Monte Guglielmo Mt.1948
|
||||||||||||||||||||||
![]() |
![]() |
Come al solito le previsioni per la domenica non sono buone e allora ci costringerebbero all’ennesima rinuncia e no… stavolta no.. vada come vada… al limite prenderemo un po’ di acqua. … e meno male che siamo andati perché certi siti internet hanno clamorosamente sbagliato….!!!!
La meta è una fra le più classiche per i bresciani, che chiamano questo monte "Golem".
Oggi andiamo al monte Guglielmo, abbiamo deciso all’ultimo minuto, scegliendo un percorso facile, ma lungo, che ci permette comunque di fare un po’ di allenamento.
Sappiamo che prima di partire è meglio documentarsi…. ….ma noi siamo sempre quelli dell’ultimo minuto e allora può capitare che si arrivi a Cislano, frazione di Zone, si veda il cartello per il monte Guglielmo e ci si prepari con gli scarponi e zaino, poi tanto per scrupolo si chieda lumi ad un biker di passaggio che, per nostra fortuna, ci dà la dritta giusta: se volete fare il Bosco degli Gnomi, la via più bella, non dovete partire da qui….. meno male che il biker passava da quelle parti....
Il sentiero, che noi vogliamo fare, scelto tra i tanti che portano alla meta, parte dal centro di Zone, dietro la Chiesa, dove si lascia la macchina e da qui si prosegue verso la palestra, fino a raggiungere l’inizio del sentiero che corrisponde ad una strada sterrata.
Da qui iniziano le indicazioni per il monte Guglielmo.
Il primo tratto è percorso sul cosiddetto Sentiero degli Gnomi, lungo il quale sono disseminate varie sculture di legno raffiguranti animali fantastici o fiabeschi, tutti realizzati da un artista locale, e che caratterizzano il curioso “Bosco degli Gnomi”, interessante itinerario per famiglie e bambini.
Continuiamo sempre nel bosco fino ad arrivare ad un bivio ( 227 Ferrata) che ci indica un ripido sentiero, decidiamo di non seguirlo e di continuare sulla poderale, perché pensiamo che sia solo il sentiero riservato a chi fa la via ferrata, naturalmente al ritorno ci accorgiamo che non è così , anzi ci avrebbe fatto risparmiare un bel po’ di tempo rispetto alla lungaaaaaaa e noiosa poderale che invece abbiamo percorso.
Raggiungiamo la grande Malga Palmarusso di Sotto da dove iniziano i grandi pascoli che ricoprono la montagna fino alla cima del Monte Guglielmo.
Da qui con alcuni tornanti il sentiero sale fino a raggiungere la dorsale del Corno del Bene e ci si ricollega successivamente con il sentiero che sale dalla croce di Marone e che porta al rifugio Amici.
Da qui si gira a destra e si raggiunge in 15 minuti la sommità del Guglielmo con il Monumento del Redentore e quello a Paolo VI...
Sotto il Redentore c'è una stanza sempre aperta che fa da rifugetto (non è attrezzata con nulla; vi sono soltanto un paio di panche di legno).
La vista dovrebbe spaziare dalle prealpi all'arco alpino, dal lago di Garda (e naturalmente quello sottostante d'Iseo) alla pianura….
Dovrebbe, certo dico dovrebbe, è già tanto che non sia piovuto... per vedere il panorama dovremmo ritornarci, magari d’inverno con le nostre ciaspole e magari dal sentiero che sale dalla Val Trompia....!!!!
Scampata la pioggia...???? Direi proprio di no...!!! Siamo sul lungolago di Iseo e scoppia il tanto atteso e previsto temporale.....ma oramai la gita è salva!!!!!!
Nadia
Tourengänger:
ralphmalph

Communities: Hikr in italiano
Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden
Kommentare (11)