Due giorni tra sentiero degli stambecchi e Greina


Publiziert von Nicolas87 , 5. Januar 2011 um 11:53.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Bellinzonese
Tour Datum:20 August 2010
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-GR   CH-TI   Gruppo Scopi   Gruppo Piz Terri   Gruppo Pizzo Corói   Gruppo Piz Medel   Gruppo Pizzo di Cassimoi 
Zeitbedarf: 2 Tage
Aufstieg: 1450 m
Abstieg: 1952 m
Strecke:Pradasca-Cap. Scaletta-Passo Greina-Lago Luzzone
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Biasca direzione Lucomagno fino a Olivone seguire Campo Blenio e poi strada "forestale" fino all'alpe Pradasca
Zufahrt zum Ankunftspunkt:Biasca direzione Lucomagno fino a Olivone seguire Campo Blenio-Ghirone
Unterkunftmöglichkeiten:Capanna Bovarina, Capanna Scaletta, Capanna Motterascio

Primo Giorno
Partenza di buon mattino dal parcheggio presso l'alpe Pradasca salita fino alla capanna Bovarina senza particolari difficoltà. Da qui il sentiero prosegue per anmpi pascoli fino alla base del versante che scende dal lago Retico. Si attravera un torrente  e si comincia a salire su un sentiero sempre ben visibile verso il lago Retico. Il lago resta invisibile fino a quando non si arriva nella conca formata dallo stesso.
Foto di rito e ripartenza puntanto verso E sul versante erboso che porta sotto la cima di Garina. Si aggira alla base la cima e il sentiero si addentra in un paesaggio piuttosto sassoso, la traccia non è sempre ben visibile ma i segni praticamente su ogni sasso no lasciano dubbi sulla direzione. Fino alla quota 2660 non ci sono particolari difficolta, gli ultimi metri di salita fino alla cima del Sasso Lanzone richiedono un po' più di concentrazione. Funi e catene aiutano nella progressione. La quota 2826 è la cima più alta del Sasso Lanzone da qui il sentiero si snoda sulla cresta, la parte ticinese è molto ripida quella grigionese è molto più dolce. Il sentiero è sempre ben marcato, anche con la nebbia che andava e veniva si riusciva sempre ad intravedere il segnavia successivo.
Lasciata la cresta il sentiero scende fino al passo Uffiern senza troppe difficolta. Pausa pranzo all'esterno della costruzione militare (chiusa) e si riprende la discesa verso Pian Geirett. Da passo si vede gia la capanna Scaletta 400 metri più il basso, purtroppo bisogna scendere fino ai 2012 metri di Pian Geirett. 600 metri di dislivello piuttosto ripidi e per chi come me non ama la discesa sono un mezzo calvario.
Da Pian Geirett restano 200 metri di salita, si può seguire il sentiero normale che sale più dolcemente oppure salire direttamente sotto la capanna sulla costa erbosa, noi abbiamo scelto la prima possibilità visto che non era la prima salita della giornata...
Secondo Giorno
Pernottamento in capanna (strapiena) e risveglio all'alba accolti da un venticello per niente gradevole. Malgrado cio la giornata si preannuncia splendida sotto il punto di vista meteorologico. Si sale dolcemente verso il Passo della Greina, ce la prendiamo molto comoda oggi è la giornata dedicada alle fotografie e alla scoperta di questo angolo di Ticino mai visto prima. Dopo diverse pascolate qua è la arriviamo a Crap la Crush dove ci fermiamo per la pausa pranzo.
Da qui il sentiero quasi pianeggiante ci porta alla capanna Motterascio, piccola pausa e ci si tuffa in discesa (che tanto mi piacciono....) verso il lago Luzzone. Più si scende più la temperatura diventa torrida, all'inizio del lago il sentiero prosegue sul fianco della stretta valle sovrastando le acque smeraldine del lago. Arrivo al alpe Garzott da dove si continua sulla sterrata che costeggia il lago fino alla diga ed infine ultimi metri di discesa (per fortuna...) fino a Ghirone.

I tempi precisi delle tappe non li ho calcolati, io quando vado in montagna me la prendo sempre abbastanza comoda senza stressarmi troppo con i tempi di percorrenza.

Un piccolo appunto: forse il periodo scelto non è stato dei migliori per visitare la Greina, che secono me è un posto che deve essere vissuto in solitudine... C'era veramente tanta gente sui sentieri, e non tutti sanno essere discreti e ammirare il paesaggio senza continuare a schiamazzare a destra e a manca (non voglio fare il criticone). Quindi il consiglio che do è quello di andarci fuori dai periodi di grande affluenza. Io ci ritornerò sicuramente e lo farò cercando di evitare il mese di agosto.
Sconsiglierei anche il sentiero degli stambecchi a chi soffre di vertigini, anche se con un accompagnatore potrebbe essere fattibile.

Una nota comica: stambecchi? Neanche l'ombra... sarà la mia sfortuna o chissà cosa ma in due giorni non abbiamo avvistato nessun animale...Pazienza andrà meglio la prossima volta.

Tourengänger: Nicolas87, Pomas


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