Traversata a/r Devero Bintal per due passi, il bello inimmaginabile
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Andare nella Binntal da Devero significa elevarsi per diverse ore in uno stato di inimmaginabile bellezza e frequentare una quantità di ambienti completamente diversi tra loro. Fare questo giro significa anche camminare sulle antiche vie dei Walser che dal Goms colonizzarono gli alpeggi a sud delle alpi, al fine di ricavare un posto per una vita migliore nel pieno rispetto dell'ambiente e con un'autodeterminazione sinonimo di profondissima civiltà. L'esodo dei Walser è ormai storia lontana ma il loro spirito dovrebbe essere fonte di ispirazione per l'uomo d'oggi.
Tanti anni fa avevo fatto la classica traversata Devero-Binn in due giorni, per i passi di Cornera e Arbola.
Da tempo medito di poter svolgere questo anello in giornata, considerandolo possibile, nonostante varie relazioni sul web lo sconsiglino. Per rendere possibile la nostra piccola impresa scelgo dunque quello che pare essere il più veloce degli itinerari: andata per il passo della Rossa e ritorno per quello dell'Arbola (o Albrun).
Con gli amici Pedro e
POLI89 partiamo da Devero di buon mattino e ci avviamo verso la localita Canton in fondo alla piana. Da qui, seguendo le indicazioni, risaliamo un ampio sentiero e, nell'unico punto dove non c'è segnavia, riusciamo a sbagliare volgendo a sinistra. Torniamo dunque sui nostri passi dopo aver perso un buon quarto d'ora e, individuata la via giusta (bisogna stare a destra del Rio della Rossa) cominciamo a salire. Arriviamo dapprima ai piani della Rossa dove si trova un masso erratico adattato a ricovero di fortuna e procediamo in salita sino a dove la strada pare sbarrata da una bancata di roccia che, per fortuna, è superabile con una scaletta la cui posa compie in questo periodo cinquant'anni. Dopo la scaletta, c'è da superare un breve tratto attrezzato con catene e risalire un canalino dove sono necessari i quattro appoggi; da qui, in breve, siamo al Passo della Rossa, un altopiano costellato di ometti con grandiosa vista sulla cima della Rossa. Siamo nel regno delle rocce rosse che, con la splendida luce presente, rendono il paesaggio assolutamente unico, marziano, quasi surreale. L'attraversamento dell'altopiano è piuttosto lungo e intricato, per fortuna facilitato da copiosi segnavia. In fondo a questa zona, la vista sullo spigolo della Rossa è impressionante e alcuni cippi denotano il confine italo svizzero. Numerosissimi sono gli ometti, talvolta fuorvianti come è accaduto a noi: il seguirli ci ha portato un po' in alto sullo sfondo lacustre di Geisspfad. Scendiamo allora con percorso libero e ci riagganciamo al sentiero che costeggia il lato opposto del magnifico lago, alzando gli occhi dal quale è ammirabile la Punta Marani. Siamo ora in territorio svizzero e seguendo il buon sentiero cominciamo a scendere nel vallone mantenendoci a destra e procedendo tra sfasciumi. Questa discesa conduce alla piana di Manibode dove ricompare il verde e dove è visibile l'omonima cascata che scende dal lago inferiore di Geisspfad.Al termine della piana il sentiero ricomincia ascendere in un rado bosco sino a intercettare una carrabile che si percorre verso Imfeld per qualche decina di metri sino a intersecare la via che segnala il percorso per la Binntalhutte e il passo dell'Arbola. Evitiamo quindi la visita a Binn (forse il maggior centro Walser dove ha sede un bellissimo museo dedicato) e cominciamo a salire il sentiero che, per facili prati risale la valle. Dopo una veloce pausa pranzo, usciamo di nuovo su carrabile sterrata che percorriamo in salita per qualche chilometro, quindi ci immettiamo di nuovo su mulattiera che, molto dolcemente, sale dapprima al rifugio e daqui, in breve, arriva al passo d'Arbola. Dal passo, dopo aver superato l'unica ed elementare lingua di neve del percorso, scendiamo veloci ammirando il panorama sui laghi Piamboglio e Devero, dominati, più a sud, dall'imponente mole del monte Cistella. Superato Piamboglio, scendiamo alla diga in disuso che si discende con una catena e arriviamo al lago Devero che costeggiamo sl suo lato destro, il più carognoso a causa di saliscendi rocciosi, ma il più veloce. Giungiamo alla diga grande del lago, scendiamo nell'ameno villaggio di Crampiolo e, con la stradina che corre in mezzo alla valle, perveniamo a Devero dove ci concediamo una birra per celebrare questa straordinaria giornata dove in undici ore abbiamo valicato due passi tra nord e sud delle alpi, toccato due nazioni, camminato per trentadue chilometri su un dislivello complessivo di circa millesettecento metri (SE: 49 km circa). Quattro i diversi ambienti osservati: le pianure erbose d'alta quota, il deserto quasi marziano del passo della Rossa, le praterie della Binntal e i grandi spazi lacustri della zona nord di Devero, in piena somiglianza con i celebrati scenari nord americani. Tanti numeri che sembrano gli ingredienti di una ricetta, quella dell'immensa gioia di frequentare il meglio che le Alpi occidentali possano offrire.
I tempi comprendono un'ora di pause complessive e sono il risultato di un procedere spedito e senza indugio; se non si fa così, si rischia il bivacco!!
Tanti anni fa avevo fatto la classica traversata Devero-Binn in due giorni, per i passi di Cornera e Arbola.
Da tempo medito di poter svolgere questo anello in giornata, considerandolo possibile, nonostante varie relazioni sul web lo sconsiglino. Per rendere possibile la nostra piccola impresa scelgo dunque quello che pare essere il più veloce degli itinerari: andata per il passo della Rossa e ritorno per quello dell'Arbola (o Albrun).
Con gli amici Pedro e

I tempi comprendono un'ora di pause complessive e sono il risultato di un procedere spedito e senza indugio; se non si fa così, si rischia il bivacco!!
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