Etna, Cratere NE con gli sci
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Arrivati giovedì con l'aereo prenotato da mesi: nuvole e pioggia; previsioni meteo: nuvole e pioggia (neve sull'Etna) per i prossimi due giorni. Morale a terra.
Alla sera, dopo cena, abbiamo visto la luna e le stelle, così dopo breve discussione abbiamo deciso di alzarci alle 4 per provare a salire ......
E così è stato fatto: sveglia, colazione e via con auto e sci diretti a Piano Provenzana. Cielo semi coperto ma abbiano visto il sole sorgere, quindi è aumentata la speranza.
Prima difficoltà: nonostante il gps abbiamo sbagliato strada ...... quindi mezz'ora di auto in più!
Seconda difficoltà: neve scesa nella notte sulla strada ..... quindi altra mezz'ora per mettere le catene (grazie a Luisa ...... che ci dato una prova di intuito topologico nello sbrogliare un terribile attorcigliamento)
Terza difficoltà: arrivati al parcheggio di Piano Provenzana, un vento freddo micidiale ha fatto di tutto per indurci a non scendere dall'auto!
Ma la vista, fra una nuvola e l'altra, del pennacchio sommitale, ci ha dato la forza di scendere, metterci sci e pelli ai piedi e di iniziare a salire.
E così è iniziata la nostra salita .... con poche speranze visto le nuvole e le previsioni meteo.
Risalite le piste vuote (erano le 8, impianti ancora chiusi), abbiamo puntato poi in linea quasi retta verso la cima: i pendii non ripidi e l'immensa quantità di neve non ci hanno dato difficoltà nel seguire la direzione verso la vetta, anche se a tratti i passaggi nuvolosi bassi ci toglievano ogni visibilità.
Finalmente dai 2800 m in su siano usciti dalla massa nuvolosa e abbiamo goduto dell'immenso spettacolo del cratere sommitale e del sole.
Con emozione sempre più forte e l'ormai consapevolezza dell'obiettivo raggiungibile, siamo saliti fino al cratere NE !
Gli ultimo 100 metri li abbiamo fatti a piedi con i ramponi per via della presenza di placche ghiacciate.
Il cratere NE ci ha regalato l'emozione della montagna viva, della forza e dello spettacolo della natura.
Superato un cambio di vento improvviso con attacco di gas a Gerry, superata la caduta di Luisa in una buca di neve provocata da un soffione caldo, inizia la discesa con gli sci. Neve compatta, sciabilissima, spettacolo del mare di nuvole sotto i nostri piedi.
Peccato che sotto i 2800 metri siamo tornati nelle nuvole e nebbia, nel frattempo rafforzata fino a farci sciare nel bianco totale.
Pazienza, queste ultime difficoltà non hanno scalfitto la nostra gioia immensa, la nostra piena soddisfazione di aver visto e salito un gigante della montagna, un gigante straordinario !
Quel giorno eravamo le uniche 4 persone lungo l'immenso versante nord ...... wilderness completo!
Alla sera, dopo cena, abbiamo visto la luna e le stelle, così dopo breve discussione abbiamo deciso di alzarci alle 4 per provare a salire ......
E così è stato fatto: sveglia, colazione e via con auto e sci diretti a Piano Provenzana. Cielo semi coperto ma abbiano visto il sole sorgere, quindi è aumentata la speranza.
Prima difficoltà: nonostante il gps abbiamo sbagliato strada ...... quindi mezz'ora di auto in più!
Seconda difficoltà: neve scesa nella notte sulla strada ..... quindi altra mezz'ora per mettere le catene (grazie a Luisa ...... che ci dato una prova di intuito topologico nello sbrogliare un terribile attorcigliamento)
Terza difficoltà: arrivati al parcheggio di Piano Provenzana, un vento freddo micidiale ha fatto di tutto per indurci a non scendere dall'auto!
Ma la vista, fra una nuvola e l'altra, del pennacchio sommitale, ci ha dato la forza di scendere, metterci sci e pelli ai piedi e di iniziare a salire.
E così è iniziata la nostra salita .... con poche speranze visto le nuvole e le previsioni meteo.
Risalite le piste vuote (erano le 8, impianti ancora chiusi), abbiamo puntato poi in linea quasi retta verso la cima: i pendii non ripidi e l'immensa quantità di neve non ci hanno dato difficoltà nel seguire la direzione verso la vetta, anche se a tratti i passaggi nuvolosi bassi ci toglievano ogni visibilità.
Finalmente dai 2800 m in su siano usciti dalla massa nuvolosa e abbiamo goduto dell'immenso spettacolo del cratere sommitale e del sole.
Con emozione sempre più forte e l'ormai consapevolezza dell'obiettivo raggiungibile, siamo saliti fino al cratere NE !
Gli ultimo 100 metri li abbiamo fatti a piedi con i ramponi per via della presenza di placche ghiacciate.
Il cratere NE ci ha regalato l'emozione della montagna viva, della forza e dello spettacolo della natura.
Superato un cambio di vento improvviso con attacco di gas a Gerry, superata la caduta di Luisa in una buca di neve provocata da un soffione caldo, inizia la discesa con gli sci. Neve compatta, sciabilissima, spettacolo del mare di nuvole sotto i nostri piedi.
Peccato che sotto i 2800 metri siamo tornati nelle nuvole e nebbia, nel frattempo rafforzata fino a farci sciare nel bianco totale.
Pazienza, queste ultime difficoltà non hanno scalfitto la nostra gioia immensa, la nostra piena soddisfazione di aver visto e salito un gigante della montagna, un gigante straordinario !
Quel giorno eravamo le uniche 4 persone lungo l'immenso versante nord ...... wilderness completo!
Tourengänger:
Gio59

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