biv. Mario Bassi m.1919, biv. Grazzini m.2020,monte Colombine m.2215 e biv. S. Glisente m.1959 (BS)
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Vista da Alberto: Sembra che le previsioni per questo fine settimana siano favorevoli,quindi propongo una 2 giorni a Gianluigi in una zona che non conosco con la possibilità di visitare 3 bivacchi,per poi valutare se è possibile accedervi in inverno e se sono attrezzati,oltre alla possibilità se vi sono le condizioni giuste,di effettuare un volo in parapendio.
Il Bradipo delle Alpi si ritrova ad Agrate con Gianluigi e Gildo (68 anni portati più che bene e una resistenza fisica da riuscire a sorprendermi!) che ho finalmente il piacere di conoscere di persona.
Alle ore 8,20 partiamo per la lunga escursione che ci attende,sperando nella meteo clemente che per sabato sembra dare probabili acquazzoni nel pomeriggio: arrivati alla Stanga di Bassinale m.1897,i segnavia non indicano per il bivacco Bassi (fare attenzione che li trovate a circa 20 metri in discesa sulla sterrata,ad ogni modo seguite la segnaletica BIANCO/AZZURRO 3V per Maniva: la segnaletica vi indicherà anche la 3V alta,per creste),noi prendiamo a sinistra e passiamo per la Malga la Paglia per poi salire con alcuni sali scendi al Dosso Sparviero dal quale tagliamo per raggiungere la sterrata in prossimità della vicina Malga Rondeneto.
Il giro extra comporta circa 1 ora in più,ma abbiamo una giornata davanti a noi e nel caso,ci fermiamo al primo bivacco.
La strada è sempre in discesa fino alla Malga Rosello di Sopra dove ha termine: Qui vi è un rifugio che ha lo stesso nome e il Centro Formazione Faunistica del' ESRSAF Lombardia (Ente Regionale Servizi Agricoltura Foreste).
Si prende il sentiero a destra: un cartello indica a sinistra e un altro a destra,ma su suggerimento del pastore prendiamo quello in piano. Bisogna ammettere che la segnaletica nuova con quella vecchia in alcuni casi non concorda,nonostante sia di questo anno la posa di molte segnaletiche escursionistiche,in particolare quella BIANCO/ROSSO.
Il sentiero è un susseguirsi di sali scendi,alcuni brevi tratti in piano,sempre nel bosco ma non eccessivamente folto: in alcuni tratti il sentiero strappa con pendenza più accentuata fino alla Malga Rosellino,dove,prima in salita,poi in discesa attraversando un torrente,superatolo si risale il pendio erboso che conduce al Bivacco Mario Bassi che raggiungiamo alle ore 12,00. Gianluigi propone l'eventuale pranzo,ma Gildo è più propenso per "tirare" fino al successivo bivacco dove pernotteremo,così procediamo,mentre la meteo sembra peggiorare: giunti a breve alla Nicchia di S. Glisente,affrontiamo il lungo traverso sempre in quota che ci conduce al passo Crestoso e successivamente al passo Sette Crocette.
Le nuvole basse non permettono di ammirare il panorama circostante,ma ci fan capire che oggi il sole non lo vedremo per un po: procedendo,ecco che da destra giunge una strada,poco oltre dove ci si congiunge con essa,le indicazione dicono che tale strada conduce al bivacco Remedio (in discesa ore 3,50). Poco oltre siamo al Goletto di Gludona dove abbandoniamo la strada,ora militare,che prosegue in quota verso il Maniva,mentre noi prendiamo a scendere per un poco per attraversare una frana di massi,si supera un torrente e si perviene al bivacco Grazzini dove vi giungiamo alle ore 14,00 dopo ben 16,630 km. e un dislivello di +660 -395 m. dove facciamo conoscenza con Stefano Begnotti e suo nipote che stavano compiendo la traversata di 120 km. della 3 VALLI.
Anche per loro,nonostante sono della zona,è la prima volta che giungono quassù e noi,possiamo dirci fortunati visto che mezz'oretta dopo ha cominciato a diluviare e grandinare: in pratica la solita botta di c...che abbiamo da un po di tempo a questa parte.
Mentre si stavano preparando il pranzo con il fornellino da campo (avevano anche la tenda in caso di emergenza) il Bradipo delle Alpi e Capanatt,comincia a curiosare intorno la struttura per capire se c'è legna in abbondanza e con cosa poterla tagliare....bene,la legnaia è ben fornita....l'ascia?....dov'è l'ascia?....cerca,nulla,mentre dentro la struttura trovo una....roncola?????
Ma è mai possibile? C'è da farsi un mazzo a tagliare con tale attrezzo,ma un'ascia sarebbe molto più utile al caso (che sia un modo per risparmiare sulla legna?....) e un soggetto come il Bradipo,è molto difficile farlo desistere nel tagliare legna,che per scaldare bene il locale serve assolutamente,poi quando la temperatura è gradevole si passa ai ciocchi più grossi.
All'esterno le capre facevano i loro bisognini anche sui tavoli da pic-nic: chissà se chi introduce il proprio cane gli farebbe piacere condividere gli spazi con tali animali,mentre mangia o dormie....dopo tutto sono animali come il cane! Non credo proprio!
Mentre si chiacchera faccio un bel casino con la legna che spacco a fatica ma riesco nel mio intento,poi dopo aver fatto scorta di legna fine per l'accensione e di media grandezza (avanzata anche per coloro che seguiranno) mi metto a "pranzare" alle 16,00 con gli amici Gianluigi che si è prodigato in cucina come cuoco e Gildo che sembra non aver risentito di questa lunga giornata. Nel frattempo salutiamo gli amici che proseguono verso il Bassi,mentre noi siamo in compagnia di una coppia di giovani con cane al seguito ai quali ho chiesto di lasciarlo fuori: se arrivano tutti escursionisti con cane appresso e lo portano dentro,diventerebbe un canile e non più bivacco (molto probabilmente se non fossimo stati lì,il cane sarebbe stato introdotto all'interno).
A quanto pare gli escursionisti che abbiamo conosciuto,sono meravigliati da tale struttura (che ottima se paragonata ai bivacchi in lamiera) certo è,che essendo a conoscenza di molte strutture,so che c'è di molto meglio e con sfruttamento degli spazi,cosa che purtroppo in queste strutture che ho visitato in questa giornata,manca. I posti letto sono pochi paragonati alla struttura e le coperte....4 e 8 posti letto a 2020 m. .....forse è meglio 2 per letto come minimo,anche perché viene chiesto l'uso del sacco pelo o sacco letto....ma le coperte?
Sarebbe il caso di metterle e intanto che ci siamo,anche un bel cartello con il divieto di introdurre animali all'interno (poi ci sono gli indifferenti che lo fanno ugualmente data la bassa intelligenza che tengono).
Nel frattempo
Ovviamente questo pranzo tardivo,abbondante,ci ha consentito di superare senza problemi l'ora di cena senza metter nulla nello stomaco,mentre fuori la meteo migliora,regalandoci un tramonto e una speranza per una bella giornata all'indomani.
Alle 21,30 siamo a letto e tra un dormi veglia tiriamo l'alba: alle ore 6,30 il Bradipo esce a dare un occhiata: S T U P E N D A giornata ! ! !
SECONDO GIORNO: Facciamo colazione,mettiamo in ordine e alle ore 7,50 siamo in partenza per il Monte Colombine: prendiamo il sentiero ben visibile che sale appena dopo aver attraversato il torrente,raggiungendo la dorsale di cresta iniziale. Da destra giunge il sentiero (lo consiglio anche nel caso che si vada al bivacco dato che dopo è solo discesa) che non abbiamo fatto per andare al bivacco,il quale conduce in vetta,che raggiungiamo alle ore 8,15 dove il panorama è davvero spettacolare: questa giornata ci sta ripagando di ciò che non abbiamo potuto apprezzare il giorno prima a causa della meteo poco entusiasmante,speriamo che tenga per un po dato che il ritorno sarà più lungo.
La discesa la faremo più lunga dato che la militare scende con lunghi traversi sulla strada principale proveniente da Maniva,sulla quale notiamo un certo movimento di escursionisti in direzione di Montecampione.
Raggiunta la strada,vediamo che il lungo tracciato è in salita: da questo momento in poi,cammineremo in quota senza mai scendere al di sotto dei 2000 metri,raggiungendo la Nicchia di S. Glisente alle ore 10,40: qui bisogna ponderare bene cosa si vuole fare.
Se si ha intenzione di pranzare come si deve,rilassandosi,bisogna rinunciare ad andare a San Glisente in particolare dopo un abbondante pranzo è dura camminare per 1,ora e 30 (è non è nemmeno salutare): si decide per proseguire,affrontiamo la ripida salita che porta in quota nei pressi della vicina vetta del monte Fra,si procede per un lungo traverso fino a giungere con una salita la parte culminante della Colma di San Glisente che raggiungiamo alle ore 11,50 dalla quale si ammira uno spettacolare panorama sulla valle Camonica,il lago d'Iseo e le cime della zona,più o meno conosciute.
Del bivacco non se ne vede nemmeno una traccia,ma una signora ci avvisa che in 20 minuti siamo arrivati: tramite una lunga discesa ecco che avvistiamo il bivacco dove vi è molta gente e alle ore 12,23 dopo ben 13,38 km. siamo a San Glisente. Da qui il panorama è veramente superbo a differenza degli altri due bivacchi: il bivacco è posizionato su un dosso in posizione aperta sulla valle.
La struttura che vediamo è un insieme di strutture: la chiesa,il rifugio degli alpini e il bivacco annesso,oltre la cripta situata sotto la chiesa che si trova sul lato opposto da cui siam venuti.
Data l'ora si decide per non preparare da mangiare,ma di riprendere il cammino ed eventualmente sostare un po al bivacco Mario Bassi,non prima di dare un occhiata al complesso: il bivacco al suo interno ha una cucina a gas a 4 fuochi,una stufa da riscaldamento e un camino dove stavano cucinando degli spiedini e delle cosce di pollo (viene molta fame a veder certe cose al fuoco),un lavello con acqua corrente (ATTENZIONE: l'acqua non è potabile perché è da cisterna,purtroppo non vi è nessun cartello che avvisa di ciò) e un locale che funge da dormitorio per 6 persone.
Visitiamo la chiesa che non è piccola e la suggestiva cripta dell'XI secolo che ci sorprende,dopo di che riprendiamo il cammino: giunti alla Colma di San Glisente,proseguiamo per breve tratto in quota,poi decidiamo di praticare un bel taglione (T5) per raggiungere il sentiero che da San Glisente conduce a Montecampione in 7 ore,noi così pensiamo di abbreviare di un bel po il tracciato.
Riusciamo a raggiungere il sentiero che al momento pare bello come del resto si vedeva dall'alto: il percorso sale costantemente,aggirando varie dorsali,poi in alcuni tratti è franato e bisogna prestare attenzione,mentre la stanchezza comincia a farsi sentire.
Costantemente saliamo mentre il bivacco Bassi è in basso e lontano a causa del sentiero che segue le pendici della montagna,ma con pazienza e sofferenza,alle ore 14,20 e dopo 18,470 km. di percorso ci facciamo una bella sosta do 30 minuti: Gianluigi pensava di cucinare qualcosa,ma è meglio stare leggeri mangiando qualcosa di energetico visto che ancora tanta strada ci attende.
Un po di formaggio grana,cioccolato,birra e poi ripartiamo anche perché il cielo ri è coperto di nubi non proprio di colore rassicurante,anche se alcuni escursionisti provenienti da Maniva che stavano compiendo la traversata fino a Montecampione,sono convinti che non pioverà perché non previsto (buon per loro),noi preferiamo non costatare tale affermazione e salutiamo,finalmente raggiungiamo la sterrata,quindi anche se dovesse piovere siamo su percorso con rischi ridotti al minimo.
Si riprende a salire,sempre in salita fino a quando arriviamo alla Stanga di Bassinale dove la discesa finale preclude l'avvicinarsi del parcheggio nei pressi delle Baite di Montecampione che raggiungiamo alle ore 17,10 e dopo ben 26,440 km. di marcia.
Ringrazio Gianluigi che si affida alle iniziative che gli propino e per il lavoro da cuoco che ha svolto al bivacco,ringrazio Gildo per la compagnia e supporto durante l'escursione come esempio (quando si conoscono persone non più giovani che suggeriscono di proseguire,rimani sorpreso): non conta l'età ma lo spirito d'iniziativa! COMPLIMENTI Gildo,sei un grande e....non pensare che le proposte che formulo sono tutte di questo "kilometraggio",assolutamente no! Pure il Bradipo ama le escursioni tranquille e brevi!
Ciao a tutti e alla prossima!
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