Helgenhorn (2837 m) – Skitour


Publiziert von siso , 21. März 2014 um 20:50.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Bellinzonese
Tour Datum:19 März 2014
Ski Schwierigkeit: WS+
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-TI   I   Gruppo Grieshorn   Gruppo Pizzo San Giacomo 
Zeitbedarf: 6:15
Aufstieg: 1223 m
Strecke:All’Acqua (1614 m) – Formazzora (1652 m) – Al Lago – Carnisc – Val d’Olgia (2063 m) – All’Uomo – San Giacomo (2254 m) – Alpe San Giacomo di Maniò – Helgenhorn (2837 m) – All’Acqua (1614 m).
Zufahrt zum Ausgangspunkt:A2, uscita Airolo – Strada della Val Bedretto – All’Acqua.
Unterkunftmöglichkeiten:Ristorante All’Acqua.
Kartennummer:C.N.S. No. 1251 – Val Bedretto - 1:25000; C.N.S. No. 1271 – Basòdino - 1:25000; C.N.S. No. 265 S – Nufenenpass - 1:50000.

L’Helgenhorn o Punta di Elgio è una cima posta sul confine tra la Val Corno e la Val Toggia (Italia). È molto ambita soprattutto dagli scialpinisti grazie agli splendidi pendii sciabili rivolti ad est e a sud. Il toponimo deriva dalla lingua walser (Elgenhorä) e si riconduce a termini botanici indicanti il sorbo oppure l’assenzio.

 

Inizio dell’escursione: ore 7:20

Fine dell’escursione: ore 13:35

Pressione atmosferica, ore 9.00: 1026 hPa

Temperatura alla partenza da All’Acqua: 5°C

Isoterma di 0°C, ore 9.00: 2300 m

Temperatura al rientro ad All’Acqua: 13°C

Sorgere del sole: 6:31

Tramonto del sole: 18:37

 

Dopo solo 4 giorni ritorno in Val Bedretto per raggiungere questa classica cima dello scialpinismo. Da sabato scorso le condizioni sono nettamente cambiate: il cielo è sereno, con vento sostenuto, per contro la neve è compatta e in parte gelata. Il fatto mi crea una fatica supplementare nel canalone della Val d’Olgia. Giunto a circa 1950 m constato che le pelli di foca non tengono: la fatica si moltiplica. Poco dopo sono costretto a montare i rampanti; tuttavia anche con i coltelli la salita non è per nulla agevole. Tre tedeschi tentano un’altra carta: escono dalle tracce già incise e procedono sulle croste di neve ventata. In effetti è la soluzione migliore. Scambio qualche parola. Sono diretti al Marchhorn (2962 m) via Bocchetta di Formazzora. A partire dai 2100 m di quota la qualità della neve gradualmente migliora; i rampanti non servono più. Oggi non c’è la massiccia affluenza di escursionisti che ho visto sabato scorso: a differenza del Ticino, in Lombardia infatti non è festa. Il sole riscalda sempre di più: sta diventando una splendida giornata primaverile. Mi concedo una sosta di una decina di minuti alla cappella di San Nicolao (2254 m) per reintegrare i liquidi persi.          

Il percorso è completamente tracciato; in prossimità del Passo San Giacomo trovo persino una larga traccia lasciata da una motoslitta. Alle 9:30, a 2350 m di quota, entro in territorio piemontose: ci vorranno ancora un paio d’ore di salita. Contrariamente alle aspettative, la pendenza in questo tratto è regolare, senza eccessivi strappi. L’elemento di disturbo è costituito dalle raffiche di vento: malgrado abbia la zavorra dello zaino, ogni tanto mi fanno letteralmente barcollare.


                                        Helgenhorn o Punta di Elgio (2837 m)

Bellissimo il colpo d’occhio sulla Val Toggia, con i laghi coperti di ghiaccio e neve, nonché sull’imponente corona di montagne, in particolare sul Marchorn e sul Kastelhorn. Fotografo pure la cima mammellonare della Rupe del Gesso, che ho raggiunto sabato scorso. Il tratto più impegnativo è situato alla sinistra di quel promontorio roccioso che sembra una pinna di delfino. Le fotografie non danno purtroppo la corretta percezione della pendenza. Superata questa ripida parete arrivo ad un terrazzo: la vetta è a meno di trecento metri di distanza. Lascio gli sci e lo zaino dieci metri sotto la cima. L’ultimo tratto richiede molta circospezione: con una scivolata si rischierebbe di precipitare nel canalone che scende nella Valrossa.

Alle 11:25 posso affermare: Helgenhorn (2837 m) geschafft!

L’omino di pietre è completamente sommerso dalla neve. Scatto un paio di foto ai sempre affascinanti giganti vallesani e bernesi e ritorno allo skidepot. Poco a poco le raffiche di vento si placano e la temperatura raggiunge valori decisamente primaverili.    

Molto piacevole la discesa sui pascoli fino a San Giacomo. Più in basso, nella Val d’Olgia, la neve diventata pesante non permette ovviamente un’elegante sciata.

 

L’Helgenhorn mi ha regalato oggi una piacevole giornata solare. Il dislivello in salita superiore ai 1200 m è per me un motivo di soddisfazione.

 

Tempo totale: 6:15 h

Salita: 4:05 h

Dislivello in salita: 1223 m

Sviluppo complessivo: 16,2 km

Difficoltà: PD+

SLF: 1 (debole) al mattino; 3 (marcato) al pomeriggio

Libro di vetta: no

Coordinate Helgenhorn: 675'010 / 145'720

Copertura della rete cellulare: buona

Tourengänger: siso


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Kommentare (2)


Kommentar hinzufügen

beppe hat gesagt:
Gesendet am 21. März 2014 um 23:22
Ciao Siso complimenti sempre l' Helgenhorn .
Beppe

siso hat gesagt: RE:
Gesendet am 22. März 2014 um 09:30
Ciao Beppe,
che fortuna poter raggiungere l'Helgenhorn con queste condizioni!
siso


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