Finalmente la neve è arrivata abbondante anche sulle nostre colline comasche, come non approfittarne per una bella ciaspolata fuori casa? Decido così il giorno seguente, in solitaria, di percorrere un giro ad anello lungo i sentieri che interessano sia il parco della "Spina verde" sopra Como che l'area confinante della vicina Svizzera. Dietro casa vista la tanta neve, ho potuto calzare direttamente le ciaspole, e son partito in direzione chiesa di san Rocco o dei Pittori, in località Colombirolino, sopra Cavallasca, da qui inoltrandomi nel bosco ho seguito il sentiero confinale che passa dalla sorgente del fiume Seveso, per poi puntare direttamente al "Sasso di Cavallasca" che offre un panorama a 360° con viste spettacolari che spaziano dalla pianura padana, alla catena del monte Rosa, fino al primo bacino del lago di Como con Brunate, il san Primo, poi ancora il Bisbino, il sasso Gordona, il monte Generoso. Mi fermo un po' per ammirare l'insolito paesaggio innevato e per qualche foto di rito, proseguo scendendo dalla parte nord verso l'abbeveratoio del Genio Militare e passando poi dal Fortino del M.Sasso, più' avanti arrivo alla cancellata che segna il confine con la Svizzera, la oltrepasso e risalgo il sentiero fino a sbucare sul piano dove è posto un grosso masso con sopra un piccolo ometto di pietra, qui taglio in alto nel bosco verso il punto panoramico sopra Chiasso, scatto altre foto. Scendo attraversando il vigneto in località Laghetto e prendo il sentiero che fa da confine riportandomi cosi' in territorio italiano. Qui trovo Roberto un'amico di S.Fermo che ho recentemente conosciuto e che come mè ama passeggiare nel parco, anche lui è affascinato dalla neve caduta in questi giorni. Data la bella giornata di sole , la neve che al mattino era ancora ghiacciata sugli alberi, al rientro a mezzogiorno si stava già sciogliendo e cadeva sotto forma di grossi goccioloni, che mi sembrava di stare sotto la doccia... peccato che fosse fredda!
N.B. e' stata un'escursione abbastanza impegnativa vista l'abbondante nevicata in quanto il percorso era tutta da battere, in condizioni normali bastano 2 ore.
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