Il Re della Val Bedretto: Pizzo Rotondo
|
||||||||||||||||
![]() |
![]() |
Il Re aspetta...
aspetta che tante persone salgano le sue ripide pareti
aspetta che tante persone vadano a trovarlo
aspetta che in tanti si mettano in fila ai piedi del suo canale
aspetta che tutti gioiscano del panorama che la sua cima regala
Il Re della Val Bedretto
mi aspettava. Sentivo il suo richiamo ormai da qualche anno. Sia in versione estiva (e qui mi aspetta ancora), che con il suo bianco mantello
ma il giorno è arrivato, una mattina di metà aprile. Non è ancora primavera inoltrata, almeno non in Val Bedretto. La primavera sembra sia appena cominciata, proprio oggi, con una splendida giornata al sud delle alpi. Ma ad All'Acqua la storia è ancora un'altra. Non pieno inverno, no no... ma una spolveratina questa notte l'ha ancora messa, come a dirci "io, inverno, sono sempre il signore di casa".
Ci avviamo dal parcheggio che la luce sta appena appena cambiando i colori e i contorni delle montagne.
La traccia da seguire è sempre chiara e battuta, qualcuno ci ha già preceduti oggi.
Fino in Piansecco è quasi sempre "al buio", sebbene le luci e le prime ombre cominciano a proiettarsi sui pendii circostanti.
Da Piansecco un vento freddo e costante ci tiene la sua (s)gradita compagnia. Anche lui vuole ricordarci che l'inverno, quassù, non è sempre del tutto finito.
Sempre su ottima traccia si guadagnano metri di dislivello facilmente. Sembra quasi di non far fatica. Almeno non troppa. Oppure sarà che siamo alla trentesima uscita stagionale, e la gamba finalmente c'è. Oppure sarà la voglia che ci assale di mettere di piede in cima, finalmente, è tanta. Fattosta che la gita prosegue bene, spedita, non veloce, ma sicura e costante.
Dopo ca. 3 h siamo al Passo Rotondo. Bellissimo luogo. Una piana, una parvenza di ghiacciaio, il Chuebodenhorn e il Rotondo che fanno da cornice. Uno sguardo verso il Vallese più remoto. Da qui al depositi sci è "un attimo", mezzoretta. I primi sono già alle prese con le operazioni di spellamento. Qualcuno si limita ad arrivare al deposito sci e tra urla di gioia comincia la discesa su ottima neve.
Anche noi ci avviamo al canale.
Stop, spelliamo, ramponiamo, prendiamo la picca. E' tutto scalinato, un divano !!! la neve tiene, il passo è spedito e deciso. Qualche volta lo si allunga un poco troppo. La voglia di arrivare in cima è tanta.
Il canale è a Y, si passa da destra. Poco dopo l'incrocio si scollina in cresta. Qualche stupendo passaggio tra le rocciette, si sbuca su passaggini un poco aerei. Stupendo.
Poi sembra che... si, spiana... oooh... quello è l'ometto! Cima !!!
La gioia è immensa.
La cima che da tanto si sognava, il tanto agognato Pizzo Rotondo. E' sotto di me! tutto intorno è sotto di me. Le sensazioni sono stupende. Forse esagero, ma è cosi.
Arrivano anche gli amici ed un secondo gruppetto. Strette di mano, bacini di rito, "ci fate una foto", "guarda le cime"....
Poi comincia la discesa. Passaggi lievemente esposti, rocciette, canale. I movimenti sono lenti, sicuri, precisi, decisi, costanti, felici!
Deposito sci... pausa, bibita, barretta. Ci prepariamo la discesa. Non è tardissimo, ma neppure presto. La neve comincia a mollare. Tant'è.... per la maggior parte della discesa è ancora ottima! Ce la gustiamo.
E ci gustiamo anche la "taiada" al ristorante ad All'Acqua, dopo un'entrata in terrazza correndo con gli sci ancora ai piedi.
E il Rotondo è cosa fatta !!!!
aspetta che tante persone salgano le sue ripide pareti
aspetta che tante persone vadano a trovarlo
aspetta che in tanti si mettano in fila ai piedi del suo canale
aspetta che tutti gioiscano del panorama che la sua cima regala
Il Re della Val Bedretto
mi aspettava. Sentivo il suo richiamo ormai da qualche anno. Sia in versione estiva (e qui mi aspetta ancora), che con il suo bianco mantello
ma il giorno è arrivato, una mattina di metà aprile. Non è ancora primavera inoltrata, almeno non in Val Bedretto. La primavera sembra sia appena cominciata, proprio oggi, con una splendida giornata al sud delle alpi. Ma ad All'Acqua la storia è ancora un'altra. Non pieno inverno, no no... ma una spolveratina questa notte l'ha ancora messa, come a dirci "io, inverno, sono sempre il signore di casa".
Ci avviamo dal parcheggio che la luce sta appena appena cambiando i colori e i contorni delle montagne.
La traccia da seguire è sempre chiara e battuta, qualcuno ci ha già preceduti oggi.
Fino in Piansecco è quasi sempre "al buio", sebbene le luci e le prime ombre cominciano a proiettarsi sui pendii circostanti.
Da Piansecco un vento freddo e costante ci tiene la sua (s)gradita compagnia. Anche lui vuole ricordarci che l'inverno, quassù, non è sempre del tutto finito.
Sempre su ottima traccia si guadagnano metri di dislivello facilmente. Sembra quasi di non far fatica. Almeno non troppa. Oppure sarà che siamo alla trentesima uscita stagionale, e la gamba finalmente c'è. Oppure sarà la voglia che ci assale di mettere di piede in cima, finalmente, è tanta. Fattosta che la gita prosegue bene, spedita, non veloce, ma sicura e costante.
Dopo ca. 3 h siamo al Passo Rotondo. Bellissimo luogo. Una piana, una parvenza di ghiacciaio, il Chuebodenhorn e il Rotondo che fanno da cornice. Uno sguardo verso il Vallese più remoto. Da qui al depositi sci è "un attimo", mezzoretta. I primi sono già alle prese con le operazioni di spellamento. Qualcuno si limita ad arrivare al deposito sci e tra urla di gioia comincia la discesa su ottima neve.
Anche noi ci avviamo al canale.
Stop, spelliamo, ramponiamo, prendiamo la picca. E' tutto scalinato, un divano !!! la neve tiene, il passo è spedito e deciso. Qualche volta lo si allunga un poco troppo. La voglia di arrivare in cima è tanta.
Il canale è a Y, si passa da destra. Poco dopo l'incrocio si scollina in cresta. Qualche stupendo passaggio tra le rocciette, si sbuca su passaggini un poco aerei. Stupendo.
Poi sembra che... si, spiana... oooh... quello è l'ometto! Cima !!!
La gioia è immensa.
La cima che da tanto si sognava, il tanto agognato Pizzo Rotondo. E' sotto di me! tutto intorno è sotto di me. Le sensazioni sono stupende. Forse esagero, ma è cosi.
Arrivano anche gli amici ed un secondo gruppetto. Strette di mano, bacini di rito, "ci fate una foto", "guarda le cime"....
Poi comincia la discesa. Passaggi lievemente esposti, rocciette, canale. I movimenti sono lenti, sicuri, precisi, decisi, costanti, felici!
Deposito sci... pausa, bibita, barretta. Ci prepariamo la discesa. Non è tardissimo, ma neppure presto. La neve comincia a mollare. Tant'è.... per la maggior parte della discesa è ancora ottima! Ce la gustiamo.
E ci gustiamo anche la "taiada" al ristorante ad All'Acqua, dopo un'entrata in terrazza correndo con gli sci ancora ai piedi.
E il Rotondo è cosa fatta !!!!
Tourengänger:
stellino

Communities: Hikr in italiano, Die 44 - 3000er des Tessin
Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden
Kommentare (7)