Sasso Gordona (1410 m)
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Escursione transfrontaliera da Cabbio (Comune di Breggia, Valle di Muggio), lungo la Valle Luasca fino a Schignano (Valle d’Intelvi).
La Val Luasca è una valle laterale alla Valle di Muggio, che da Cabbio conduce al Passo del Bonello. È la via più comoda che congiunge la Valle di Muggio con la Valle d’Intelvi.
Inizio dell’escursione: ore 8:20
Fine dell’escursione: ore 13:45
Temperatura alla partenza: 14°C
Temperatura al rientro: 20°C
La camminata inizia alle 8:20 dal piazzale della Chiesa di Cabbio (670 m), adibito a posteggio gratuito. Per la verità, l’orologio del campanile indica le 7:30. Chissà se anche in questo paese c’è una diatriba su chi è tenuto a sostenere le spese di riparazione, visto che la proprietà è della Curia della Chiesa, mentre l’orologio scandisce il tempo non solo per i ritmi religiosi, ma anche per quelli sociali ed economici della comunità.
Superata una casa con un grande arco e alcuni tocchi di originalità artistica (cancello con un’anta viola e l’altra rossa) imbocco una strada agricola, asfaltata solo a tratti, che si addentra nella Valle Luasca.
Il percorso si sviluppa quasi completamente in un bosco di faggi fino all’Alpe Bonello (1100 m), che raggiungo in 1 h e 10 min. L’ultimo tratto di strada è coperto da un importante strato di fango. Sono costretto ad alcuni acrobatici zigzagamenti, per non sprofondare completamente nella melma. Aggiro la bolla posta in prossimità della ex casa delle guardie di confine ed entro in suolo italico. Invece di seguire il bel sentiero sul crinale boschivo in direzione del Poncione di Cabbio, decido di tagliare dritto verso il Rifugio Prabello. Dopo circa mezzo chilometro mi imbatto in due lapidi che ricordano una giovane guardia di finanza di 23 anni che qui “perì per l’inviolabilità dei sacri confini della Patria”. Poco dopo le lapidi il sentiero svanisce nel nulla: seguo le impronte di un cervo. Dopo qualche “vagabondaggio” nella Vallaccia, sbuco in un pascolo, un centinaio di metri a valle del Passo di Prabello.
Il Rifugio Prabello (1201 m) del CAI Monteolimpino è aperto. Sono gentilmente accolto dai nuovi giovani gestori Luca e Massimo, che mi preparano un buon caffè moka. Luca sta cucinando brasato, rustisciada e polenta: che profumino!
Riparto in direzione del Sasso Gordona, cima che raggiunsi … una vita fa. Non ricordo il percorso e non c’è in giro ancora nessuno. Passo alla sinistra della névèra e salgo pensando di fare la “direttissima”.
Dopo circa 300 m mi lascio guidare dal sentiero che svolta a destra: mi porta su ardite cenge con fortificazioni, trincee, camminamenti, casermette, gallerie e postazioni per mitragliatrici della Linea Cadorna. In alcuni tratti “non si scherza!” Una scivolata porterebbe a spiacevolissime conseguenze. Mi ritrovo sul versante orientale del Sasso Gordona, nell’alta Valle di Rema.
Percorro ancora un sentierino su un ripido pendio erboso in direzione NE, fra cespugli, dirupi e torrioni fino ad immettermi finalmente su un vero sentiero segnalato. È il sentiero normale per la vetta, che passa da una panoramicissima fortificazione con veduta sulla Valle d’Intelvi. Tanto per non smentirmi, raggiunto il caposaldo tralascio il sentiero munito di catene di sicurezza e risalgo il ripido pendio a Nord dello stesso, fino a guadagnare la cresta sommitale poco sopra la croce di vetta.
Dopo due ore e cinquanta da Cabbio pervengo alla sommità del Sasso Gordona (1410 m) per la seconda volta, 33 anni dopo la prima (29.10.1980).

Sasso Gordona (1410 m)
Lungo la via del ritorno a valle, non posso fare a meno di passare da una cima che in diverse occasioni ha rappresentato la meta di piacevoli ciaspolate: il Poncione di Cabbio (1263 m).
Interessante escursione al Sasso Gordona, la montagana delle Prealpi che più di altre nella nostra regione rievoca le trincee della prima Guerra Mondiale e le annose vicende di contrabbandieri, bricolle, ramine munite di campanelli…
Nel Mendrisiotto è nota a tutti la famosa canzone nella quale si cita il Sasso Gordona:
“…Il primo passo che noi abbiamo fatto
abbiam salito il Sasso Gordona
e la finanza gridava alt e molla
e la bricolla noi abbiam lasciato…”
Tempo di salita: 2 h 50 min
Tempo totale: 5 h 25 min
Tempi parziali
Cabbio (670 m) – Alpe Bonello (1100 m): 1 h 10 min
Alpe Bonello (1100 m) – Rifugio Prabello (1201 m): 35 min
Rifugio Prabello (1201 m) – Sasso Gordona (1410 m): 1 h
Sasso Gordona (1410 m) – Cabbio (670 m): 2:20 h
Dislivello in salita: 802 m
Sviluppo complessivo: 14 km
Difficoltà: T3
Copertura della rete cellulare: zone d’ombra nella Valle Luasca
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