Ultime corna di stagione... Corna Blacca! 2006 Mt.
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Ho visto per la prima volta la Corna Blacca durante un'escursione di qualche mese fa in Val Trompia......
"Da fare!" mi sono detta....ed ecco che mi si presenta l'occasione giusta!
Domenico ha una giornata libera in settimana e propone, guarda caso, la Corna Blacca......io e Mauro ci aggreghiamo.
Le previsioni sono ottime.....ma il vento....non ce lo aspettavamo ed è stata una sorpresa poco piacevole.
Ci accorgiamo che dovremo fare i conti con lui già al mattino, quando usciamo di casa ancora al buio e vediamo gli alberi ondeggiare paurosamente.
Arrivati a San Colombano, in alta Val Trompia, imbocchiamo il sentiero n.350 sapendo che ci aspetta una lunga e ripida salita e così è.....
Il tracciato si sviluppa per gran parte nel bosco, sempre in ombra.....
Fa freddo e un vento gelido ci strapazza per gran parte della salita, obbligandoci ad indossare giacca a vento, guanti e cappello, che spuntano miracolosamente dai nostri zaini.
Fuori dal bosco alcune raffiche ci colpiscono con maggior violenza e devo dire che, ad un certo punto, ho qualche tentennamento e mi sfiora persino il pensiero di tornare indietro, ma i miei due soci procedono impavidi e io....zitta.....li seguo.
Il tratto finale della salita è bello ripido e si snoda tra bastionate rocciose e pinnacoli di un bellissimo calcare bianco, che rendono il percorso vario e divertente, grazie ad alcuni passaggi su roccette.....facili, ma che richiedono attenzione.
Quando usciamo sulla crestina finale, poco prima della vetta, siamo ripagati da un panorama straordinario, che ci permette di vedere molto, ma molto lontano, fino ad individuare l'Adamello, le Dolomiti....e persino gli Appennini.
Siamo soddisfatti e per la discesa Domenico suggerisce di percorrere un anello che, toccando l'assolato versante valsabbino, dove il vento sembra essersi placato, ci fa raggiungere il Passo che separa la Corna Blacca dal Monte Pezzolina, dove imbocchiamo un tratto del Sentiero dei Soldati che ci ricollega al percorso di salita nei pressi di Cascina Corna Alta.
Scelta azzeccata la nostra perchè, mentre scendiamo, abbiamo l'opportunità di vedere un branco di una quindicina di camosci che, con le loro eleganti falcate, solcano il pendio sottostante cercando di sottrarsi alla nostra vista.
Il premio finale per la nostra fatica!
Oggi siamo gli unici fruitori di questo paesaggio e, come per la salita, percorriamo la nostra discesa in completa solitudine.
Giunti a San Colombano lancio un ultimo sguardo alla Corna Blacca e non posso fare a meno di pensare: "Anche questa è fatta!"
In questo alternarsi su “chi scrive per primo la relazione”, a sto giro Patrizia patripoli ha preso in mano il “pallino” e alla sua precisa descrizione dell’escursione, c’è poco da aggiungere... La ripida salita, il freddo, l’aria… tutto giusto, ma anche un pezzo di falsopiano ( Sentiero dei soldati) e il Sole splendente, hanno fatto da ottima cornice per questo giro, l’insieme di tutti questi elementi hanno aggiunto brio ad un’escursione già di per sé bella.
Certo, il vento forte ha sparigliato un po’ le carte, come tutti sappiamo in queste occasioni il vento non aiuta l’equilibrio e ne aumenta la fatica nel camminare, ma l’emozione che comunque abbiamo provato in questa giornata, ha superato di gran lunga il bastone tra le ruote messo da Eolo!
Personalmente è la terza volta che salgo alla Corna Blacca, ma mai l’avevo fatta partendo da S. Colombano, ero sempre partito dal P.so del Maniva, un giro sicuramente meno impegnativo ma altrettanto suggestivo… con due trattori come Patrizia e Mauro, qualcosa bisognava azzardare, e da par mio ho giocato il carico da 11 o almeno da 10 per poter realizzare questa comune escursione.
Quando sono spuntato sul piccolo piano che conduce alla cima della Corna Blacca, la fatica che avevo accumulato di colpo è sparita, lo spettacolo che si gode da questa suggestiva vetta è immenso, e con Patrizia, abbiamo parlato anche dei posti che avevamo visitato proprio in questa valle e che ora vedevamo nitidamente! Dopo aver pranzato velocemente, io e il mio fido Olmo, siamo partiti verso la vicina Croce di Blacca, quattro passi semplici in condizione “normale”, con il vento forte, alcuni passaggi su roccette non particolarmente esposte han dato ulteriore pepe… in alcuni momenti sul breve crinale, mi son dovuto chinare per non essere spazzato via dal vento, il mio peso corporeo non proprio da Primo Carnera, era in balia dell’Eolo furioso!
Che dire d’altro? La discesa verso Sud seguendo il sentiero ben marcato, ma da non sottovalutare, e le cengie che circondano il Corna Blacca, han dato ulteriore spessore al già impegnativo percorso; i Camosci che in grande numero abbiamo avuto il piacere di ammirare, sono stati il giusto premio ad una giornata da incorniciare! Un grazie a Patrizia e Mauro che hanno condiviso con me questa bellissima e divertente giornata. That’s all folks!
Nota: Bel giro parzialmente ad anello, la segnaletica è abbastanza presente e solo un paio di paline, sono cadute causa neve abbondante nell’inverno scorso, chi ha un minimo di senso dell’orientamento non si fa certo intimorire da questi piccoli disguidi; chi può si scarichi la mappa su Hikr, in alternativa, su internet trovate materiale a sufficienza. In alcuni passaggi, è obbligatorio il passo sicuro e l’assenza di vertigini.
A la Prochaine! Domenico e Olmo
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