Monte Musinè 1150 m e Monte Curto 1323 m
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Non è una zona che frequentiamo spesso, anche se ci si arriva velocemente, ci siamo stati solo un paio di volte.
Il Monte Musinè con l’enorme croce si vede già dalla provinciale poi sul suo fianco si notano le scritte Anti-TAV.
Lasciamo l’auto a Rivera, frazione di Almese, nei pressi del rifugio escursionistico e dell’unico bar-caffè-edicola aperto della zona.
Facciamo pochi metri sull’asfalto ed entriamo nel bosco. Il percorso ricalca quasi interamente la corsa “Trail2Monti”.
Raggiunto il Santuario Madonna delle Grazie, azzurro e rosa, imbocchiamo un sentiero per MBK che ci riporta sulla strada asfaltata che seguiamo verso dx fino a incrociare i cartelli CAI. Proseguiamo sulla sterrata per MBK fino al cartello di legno che indica Monte Musinè. Cominciamo a salire piuttosto ripidamente spostandoci verso dx in direzione della dorsale, in un punto panoramico ci accorgiamo di essere proprio sopra le scritte anti TAV. Il sentiero molto panoramico alterna tratti ripidi a tratti più piani fino a raggiungere la cima con una croce spropositata. Breve sosta dopo di che proseguiamo lungo, chiamiamola cresta, in direzione del Monte Curto che al momento non è indicato.
Con vari sali scendi su semplice sentiero alternati a tratti su facili, anche se un po’ scivolose roccette, ci portiamo alla base del Monte Curto che raggiungiamo con un ultimo ripido strappo.
Proseguiamo scendendo alla Cima Bassa della Val che notiamo solo per un pilastrino, forse salendo dal lato opposto si può pensare di aver raggiunto una cima ma arrivandoci in discesa quasi non si nota, anzi non si nota proprio! Continuiamo la discesa e arriviamo alla Bassa della Val con monumento degli Alpini. Non trovando il passaggio per proseguire per cresta e notando che i bolli blu fin qui seguiti proseguono lungo la sterrata, continuiamo su questa e velocemente siamo al Santuario Madonna della Bassa. Un bel prato con qualche tavolo è il luogo ideale per la sosta pranzo. Il sentiero prosegue, presumibilmente per cresta ancora per parecchio, da qui noi rientriamo.
Dal Santuario notiamo la traccia che ritorna per cresta, pensando di raggiungere anche “l’interessante e rinomato” Truc del Faro, la seguiamo. Fatti 50 m di dislivello circa siamo sulla “cima”. Continuare per cresta per ritornare alla Bassa della Val sembra impossibile per cui ci inventiamo una discesa tra piante e arbusti e torniamo sulla strada, pochi metri e siamo alla Bassa della Val.
Proseguiamo ora sulla sterrata per MBK fino al bivio per il Mollar della Pertica. Abbandoniamo quindi la sterrata e scendiamo a tornanti su un bellissimo sentiero nel bosco. Ritornati alla sterrata non ricordo più quali e quanti bivi abbiamo preso. Ricordo che siamo risaliti alla Borgata Magnetto. Abbiamo ripreso una sterrata più in alto e poi scesi per un malmesso sentiero per MBK. Infine siamo tornati al Santuario Madonna delle Grazie e quindi al posteggio.
Giro tutto sommato interessante in un bell’ambiente. Peccato per le nebbie di calore che hanno intaccato un poco il panorama.
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