Bel tempo su tutta la Lombardia… e sul Guglielmo? Nuvole!
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Dopo la “fregatura” del sabato mattina, (quando insieme al gruppo “Patripoli” dovevo salire al Rif. Calvi), si cambia zona, e con l’entusiasmo di sempre, oggi rifaccio una classica delle Prealpi bresciane… l’ascesa al M. Guglielmo partendo da Zone.
Arrivati a Zone (684 mt) , lasciate l’auto nell’ampio parcheggio davanti al Cimitero, e quando siete pronti per l’escursione, aggirate il luogo del riposo eterno seguendo il visibile sentierino, scendete al sottostante spazio pic-nic e subito davanti a voi, troverete la palina direzionale.
Il sentiero che risale la Val Vandul per il Guglielmo, è il N° 227, e per ¾ di cammino, l’escursione si svolge su una carrozzabile chiusa al traffico, non troppo impegnativa e che di sicuro non vi farà perdere la strada. Per i primi 30 minuti, calpestate un bel acciottolato che vi farà passare attraverso il Bosco degli Gnomi con le sue belle sculture , poi, passerete su sterrato, ed infine, gli ultimi 45 minuti su mulattiera.
Ma se volete fare qualcosa di più impegnativo e selvaggio, allora vi consiglio il 227 A, una sorta di “direttissima” non impossibile da fare, sempre su sentiero tipicamente montano e poco frequentato; nel salire trovare l’imbocco non è facile, ma qua e la, il sentiero 227 viene intersecato , immettetevi quanto prima e risalite in maniera costante sino a sbucare alla baita Casentiga, ove i due sentieri si ricongiungono, la mulattiera, prima arriverà al Rif. Almici e 10 minuti dopo, in cima al Gòlem. 1957 mt.
Se siete fortunati, il panorama che si gode da questa vetta è meraviglioso, ma come avrete capito già dal titolo, oggi le nuvole, formavano una sorta di corona intorno alla sommità e solo in rare occasioni, ho potuto vedere ciò che stava sotto di me. Per questo il Guglielmo e la Presolana sembrano fratelli…e chi conosce ambedue i posti, sa di cosa parlo!
Nonostante il tempo non bellissimo, come al solito la gente in cima non mancava; al Redentore non era poi così male, ma la rifugio, bisognava sgomitare per passare, e per aggiungere a tutto ciò un carico da 11, mi sa che al mattino, nella cappelletta di fianco al rifugio, c’è stata una messa in ricordo di Papa Paolo VI, Papa nato a Concesio-bs. Quindi, immaginate voi…
Nota 1: Anche in questa zona, la neve abbondantemente caduta quest’inverno, ha creato vari smottamenti, i lavori attuali di risistemazione della carrozzabile, secondo il mio modesto parere, stanno facendo un ulteriore sfregio alla montagna... un classico lavoro “all’italiana”. Come dicono i veneti: El tacòn xe pèzo del buso!
Nota 2: I tempi di percorrenza segnati sulla palina sono: 3h15 per la salita e 1h50 per la discesa, io senza correre sono salito in 2h40. Dislivello nominale: 1273 mt.
A la Prochaine. Domenico con Olmo
Arrivati a Zone (684 mt) , lasciate l’auto nell’ampio parcheggio davanti al Cimitero, e quando siete pronti per l’escursione, aggirate il luogo del riposo eterno seguendo il visibile sentierino, scendete al sottostante spazio pic-nic e subito davanti a voi, troverete la palina direzionale.
Il sentiero che risale la Val Vandul per il Guglielmo, è il N° 227, e per ¾ di cammino, l’escursione si svolge su una carrozzabile chiusa al traffico, non troppo impegnativa e che di sicuro non vi farà perdere la strada. Per i primi 30 minuti, calpestate un bel acciottolato che vi farà passare attraverso il Bosco degli Gnomi con le sue belle sculture , poi, passerete su sterrato, ed infine, gli ultimi 45 minuti su mulattiera.
Ma se volete fare qualcosa di più impegnativo e selvaggio, allora vi consiglio il 227 A, una sorta di “direttissima” non impossibile da fare, sempre su sentiero tipicamente montano e poco frequentato; nel salire trovare l’imbocco non è facile, ma qua e la, il sentiero 227 viene intersecato , immettetevi quanto prima e risalite in maniera costante sino a sbucare alla baita Casentiga, ove i due sentieri si ricongiungono, la mulattiera, prima arriverà al Rif. Almici e 10 minuti dopo, in cima al Gòlem. 1957 mt.
Se siete fortunati, il panorama che si gode da questa vetta è meraviglioso, ma come avrete capito già dal titolo, oggi le nuvole, formavano una sorta di corona intorno alla sommità e solo in rare occasioni, ho potuto vedere ciò che stava sotto di me. Per questo il Guglielmo e la Presolana sembrano fratelli…e chi conosce ambedue i posti, sa di cosa parlo!
Nonostante il tempo non bellissimo, come al solito la gente in cima non mancava; al Redentore non era poi così male, ma la rifugio, bisognava sgomitare per passare, e per aggiungere a tutto ciò un carico da 11, mi sa che al mattino, nella cappelletta di fianco al rifugio, c’è stata una messa in ricordo di Papa Paolo VI, Papa nato a Concesio-bs. Quindi, immaginate voi…
Nota 1: Anche in questa zona, la neve abbondantemente caduta quest’inverno, ha creato vari smottamenti, i lavori attuali di risistemazione della carrozzabile, secondo il mio modesto parere, stanno facendo un ulteriore sfregio alla montagna... un classico lavoro “all’italiana”. Come dicono i veneti: El tacòn xe pèzo del buso!
Nota 2: I tempi di percorrenza segnati sulla palina sono: 3h15 per la salita e 1h50 per la discesa, io senza correre sono salito in 2h40. Dislivello nominale: 1273 mt.
A la Prochaine. Domenico con Olmo
Tourengänger:
Menek

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