Kikò va al Generoso
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Nicole (Kiko) dice:
Sono tornata in Italia con mia mamma e aspettando che arrivi anche il mio papà per andare tutti assieme ad un congresso che lui deve fare ad Istanbul e poi tornare in USA vado in giro con i nonni ed i cuginetti. Oggi abbiamo fatto una bella gita al Monte Generoso che l’anno scorso avevo visto da sotto andando al Monte S. Agata.
A me è piaciuto molto salire col bel trenino, vedere tanti bei panorami, diversi animali, molti parapendio e arrampicare col nonno sulle rocce.
Voglio farlo ancora assieme nei prossimi giorni ma voglio anche andare sul lago in battello.
Giulio (gbal) dice:
Un po’ a sorpresa dato il concomitante trasloco a Filadelfia giunge Nicole kiko con la sua mamma e quindi si organizzano gite e visite nei dintorni. Oltre alle doverose uscite a sfondo culturale non potevano mancare anche le escursioni sulle montagne di casa. Decidiamo di fare la prima al Monte Generoso, montagna importante per chiunque viva nel Mendrisiotto o nel Varesotto. Sapevo che non sarebbe stata la solita ricerca della vetta, della prestazione, dell’obiettivo inseguito da tempo ma piuttosto la gita familiare come raramente mi capita. Allora cerchiamo di far felici tutti col minimo sforzo e la massima soddisfazione ed eccoci a Capolago ad acquistare tre bei biglietti per il trenino del Monte Generoso che pur con gli sconti over sixty e under sixteen costano sempre un bel gruzzoletto. Devo dire che anche per me è una novità piacevole (i trenini mi hanno sempre affascinato fin da bambino) e ci godiamo un viaggio panoramico nei boschi che rivestono i versanti Ovest ed Est attraversando diverse gallerie e toccando le stazioncine di San Nicolao e Bellavista. Arrivati alla stazione sommitale ci dirigiamo, naturalmente, ad affrontare i 100m che portano in vetta dove giungiamo dopo poco tempo. La nonna di Nicole decide che per oggi ha guadagnato la sua medaglia e torna giù mentre noi due ci godiamo il panorama, non certo limpido vista la nuvolaglia che a tratti si fa fitta e poi io le propongo di andare a “vedere” il sentiero Nord che scende alla sella q.1652. Nicole incuriosita arriva con me alla prima terrazza dove compaiono le corde fisse, mi guarda, la guardo, le chiedo se se la sente di provare a fare un pezzetto e lei tra un po’ di timore e la voglia di farlo mi dice di sì. Decidiamo di scendere un po’ col patto che quando non se la fosse più sentita saremmo tornati indietro. Invece si procede così, a piccole tappe, e si ripete tre o quattro volte il gioco del “proviamo ancora un po’”. Mi accorgo che Nicole acquista sempre più fiducia in se stessa e prende gusto al gioco; d’altra parte ha 10 anni e fa agonismo in diversi sport per cui è abituata alla sfida con gli altri ma soprattutto con se stessa. Io dal canto mio continuo a crescere di svariati centimetri per la soddisfazione di vedere la sua risposta positiva!
In breve ci troviamo alla sella; le mostro dove arriva il sentiero della Variante e le narro delle mie salite per quella e per tante altre vie al Generoso mentre ci incamminiamo sul sentiero basso col quale ritorniamo al meeting point con la nonna. Le guancie rosse per la soddisfazione apriamo lo zaino e celebriamo la vittoria con un pranzetto. Dopo visita a mucche, caprette e animali vari percorriamo alcuni sentieri in falsopiano che si disegnano a Nord e Sud della stazione. Nicole non paga dice che vuole arrampicare ancora e le invento delle brevi salite sulle roccette che incontriamo gratificandola con l’assegnazione di un II grado e spiegandole cosa significa.
Poi, con calma, ci imbarchiamo tutti sul trenino del ritorno contenti come Pasque cadute nei pressi di un Ferragosto.
Alla prossima Nicole!
Pillole….di sudore e di fatica:
Questa volta niente orologio, né GPS per cui la soddisfazione la misuriamo solo a braccia!
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