Anche se il festival di Sanremo è finito, io Canto Alto (1146 mt). Giro ad Anello
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Sono nel Parco dei Colli di Bergamo, oggi, un posto vicino a casa ma sempre snobbato chissà per quale motivo… Alle volte sono fatto così, passo davanti a tante montagne che non rientrano nell’escursionismo “classico” oppure considerate di serie B e le tralascio con troppa facilità, poi un giorno di ritorno dalle alti valli ti soffermi un secondo in più a vedere cime con enormi croci e…..
Eccomi qua ad Olera (520 mt) fraz. di Alzano Lombardo, un borgo medievale che ai più dice poco, ma fatte brevi ricerche http://www.olera.it/, ecco che il valore di questo piccolo agglomerato di case, assurge ad un luogo assai importante.
Parcheggio vicino alla Chiesa, mi sistemo di tutto punto e subito cerco di capire dove sia il sentiero, le vie sono incredibilmente strette e bisogna fare attenzione. Spiaccico due parole con un indigeno giusto per integrarmi meglio nel territorio e noto una breve scalinata alla destra della fontana, un segnavia in terracotta stile “Santiago de Compostela” mi dirige fuori paese. Una mulattiera si stacca sulla sx, la palina Cai e un sasso col numero 540, mi dicono che sono sulla via giusta. Canto Basso 1h 10- Canto Alto 2h. Il sentiero è da subito ripido e se hai fatto colazione con del riso al tofu,kebab vegano , pane tostato e un bombolone alla crema , capisci immediatamente che la tua digestione subirà degli stravolgimenti e ti chiedi perché, non hai bevuto una semplice e fottutissima tisana ai frutti di bosco! La temperatura è ottima e il sole già batte forte, tanto che dopo poco, comincio a grondare sudore come Giuliano Ferrara. Ad un certo punto il sentiero si biforca, a dx il 540 va verso il M di Nese, a sx, il 540A prosegue per il Canto Basso. Seguo quest’ultimo segnavia ed arrivo ad una piccola costruzione in pietra (uso fienile, 15 min dalla partenza), sulla sx si stacca un sentierino, lo ignoro e punto a Nord passando a dx della casa (fate attenzione). La mulattiera si mantiene sempre ripida ma ombreggiata, numerosi zig zag mi fanno alzare di quota sino ad incrociare una seconda baita, la segnaletica è ben visibile e io mi porto oltre, aggirando la baita sulla sx, prendo fiato e con un’ultimo strappone sono al Canto Basso (900 mt). 50 min circa dalla partenza. E’ una bella selletta e da qua si intravede già la croce posta sulla vetta. Come da segnavia (507), viro a Ovest per un morbido falsopiano, lo percorro sino ad incrociare una palina multidirezionale ; sono in loc. Stalle Braghizza (1040 mt), rimango sul mio sentiero, passo una baita stando sulla dx e per comodo crinale mai troppo impegnativo giungo in cima al C. Alto (1146 mt). 1h 30 dalla partenza. Da qua la vista è a 360°, spazia da Città Alta alla Valcanale, dal pizzo dei Tre Signori al gruppo M.A.G.A… insomma, se avete la fortuna di trovare una bella giornata, le foto si sprecano! Mangio qualcosa in compagnia di poche altre persone alla base dell’enorme croce e faccio conoscenza di un altro escursionista che legge la rivista Orobie, discutiamo un po’ del più e del meno ed è già tempo di incamminarsi. Prima di andare via, provo a fare una foto che inglobi tutta la croce, ma non riesco talmente è alta. Sarò uno zuccone, ma non ho ancora capito che senso abbia costruire obbrobri di queste dimensioni (e non ce l’ho con la croce in se) in cima alle montagne. Vabbè. A Sud della vetta, c’ è l’omonimo rifugio aperto nei week end, seguite le facili indicazioni e in 10 min ci arrivate. Faccio l’ennesima foto e saluto l’amico escursionista, lui ritorna a Cler io faccio il giro ad anello. Dal rifugio parte un piccolo sentiero (vedi foto), che in mezzacosta a volte esposta mi riporta in 15 min alla forcella di Braghizza, la bollatura non è evidente ma è ben tenuto. Qua trovo sia la palina che un segnavia ad altezza nutria che indica Forcella Sorriso ( vedi foto,Cai 302). Perdo quota rapidamente su sentiero malagevole ma ben segnato e passo da loc. Campanua (910 mt), proseguo spedito ed in 1h dalla cima sono alla Forcella del Sorriso (762 mt). Qua fate attenzione alla segnaletica. Un sentiero scende a sx ( albero con freccia) , lo seguo e trovo subito un’altro bivio, vado a dx e poi giù secco a sx per il sentiero Cai 532 A. In 30 min di passo sostenuto, sono ad Olera. 1h 30 dal Canto Alto.
Nota1: Dislivello 630 mt Tempo nominale :4h Tempo effettuato: 3h per il giro ad anello
Nota2: Questo è un giro molto divertente e mai banale, quando si parte da Olera, il mio consiglio è quello di salire prima al Canto Basso e poi al C. Alto ed infine , giù per il sentiero che va alla Forcella del Sorriso e Olera.
A la Prochiane. Domenico avec Olmo
Eccomi qua ad Olera (520 mt) fraz. di Alzano Lombardo, un borgo medievale che ai più dice poco, ma fatte brevi ricerche http://www.olera.it/, ecco che il valore di questo piccolo agglomerato di case, assurge ad un luogo assai importante.
Parcheggio vicino alla Chiesa, mi sistemo di tutto punto e subito cerco di capire dove sia il sentiero, le vie sono incredibilmente strette e bisogna fare attenzione. Spiaccico due parole con un indigeno giusto per integrarmi meglio nel territorio e noto una breve scalinata alla destra della fontana, un segnavia in terracotta stile “Santiago de Compostela” mi dirige fuori paese. Una mulattiera si stacca sulla sx, la palina Cai e un sasso col numero 540, mi dicono che sono sulla via giusta. Canto Basso 1h 10- Canto Alto 2h. Il sentiero è da subito ripido e se hai fatto colazione con del riso al tofu,kebab vegano , pane tostato e un bombolone alla crema , capisci immediatamente che la tua digestione subirà degli stravolgimenti e ti chiedi perché, non hai bevuto una semplice e fottutissima tisana ai frutti di bosco! La temperatura è ottima e il sole già batte forte, tanto che dopo poco, comincio a grondare sudore come Giuliano Ferrara. Ad un certo punto il sentiero si biforca, a dx il 540 va verso il M di Nese, a sx, il 540A prosegue per il Canto Basso. Seguo quest’ultimo segnavia ed arrivo ad una piccola costruzione in pietra (uso fienile, 15 min dalla partenza), sulla sx si stacca un sentierino, lo ignoro e punto a Nord passando a dx della casa (fate attenzione). La mulattiera si mantiene sempre ripida ma ombreggiata, numerosi zig zag mi fanno alzare di quota sino ad incrociare una seconda baita, la segnaletica è ben visibile e io mi porto oltre, aggirando la baita sulla sx, prendo fiato e con un’ultimo strappone sono al Canto Basso (900 mt). 50 min circa dalla partenza. E’ una bella selletta e da qua si intravede già la croce posta sulla vetta. Come da segnavia (507), viro a Ovest per un morbido falsopiano, lo percorro sino ad incrociare una palina multidirezionale ; sono in loc. Stalle Braghizza (1040 mt), rimango sul mio sentiero, passo una baita stando sulla dx e per comodo crinale mai troppo impegnativo giungo in cima al C. Alto (1146 mt). 1h 30 dalla partenza. Da qua la vista è a 360°, spazia da Città Alta alla Valcanale, dal pizzo dei Tre Signori al gruppo M.A.G.A… insomma, se avete la fortuna di trovare una bella giornata, le foto si sprecano! Mangio qualcosa in compagnia di poche altre persone alla base dell’enorme croce e faccio conoscenza di un altro escursionista che legge la rivista Orobie, discutiamo un po’ del più e del meno ed è già tempo di incamminarsi. Prima di andare via, provo a fare una foto che inglobi tutta la croce, ma non riesco talmente è alta. Sarò uno zuccone, ma non ho ancora capito che senso abbia costruire obbrobri di queste dimensioni (e non ce l’ho con la croce in se) in cima alle montagne. Vabbè. A Sud della vetta, c’ è l’omonimo rifugio aperto nei week end, seguite le facili indicazioni e in 10 min ci arrivate. Faccio l’ennesima foto e saluto l’amico escursionista, lui ritorna a Cler io faccio il giro ad anello. Dal rifugio parte un piccolo sentiero (vedi foto), che in mezzacosta a volte esposta mi riporta in 15 min alla forcella di Braghizza, la bollatura non è evidente ma è ben tenuto. Qua trovo sia la palina che un segnavia ad altezza nutria che indica Forcella Sorriso ( vedi foto,Cai 302). Perdo quota rapidamente su sentiero malagevole ma ben segnato e passo da loc. Campanua (910 mt), proseguo spedito ed in 1h dalla cima sono alla Forcella del Sorriso (762 mt). Qua fate attenzione alla segnaletica. Un sentiero scende a sx ( albero con freccia) , lo seguo e trovo subito un’altro bivio, vado a dx e poi giù secco a sx per il sentiero Cai 532 A. In 30 min di passo sostenuto, sono ad Olera. 1h 30 dal Canto Alto.
Nota1: Dislivello 630 mt Tempo nominale :4h Tempo effettuato: 3h per il giro ad anello
Nota2: Questo è un giro molto divertente e mai banale, quando si parte da Olera, il mio consiglio è quello di salire prima al Canto Basso e poi al C. Alto ed infine , giù per il sentiero che va alla Forcella del Sorriso e Olera.
A la Prochiane. Domenico avec Olmo
Tourengänger:
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Kommentare (9)