Nepal - Langtang Gosainkunda Helambu Trek


Publiziert von NrcSlv , 14. Dezember 2014 um 11:58.

Region: Welt » Nepal » Langtang
Tour Datum:14 Oktober 2013
Wandern Schwierigkeit: T4 - Alpinwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: NEP 
Zeitbedarf: 15 Tage
Aufstieg: 7000 m
Abstieg: 8000 m
Strecke:Valle del Langtang, Gosainkunda e valle dell'Helambu
Zufahrt zum Ausgangspunkt:bus da Katmandu a Syaprubesi
Zufahrt zum Ankunftspunkt:dus da Melamchi pul a Katmandu
Unterkunftmöglichkeiten:Lodge su tutto il percorso

Percorso Il percorso prevede la salita della valle del Langtang e la discesa da quella dell'Helambu passando per i laghi di Gosainkunda e il Laurebina pass a 4660m. 3 giorni suppementari sono stati riservati per la salita di alcune cime riportate come waypoint.
Giunti a Thadrepati sono possibili due alternative, seguire il crestone delle montagne per Mangengoth fino quasi a Katmandu o scendere a Melamcigaon e al fondovalle per poi risalire a Tarkeghyang, di qui a mezza costa fino a Timbu e poi lungo il torrente fino a Melamchi pul, noi abbiamo scelto questo ultimo itinerario più vario per la quantità di villaggi e di ambienti agricoli incontrati. Avvicinamento

Da Katmandu a Syaprubesi sono 50 km in linea d'aria, 120 km di strada per quasi 10 ore di percorrenza. I bus partono dalle 6 alle 10 ogni ora da Katmandu, la strada è tortuosa, sale poi scende fino ad attraversare il Trisuli, un tratto in piano e la sosta per il pranzo, poi inizia a salire con ripidi tornanti, poi prosegue in pino sul fianco altissimo della valle, a intervalli regolari attraversa delle enormi frane dove la strada è solo una pista sull'orlo del dirupo che a picchiate verso il basso alterna dele salite ripidissime, il fondovalle, 1000 metri più basso non si vede.
Si entra nel parco del Langtang (è possibile fare qui il permesso anche se a costo doppio) e poi a Dhunche, paese più grade della zona, dove scende la maggior parte della gente (e delle merci). Ancora frane e poi una picchiata verso il torrente, si attraversa un ponte e si è arrivati.

Tappe
1) Syaprubesi - Lama Hotel
2) Lama Hotel - Langtang
3) Langtang - Kyanjin Gompa
4) Kyanjin Gompa - Salita al Cherco Ri 4985
5) Kyanjin Gompa - Langshisa Kharka
6) Kyanjin Gompa - Salita al Kyanin Ri 4809
7) Kyanjin Gompa - Lama Hotel
8) Lama Hotel - Thulo Syabru
9) Thulo Syabru - Sing Gompa
10) Sing Gompa - Gosaikunda
11) Gosainkunda - Salita al Cholangpati Danda 4788
12) Gosainkunda - Ghopte
13) Ghopte - Melamcigaon
14) Melamcigaon - Kakani
15) Kakani - Melamchi pul

Ritorno I bus per Katmandu partono ogni ora dalla stazione autobus di Melamchi pul, a sud dell'abitato, la distanza è di 70km il tempo di percorrenza 4 ore circa. Per chi volesse accorcire la camminata di circa 18km, da Thimbu, al termine della discesa è possibile prendere un bus fino a Melamchi pul.

Il nostro trek
Del Nepal ci si innamora, così dopo il giro dell’Annapurna, dobbiamo ritornare. Vogliamo evitare di atterrare a Lukla, così scegliamo il Lantang, ma i rischi sono gli stessi, il bus, 10 ore per 120 chilometri, viaggia sull’orlo dell’abisso, il Trisuli scorre 800 metri sotto e la strada attraversa con delle picchiate e risalite vertiginose le montissime frane che negli anni di completa incuria hanno tentato di trascinarla a valle.
Finalmente a Syaprubesi, quota 1400, ultimo paese prima del Tibet, qui il confine con la Cina è molto a sud dello spartiacque.
Iniziamo a camminare risalendo la valle del Lantang, stretta e ricoperta dalla jungla, disabitata se si escludono i lodge per i trekker.  Solo al secondo giorno compaiono le cime ricoperte dai ghiacciai, la valle pianeggiante di allarga e vediamo le tracce dell’attività umana.  Lantang è l’unico centro abitato, proprio sotto una altissima parete di roccia con due cascate, da qui il sentiero costeggia una lunghissima file di muri di preghiera per poi arrivare a Kyanjin Gompa, con decine di lodge in posizione meravigliosa proprio ai piedi del Lantang Lirung, la cima più ata della valle.
Sarà la nostra casa per tre giorni.  Saliamo al panoramico e frequentatissimo Cherco Ri, ex 5033 degradato dall’avvento dei GPS a m.4984, al Kyanjin  Ri, stessa quota del Monte Bianco, proprio davanti alla impressionante parete est del Lantang, l’utimo giorno risliamo la valle, ampia e quasi pianeggiante, fino a Langshisa Kharka, luogo selvaggio e primordiale, circondato da montagne ricoperte dai ghiacciai, sono 30 km. andata e ritorno in cui non abbiamo trovato nessuno se non yak e cavalli al pascolo.
Per proseguire il trekk dobbiamo tornare sui nostri passi fino a quota 1700, per poi iniziare a salire e uscire dalla valle, unico  villaggio Thulo Syabru, caratteristico per la carrne di yak appesa ad essiccare al sole, tutto  Lantang  è rigorosamente vegetariano, nei menù non esiste traccia di carne, qui probabilmente se la spassano comperando a basso prezzo gli animali vecchi (o maschi) della valle.
Il sentiero continua a salire punteggiato da nomerosi chorten , fino al limite della vegetazione a 3800m. , si cammina in una foresta di enormi pini mista ai rododendri che qui non sono arbusti ma alberi.
Dopo Laurebina Yak sparisce la vegetazion e il panorama si allarga alle cime bianche del Gansh Imal, del Manaslu e poi dell’Annapurna, il sentiero prosegue ripido fino ad un tempio circonadto dalle bandiere di preghiera, poi prosegue su e giù lungo il fianco dirupato della montagna e raggiunge i lodge di Gosainkunda.
E’un posto magico e sacro. Nella zona ci sono 9 laghi e quello principale a 4400m. è meta, a inizio settembre, di un pellegrinaggio che coinvolge migliaia di fedeli indù, siamo a ottobre e solo un santone (vero) ricorda la sacralità del luogo, vive qui tutto l’anno, è semi nudo e dorme all’aperto sotto alcuni teli, mentre noi geliamo all’interno del lodge e abbiamo problemi a rompre il ghiaccio che ricopre il bidone dell’acqua per il WC.
Il giorno seguente lo dedichiamo a salire il Cholangpati Danda m.4788 che domina tutti i laghi e regala una vista a 360° sui picchi himalayani, al ritorno nevica, sarà l’unica mezz’ora di tempo non bello di tutto il nostro giro.
 Ci rimane da affrontare il Laurebina pass, a m.4666 il punto più alto del trekk, la salita è breve e addolcita dalla vista dei colossi innevati, la discesa ripida fino a Phedi a m.3400 da dove inizia un infinito su e giù nella jungla lungo il fianco della montagna, si risale a Tharepati e si entra nella valle dell Helambu.
Da qui seguendo la cresta si arriverebbe quasi Katmandu, noi preferiamo scendere, attraverso una foresta di pini,   al villaggio di Melamcigaon 1200 metri più in basso per poi proseguire avendo maggiori possibilità di   contatto con la gente che popola la valle.
Scendiamo poi fino al fondo valle per risalire da lato opposto, la zona è agricola è punteggiata da templi e monasteri, il più importante a Takeghyang, troviamo anche i primi segni della civiltà, una strada su cui non è mai passto nessun veicolo, mancano i ponti e dove non è franata ha l’aspetto di un torrente in secca.
Allunghiamo la tappa fino a Kakani, c’è un tempio, una scuola abbandonata e una baracca, è il lodge, sarà la sistamazione più spartana ma più calorosa del trekk, cuciniamo e mangiamo insieme ai proprietari e, al momento di salutarci, ci abbracciamo come vecchi amici.
Rimane da scendere a Timbu dove ci aspetta il bus, da 15 giorni non sentiamo il rumore di un motore, decidiamo di farne a meno e caricato portatore e bagagli sull’autobus, proseguiamo a piedi.
Non potevamo fare scelta migliore, la valle è tutta coltivata, gradualmente i campi di miglio sono sostituiti dalle risaie, è il periodo del raccolto e la gente lavora nei campi, Silvia rimane indietro, vuole parlare con tutti, deve rispondere alle richiesta di vecchi e bambini che vogliono essere fotografati.
A Melamchi pul, dopo 20km. finisce la nostra avventura, domani bus per Katmadu.
Grazie a Came, il nostro portatore, non molto allenato ma con la necessità di un lavoro, sempre sorridente e bravissimo giocatore di briscola.
Poi  grazie a Milan, la nostra guida, già con noi attorno all’Annapurna, è diventato nostro amico, nonostane in corso intensivo di italiano cui la abbiamo sottoposto. In estate vorrebbe lavorare in un rifugio da noi, ringrazio a nome suo a chi potesse trovare l’occasione giusta.
Un ultimo grazie al Nepal e alla sua gente,  ritorneremo.

Tourengänger: NrcSlv
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (1)


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andrea62 hat gesagt:
Gesendet am 29. August 2018 um 09:18
Sempre favolosi le cime himalayane e gli ambienti attraversati.
Ciao


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