La Grassa (1028 m)
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Escursione con le racchette da neve nel Mendrisiotto (Comune di Castel San Pietro), all'indomani della prima nevicata a basse quote.
Inizio dell’escursione: ore 8:05
Fine dell’escursione: ore 13:20
Temperatura alla partenza: 1°C
Temperatura all'Alpe La Grassa, ore 11:15, 3°C
Temperatura a Monte, ore 12:30, -1°C
Temperatura al rientro: 6°C
Parto da Obino (497 m), frazione di Castel San Pietro: è la località preferita per la salita al Caviano.
Non appena entrato nel bosco mi imbatto in un gruppetto di cacciatori appostati in punti strategici per una battuta al cinghiale. Mi faccio sentire e proseguo con passo celere lungo la mulattiera, ricoperta da circa 20 cm di neve pesante, rigelata. Rinuncio per ora a calzare le ciaspole. Sfrutto le orme lasciate probabilmente ieri pomeriggio da due escursionisti, uno dei quali con le ciaspole. I villaggi del Mendrisiotto sono parzialmente coperti dal mare di nebbia. Dai campanili salgono ovattati rintocchi: riconosco anche quelli del mio paese. Un camoscio mi osserva, immobile, per parecchio tempo. Sono gli unici elementi degni di essere citati; per il resto solo lunghi rettilinei nel bosco misto di latifoglie, con il panorama schermato dai tronchi delle piante.
Alle 9:40 arrivo all’Alpe Caviano (967 m).
Il toponimo “Cavian” deriva, secondo il Professor Ottavio Lurati, da caballus ‘cavallo’, nel senso di colle a schiena di cavallo, rilievo, promontorio.
Mi godo il panorama che ho apprezzato decine e decine di volte: tante sono state le escursioni su questo monte. Rivolgo un pensiero agli amici che oggi stanno lavorando, chi al mercatino natalizio, chi per il master...
Dopo una doverosa sosta riprendo il cammino, sfruttando le impronte lasciate da una jeep che ha raggiunto l'alpeggio. A circa 1020 m di quota abbandono la stradina e piego a Sud, verso l'antenna televisiva (1034 m). Dopo ulteriori 60 m di cammino raggiungo il Punciún da Cavián (1037 m), un cocuzzolo nel bosco, che domina l'Alpe di Caviano.
Ora mi decido a calzare le ciaspole. Percorro tutta la cresta in direzione del Dosso Bello (1098 m) e della quota 1136 m, massima elevazione dell'escursione odierna.

Stupendi scorci sul Monte Generoso
Da questa radura scendo nella Valle di Selvano, in direzione della meta principale di oggi. L'abbaio di un cane mi facilita il compito.
Poco dopo le 11 posso esclamare: Alpe La Grassa geschafft!
Sono accolto da un paio di socievoli cani, da una ventina di galline razzolanti e da una famiglia di pavoni. Pietro sta lavorando con il trattore, Cristina è nel caseificio. Non oso disturbarli per un caffè e una formaggella, per cui scatto qualche foto e riprendo il cammino.
La Grassa era un alpeggio ricco e molto più frequentato rispetto ai nostri tempi. In secoli di transumanza il bestiame ha lasciato sul terreno segni indelebili. Interessanti sono le cosiddette “vie cave” che danno al paesaggio un aspetto stregato di sapore medievale. Sono nate dal transito su terreno molle di persone e bestiame. L'azione corrosiva dell'acqua le ha ulteriormente scavate e ampliate. Sono state addirittura inserite nell'Inventario delle vie storiche della Svizzera (IVS).
Superati i 60 m di dislivello che mi separano dalla strada principale del Caviano, arrivo al segnavia “La Grassa (1090 m)”. Per la prima volta imbocco il sentiero in direzione di Monte. Il primo tratto è molto ripido, comunque le ciaspole tengono bene. Dopo la località Sassi (910 m), il sentiero, più tranquillo, prosegue senza curve per altri 700 m, fino a Monte (678 m), frazione di Castel San Pietro. Qui tolgo le ciaspole e continuo sulla strada asfaltata passando da Casima, fino al parcheggio di Obino.
Ecologica escursione sulla prima neve dell'anno, quasi a chilometro zero.
Tempo di salita: 3 h
Tempo totale: 5 h 15 min
Tempi parziali:
Obino (497 m) – Alpe Caviano (967 m): 1 h 35 min
Alpe Caviano (967 m) – Punciún da Cavián (1037 m): 25 min
Punciún da Cavián (1037 m) – La Grassa (1028 m): 55 min
La Grassa (1028 m) – Monte (678 m): 1 h 05 min
Monte (678 m) – Obino (500 m): 45 min
Dislivello in salita: 715 m
Sviluppo complessivo: 11,9 km
Difficoltà: T1/WT2
SLF: 2
Copertura della rete cellulare: buona
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