nelle giornate in cui c'è l'apertura delle cascate del Serio.
La salita per il rif. Coca è abbastanza ripida e dopo poco (2h) si giunge al rifugio senza problemi insieme ad una fiumana estiva di gitanti. Neanche un secondo di sosta e proseguo per il lago di Coca. Arrivo in poco meno di 15' e mi godo una piccola sosta senza la folla da supermercato. Poco prima del lago il sentiero, ben segnato, si stacca sulla destra e sale repentinamente.
Dopo la breve pausa prendo il sentiero. Da subito si iniziano ad incontrare parecchi stambecchi che non sembrano infastiditi da noi escursionisti. Il sentiero sale ripido all'inizio tra l'erba che poi diventano sfasciumi. Dopo poco più di un'ora di cammino si raggiunge la bocchetta dei Camosci. Qui le nuvole basse non fanno godere per niente il panorama. La salita al Coca dovrebbe essere un'arrampicatina di 300 metri. Non mi fido di salire da solo in mezzo alle nuvole per un sentiero sconosciuto. Quindi faccio un'altra breve pausa e decido di scendere lungo una via indicata con "rif. Curò difficile".
Il tratto iniziale è molto ripido e si perde quota velocemente lungo alcuni canaloni. Alla base una scritta dice "solo per alpinisti esperti". Si arriva presto ad un piccolo passo indicato da un ometto e da lì si vede la Valmorta poco sotto con l'omonimo laghetto che si raggiunge in 30 minuti.
E' ora possibile intravedere il lago del Barbellino con la sua diga.
Dal laghetto si prosegue seguendo il sentiero e in circa un'ora si raggiunge la diga. Purtroppo il passaggio sulla diga è vietato, quindi è necessario scendere alla base e risalire il lato opposto. Il sentiero prosegue lungo un sentierone scavato nella roccia e si raggiunge senza fatica il rif. Curò.
Ultima pausa di ristoro e scendo con tutti gli escursionisti lungo l'interminabile sentiero. Verso il termine del sentiero attenzione a prendere la scorciatoia che scende direttamente a Grumetti posta all'altezza della "casa dell'acqua" una costruzione in pietra a vista sul sentiero.
Partenza alle 8.30 dal parcheggio della località Grumetti, facendo attenzione a non incappare nelle giornate in cui c'è l'apertura delle cascate del Serio.
La salita per il rif. Coca è abbastanza ripida e dopo poco (2h) si giunge al rifugio senza problemi insieme ad una fiumana estiva di gitanti. Neanche un secondo di sosta e proseguo per il lago di Coca. Arrivo in poco meno di 15' e mi godo una piccola sosta senza la folla da supermercato. Poco prima del lago il sentiero, ben segnato, si stacca sulla destra e sale repentinamente.
Dopo la breve pausa prendo il sentiero. Da subito si iniziano ad incontrare parecchi stambecchi che non sembrano infastiditi da noi escursionisti. Il sentiero sale ripido all'inizio tra l'erba che poi diventano sfasciumi. Dopo poco più di un'ora di cammino si raggiunge la bocchetta dei Camosci. Qui le nuvole basse non fanno godere per niente il panorama. La salita al Coca dovrebbe essere un'arrampicatina di 300 metri. Non mi fido di salire da solo in mezzo alle nuvole per un sentiero sconosciuto. Quindi faccio un'altra breve pausa e decido di scendere lungo una via indicata con "rif. Curò difficile".
Il tratto iniziale è molto ripido e si perde quota velocemente lungo alcuni canaloni. Alla base una scritta dice "solo per alpinisti esperti". Si arriva presto ad un piccolo passo indicato da un ometto e da lì si vede la Valmorta poco sotto con l'omonimo laghetto che si raggiunge in 30 minuti.
E' ora possibile intravedere il lago del Barbellino con la sua diga.
Dal laghetto si prosegue seguendo il sentiero e in circa un'ora si raggiunge la diga. Purtroppo il passaggio sulla diga è vietato, quindi è necessario scendere alla base e risalire il lato opposto. Il sentiero prosegue lungo un sentierone scavato nella roccia e si raggiunge senza fatica il rif. Curò.
Ultima pausa di ristoro e scendo con tutti gli escursionisti lungo l'interminabile sentiero. Verso il termine del sentiero attenzione a prendere la scorciatoia che scende direttamente a Grumetti posta all'altezza della "casa dell'acqua" una costruzione in pietra a vista sul sentiero.
Tourengänger:
Jacky
Communities: Hikr in italiano
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Kommentare (2)