Via delle Bocchette 08-09-10 Settembre 2012


Publiziert von cristina , 24. September 2012 um 11:08. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Trentino-Südtirol
Tour Datum: 8 September 2012
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Klettersteig Schwierigkeit: K1 (L)
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Strecke:Rifugio Grostè-Sentiero Benini-Sentiero Dallagiacoma-Rifugio Tuckett-Bocca di Tuckett-Via delle Bocchette Alte-Rifugio Alimonta-Vedretta degli Sfulmini-Via delle Bocchette Centrali-Rifugio Brentei-Rifugio Casinei-Sentiero delle Cascatte-Rifugio Vallesinella.
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Per chi arriva da Milano, autostrada A4, uscita Brescia Est seguire indicazione per Madonna di Campiglio. Imboccare il tunnel che evita l'attraversamento del paese e proseguire fino al posteggio a pagamento di Campo Carlo Magno. Al posteggio specificare i giorni che ci si ferma.
Kartennummer:Tabacco 1:50.000 Parco Naturale Adamello-Brenta

Week end lungo nelle Dolomiti di Brenta in compagnia di un gruppo di amici del Cai di Cornaredo e di tre giornate di sole fenomenali.
 
Partenza da Campo Carlo Magno e rientro lunedì a Vallesinella dove Marco ed io essendo in Trentino dalla sera prima lasciamo la nostra auto per compiere gli spostamenti.
 
Ritrovo e salita in ovovia, purtroppo in questo caso ci tocca. Dall’arrivo dell’ovovia percorriamo la lunga è bianca pietraia fino all’attacco della via ferrata.
 
Come già detto in precedenza più che una ferrata è un sentiero attrezzato ma da non sottovalutare. Arrivati al punto più impegnativo, dove si deve scendere disarrampicando ci dividiamo e un gruppetto sale a Cima Falkner, facile e breve salita, un unico breve tratto esposto porta all’ometto di vetta. Dopo le doverose foto scendiamo e ci riuniamo al resto del gruppo e cominciamo la discesa. Dopo questo tratto si può dire che le difficoltà finiscano. Percorriamo un’altra cengia attrezzata e con altri tratti attrezzati raggiungiamo il pianorone dove invece di scendere alla Bocca di Tuckett prendiamo il Sentiero Dallagiacoma attrezzato anch’esso con alcune catene e arriviamo finalmente al Rifugio Tuckett. Il rifugio è un cantiere, in piena fase di ristrutturazione, ma i disagi di ciò non si avvertono. Prendiamo posto nelle camere, isolando in un’altra camera con tedeschi e bergamaschi, quello che ci dicono essere il russatore peggiore. La cena tipica trentina è ottima e poi tutti a nanna che domani sarà lunga!!!!!!!
 
Alle 7,00 lasciamo il rifugio Tuckett e come previsto per raggiungere la Bocchetta servono i ramponi, la vedretta è in condizioni pietose. Qualche inghippo con i ramponi di un paio di amici ma poi con le “buone maniere” si riesce a incastrarli agli scarponi.
 
Alla bocchetta velocemente ci imbraghiamo e cominciamo la risalita. Con tratti di facile arrampicata e qualche scaletta raggiungiamo le famose cenge che caratterizzano queste vie attrezzate. La difficoltà è data soprattutto dall’esposizione e dalla lunghezza del percorso. Arriviamo all’attraversamento di un canale dove notiamo che il percorso è stato cambiato, portandolo più in alto. Infatti, l’ultima volta che eravamo passati di qui il tratto del canale era franato ed eravamo riusciti a passarlo solo allungando le longe con dei cordini perché il cavo era troppo in alto. A questo punto ci incastriamo con un gruppo numerosissimo di bresciani provenienti dalla parte opposta, segue un altro gruppo e poi gruppetti sparsi. Per fortuna tutta gente con la testa sulle spalle per cui riusciamo benissimo ad alternarci nella progressione passando ora noi ora loro ma anche così un’oretta buona se ne va via. Nell’attesa intanto si fa amicizia con gli altri escursionisti, per fortuna il tempo è ottimo.
 
Passato questo punto si va via più tranquilli e non troveremo altri intoppi. Ci sono stata parecchie volte e l’ambiente mi lascia sempre senza parole, un’infinità di punte che mi ricordano i giochini con la sabbia al mare. Siamo molto lenti e ciò mi dà modo di osservare quello che ho attorno con molta più calma del solito. Le battute si sprecano, ci abbiamo impiegato veramente una vita a fare questo giro ma l’importante è che tutto sia andato bene e che tutti siano soddisfatti. Alla fine della ferrata abbandono il gruppo per andare al rifugio Alimonta ad avvisarli che non siamo dispersi. Ci danno un camerone nel sottotetto che al momento ha una temperatura prossima ai 30°, speriamo cali altrimenti stanotte dormo sul pianerottolo!
 
Anche se vicini alla cena qualcosa mangiamo e soprattutto c’è chi si sbevazza una mega birrona da 1 litro solo perché per quella da 3 era troppo tardi!
 
Ottima cena e dormita tutto sommato tranquilla.
 
Anche oggi alle 7,00 siamo pronti per la partenza, le Bocchette Centrali sono più brevi delle Alte ma gli amici tornano a casa per cui meglio partire per tempo. Anche la Vedretta degli Sfulmini fa pena. Arriviamo velocemente alle prime scale, le risaliamo e siamo alla cengia. Anche le Centrali le ho percorse parecchi volte ma sempre nel senso inverso per cui oggi vederle al contrario è comunque una bella novità. Alla prima curva della cengia appare il Campanil Basso in tutta la sua bellezza, lo avremo sempre davanti e lo fotograferemo un milione di volte. C’è gente che sta arrampicando. Un po’ li invidio, ma l’arrampicata non fa per me, oltre a non averne le capacità, non riuscirei a stare con il naso appiccicato alla parete per delle ore o attendere mentre il compagno sale, anche se il contatto con la roccia è sempre qualcosa di emozionante.
 
Arriviamo al termine della ferrata nei tempi prestabiliti e mentre due scendono direttamente al rifugio Brentei, noi saliamo alla Bocca di Brenta per esaudire il desiderio di un’amica che voleva rivedere dopo anni il rifugio Pedrotti. Breve sosta e giù al rifugio per il pranzo.
 
Poiché siamo perfettamente nei tempi, più che altro pensiamo al loro rientro perché per noi è iniziata una settimana di vacanza, proponiamo la discesa lungo le cascate allungando di una mezz’oretta la discesa. Proposta accolta e lasciato il rifugio Brentei scendiamo al rifugio Casinei e quindi con il percorso delle cascate, un poco a secco rispetto a quando siamo passati noi a Luglio, torniamo a Vallesinella. Sosta birra e poi recupero auto a Campo Carlo Magno. Finisce così un bellissimo fine settimana nelle splendide Dolomiti di Brenta.

P.S.: Il GPS sulle Bocchette Centrali ha vagato per il fatti suoi!

Tourengänger: cristina, Marco27


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Geodaten
 13179.gpx Sentiero Benini
 13180.gpx Via delle Bocchette Alte
 13181.gpx Via delle Bocchette Centrali

Galerie


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