Baita Aldo e Sergio Gusmeroli m.1881 (SO): due giorni per "provare" la struttura in inverno
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Metto in programma una 2 giorni,in solitaria per "provare" questo bivacco,così alle 8,30 parto da casa,nel traffico infernale che mi rallenta e non poco,almeno fino a Lecco,poi si scorre bene fino al bivio per la Val Tartano: appena presa la provinciale (15 km di strada) ecco che noto la strada con molti tratti di neve pressata cosparsa di ghiaia,ma la "Lince delle Alpi" fa il suo dovere e senza problemi mi conduce a Tartano dove parcheggio alle 10,10
lato strada,il tratto di 1,3 km. che sale a Fraccia meglio evitarlo.
Parto alle 10,34,lungo il tratto di strada che sale alla frazione,mi vedo davanti a me due vecchiette,abitanti di Fraccia: scambio qualche parola con loro e mentre proseguo spero che alle signore non accada di scivolare su quella strada,che nonostante il mezzo spargi ghiaia faccia il suo servizio,non è mai sicura dato che uno strato di neve dura rimane ugualmente sul fondo.
Giunto alla fine della strada noto che vi è già la pista: la neve qui abbonda perché il sole vi batte solo per qualche oretta e una buona parte è nel bosco. Arrivato a quota 1650 circa,si nota il cartello indicatore che da 20 minuti al bivacco (senza neve e ovviamente non per il mio passo).
Proseguendo giungo alla baita con tubo dell'acqua a quota 1791 circa,proseguo nella bella neve e raggiungo la baita Gerlo m.1830 e poco oltre ecco prima la croce e poi il rifugio bivacco Gusmeroli m.1881 che raggiungo alle 12,30 circa 2 ore di cammino: il tempo non è dei migliori ma non importa,ciò che conta che sono qui.
Comincio ad accendere la stufa che tira bene senza fare minimamente fumo e da 0° gradi comincio a tirare su la temperatura per rendere gradevole la mia permanenza.
Appena partita la stufa,comincio a tagliar legna e fare dentro e fuori un po di volte: anche se all'interno vi era già molta legna,preferisco preparare ulteriore scorta in modo da lasciare agli altri,altra legna bella secca. Verso le 13,00 comincia a fioccare,e io comincio a battere la pista che sale al wc,funzionante anche in inverno,solo che bisognava spalare la neve per aprire bene la porta d'accesso: al suo interno vi è un fusto per recuperare l'acqua (si ricorda che MAI va lasciata dell'acqua anche all'interno della plastica,perché gela) con dentro uno strato di ghiaccio.
Lo porto nella struttura a scongelare con l'aiuto dell'acqua bollente e poi vi scrivo di lasciarlo vuoto: anche se si pensa di fare una buona azione,lasciando acqua per chi viene dopo,in questi casi è molto meglio evitare,l'esperienza insegna.
La temperatura interna è gradevolissima (già a + 16° era una pacchia) e con parsimonia aggiungo legna giusto perché non si spenga la stufa: sarebbe utile (e la possibilità c'è) un piccolo lavello,magari con lo scarico che da all'interno di un secchio....chissà,magari un giorno lo faranno,ma per il resto anche se non vi è la stufa a gas,è un posto molto accogliente che può contenere al suo interno 9 persone a tavola + altre 4/5 sulla panca mentre a dormire sono 3 posti per 2 piani,volendo anche 4 per piano.
Verso le 14,30 mangio l'ottima focaccia alle cipolle,formaggio e olive,che riscaldata in forno risulta graditissima.
Finito il pranzetto,riprendo i lavori....cala la sera e fuori continua a nevicare....alle 23,00 dopo aver sentito della buona musica,vado a dormire in attesa del nuovo giorno.
Alle 7,30 mi alzo con 7° gradi (molto meglio della Bovarina),la meteo è in via di miglioramento e misuro la neve caduta: ben 4 cm. poi batto la neve dal wc fino alla fontana a monte in modo tale che sia comodo il tracciato per chi fa avanti e indietro nel prelevare l'acqua. Poi arrivano due ragazzi di Campo con le ciaspole e i due cani a cui faccio notare che il vetro della porta ha una crepa ed è il caso di cambiarlo per sicurezza,magari con un doppio vetro che mantiene di più il calore.
Prima di partire salgo oltre la fontana per fare delle foto con una giornata splendida a cui non speravo. Anche oggi ho verificato un altro gioiellino dove poter condurre gli amici quando magari il tempo è incerto e senza troppo dislivello in una struttura confortevole e ben attrezzata e sicuramente apprezzabile dal "fregiulina" dell'Ivan.
Ciao a tutti e alla prossima!

Parto alle 10,34,lungo il tratto di strada che sale alla frazione,mi vedo davanti a me due vecchiette,abitanti di Fraccia: scambio qualche parola con loro e mentre proseguo spero che alle signore non accada di scivolare su quella strada,che nonostante il mezzo spargi ghiaia faccia il suo servizio,non è mai sicura dato che uno strato di neve dura rimane ugualmente sul fondo.
Giunto alla fine della strada noto che vi è già la pista: la neve qui abbonda perché il sole vi batte solo per qualche oretta e una buona parte è nel bosco. Arrivato a quota 1650 circa,si nota il cartello indicatore che da 20 minuti al bivacco (senza neve e ovviamente non per il mio passo).
Proseguendo giungo alla baita con tubo dell'acqua a quota 1791 circa,proseguo nella bella neve e raggiungo la baita Gerlo m.1830 e poco oltre ecco prima la croce e poi il rifugio bivacco Gusmeroli m.1881 che raggiungo alle 12,30 circa 2 ore di cammino: il tempo non è dei migliori ma non importa,ciò che conta che sono qui.
Comincio ad accendere la stufa che tira bene senza fare minimamente fumo e da 0° gradi comincio a tirare su la temperatura per rendere gradevole la mia permanenza.
Appena partita la stufa,comincio a tagliar legna e fare dentro e fuori un po di volte: anche se all'interno vi era già molta legna,preferisco preparare ulteriore scorta in modo da lasciare agli altri,altra legna bella secca. Verso le 13,00 comincia a fioccare,e io comincio a battere la pista che sale al wc,funzionante anche in inverno,solo che bisognava spalare la neve per aprire bene la porta d'accesso: al suo interno vi è un fusto per recuperare l'acqua (si ricorda che MAI va lasciata dell'acqua anche all'interno della plastica,perché gela) con dentro uno strato di ghiaccio.
Lo porto nella struttura a scongelare con l'aiuto dell'acqua bollente e poi vi scrivo di lasciarlo vuoto: anche se si pensa di fare una buona azione,lasciando acqua per chi viene dopo,in questi casi è molto meglio evitare,l'esperienza insegna.
La temperatura interna è gradevolissima (già a + 16° era una pacchia) e con parsimonia aggiungo legna giusto perché non si spenga la stufa: sarebbe utile (e la possibilità c'è) un piccolo lavello,magari con lo scarico che da all'interno di un secchio....chissà,magari un giorno lo faranno,ma per il resto anche se non vi è la stufa a gas,è un posto molto accogliente che può contenere al suo interno 9 persone a tavola + altre 4/5 sulla panca mentre a dormire sono 3 posti per 2 piani,volendo anche 4 per piano.
Verso le 14,30 mangio l'ottima focaccia alle cipolle,formaggio e olive,che riscaldata in forno risulta graditissima.
Finito il pranzetto,riprendo i lavori....cala la sera e fuori continua a nevicare....alle 23,00 dopo aver sentito della buona musica,vado a dormire in attesa del nuovo giorno.
Alle 7,30 mi alzo con 7° gradi (molto meglio della Bovarina),la meteo è in via di miglioramento e misuro la neve caduta: ben 4 cm. poi batto la neve dal wc fino alla fontana a monte in modo tale che sia comodo il tracciato per chi fa avanti e indietro nel prelevare l'acqua. Poi arrivano due ragazzi di Campo con le ciaspole e i due cani a cui faccio notare che il vetro della porta ha una crepa ed è il caso di cambiarlo per sicurezza,magari con un doppio vetro che mantiene di più il calore.
Prima di partire salgo oltre la fontana per fare delle foto con una giornata splendida a cui non speravo. Anche oggi ho verificato un altro gioiellino dove poter condurre gli amici quando magari il tempo è incerto e senza troppo dislivello in una struttura confortevole e ben attrezzata e sicuramente apprezzabile dal "fregiulina" dell'Ivan.
Ciao a tutti e alla prossima!
Tourengänger:
Alberto

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