Da Ponte Capriasca a Condra


Publiziert von paoloski , 3. Februar 2013 um 23:23.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Sottoceneri
Tour Datum: 3 Februar 2013
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-TI   Gruppo San Jorio-Monte Bar 
Zeitbedarf: 3:00
Aufstieg: 540 m
Abstieg: 540 m
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Dall'uscita di Lugano Sud dell'autostrada A2 seguire le indicazioni per Massagno, proseguire fino a Vezia dove si gira a destra per Cureglia, proseguire passando per Carnago, una frazione di Origlia, e proseguire quindi fino a Ponte Capriasca. Ci sono diversi parcheggi: uno nella parte bassa del paese, nei pressi del campo sportivo, e due nella parte superiore dell'abitato.
Zufahrt zum Ankunftspunkt:Gita andata e ritorno.
Unterkunftmöglichkeiten:Pensioni ed alberghi in tutta la regione.
Kartennummer:Valli e Lago di Lugano 130000 Ed. Cartografia di Novara

Per rimettermi in forma dopo l'influenza decido di non andare a fare scialpinismo (il vento poi mi ha tolto ogni residua voglia) ma di fare una breve gita in compagnia di mia moglie. Decidiamo di andare al convento del Bigorio di cui abbiamo spesso sentito parlare ma che non abbiamo mai visto.
Con tutta calma arriviamo a Ponte Capriasca all'alba delle 11, decidiamo di visitare il paese al ritorno e ci incamminiamo verso Sala Capriasca, qui visitiamo la chiesa parrocchiale di Sant'Antonio abate, caratterizzata da un bel campanile romanico e che all'interno conserva un bel quadro con Sant'Antonio e San Paolo in conversazione che ricorda un po'  quello dipinto da Matthis Gruenewald per quel grandioso capolavoro che è l'Altare di Isenheim, oggi al Musèe Unter-den-Linden di Colmar, qui però il corvo trasporta un pane più grande di lui!
Attraversiamo il paese e ci imbattiamo nella casa natale di Alfonsina Storni, la grande poetessa argentina che nacque qui nel 1892. Nel paese si trovano diversi magnifici portali settecenteschi alcuni ben conservati, altri piuttosto malridotti, alcuni affreschi e bassorilievi e, all'uscita dell'abitato due macine ed un masso cuppellare.
Proseguiamo seguendo le indicazioni per Bigorio, alle nostre spalle il panorama si allarga sui Denti della Vecchia, il percorso è decisamente piacevole, passiamo nei pressi di una cappella dedicata ai santi Valentino e Bernardino caratterizzata da un singolare campanile di forma triangolare.
Bigorio è un piacevole nucleo con diverse belle case ed un lavatoio a tre vasche con una copertura in legno di notevole fattura da cui si gode un fantastico panorama.
Saliamo ancora fino ad arrivare al'inizio di una bella Via Crucis che adduce direttamente al convento.
La chiesa di Santa Maria Assunta presenta degli arredi lignei di stile rococò, i pezzi notevoli sono la pala rinascimentale rappresentante la Madonna, opera di un anonimo pittore fiammingo, donato al convento dai conti di Savoia all'inizio del sec. XVI, e il Cristo ligneo del sec. XII che conserva ancora qualche traccia della coloritura d'epoca.
Continuiamo la salita seguendo le indicazioni per Gola di Lago, poco dopo vediamo tre cerve che passano al galoppo poco distanti da noi e spariscono in un attimo.
Arriviamo a Sciss dove la vista sul Monte Tamaro ed il Gradiccioli è veramente notevole.
Proseguiamo per Condra, che a detta di turistalpi è un nucleo molto bello.
Quando vi arriviamo non possiamo che essere d'accordo: Condra è veramente un bel posto, belle case, ben ristrutturate ma, soprattutto la posizione è magnifica: il panorama sul Bar, sui Denti della Vecchia ed il Boglia e, ad Ovest, sulle montagne del Malcantone è veramente affascinante.
Troviamo un luogo tranquillo e riparato dal vento per mangiare poi ci rechiamo nella vicina fattoria per comprare del formaggio dopodichè decidiamo di rientrare: la salita al Monte Bigorio è rimandata ad una successiva occasione.
Ripercorriamo il percorso fatto in salita fino al convento poi decidiamo di prendere un sentiero che parte al disotto di questo e che ci riporta a Sala per una strada differente, qui riprendiamo il cammino del mattino e ridiscendiamo a Ponte Capriasca, visitiamo la chiesa di Sant'Ambrogio che deve la sua notevole fama al fatto di conservare al suo interno una delle prime copie del Cenacolo di Leonardo da Vinci. L'affresco è veramente notevole: le figure sono veramente somiglianti all'originale mentre la struttura spaziale ed il paesaggio che si scorge dalle arcate di fondo (che qui sono due mentre nell'originale sono tre) sono alquanto differenti. Quello che colpisce comunque è l'eccellente stato di conservazione di questa copia (successiva all'affresco vinciano solo di una cinquantina d'anni) raffrontata al notevole degrado dell'originale.
Anche a Ponte Capriasca ammiriamo dei notevoli portali settecenteschi ed affreschi parietali.

A questo punto termina la nostra breve gita, a casa c'è qualche lavoro da fare per cui dobbiamo rientrare prima che faccia buio, un'escursione molto piacevole in luoghi molto belli, anche se, a dire il vero, osservando il paesaggio dall'alto non si può non essere concordi con il compianto architetto Tita Carloni quando parlava di "rogna delle villette"! 
La gita non presenta difficoltà alcuna, la valutazione T2 deriva solo dal fatto che c'è un po' di dislivello e si cammina su sentiero e non su strada.


Tourengänger: paoloski, annna
Communities: Hikr in italiano


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