Moncucco (1900 m) da Domodossola

Domenica mattina, finalmente una breve tregua di maltempo, decido quindi alla spicciolata di partire per la cima che ho sopra la testa: il Moncucco.
Imbocco quindi la bella mulattiera lastricata che da Domodossola sale a Vagna, proseguo poi la salita con una buona andatura toccando la fraz. Prata.
Appena superato l’abitato inizio la percorrenza del lungo sentiero nella faggeta che  conduce a Lusentino dove sono ubicati gli impianti sciistici.
Oggi colgo l’occasione per testare il mio nuovo zainetto da 10 litri, le sensazioni sono ottime, pur essendo di dimensioni lillipuziane ci sta tutto l’occorrente per una salita in velocità di questo tipo: 1 maglia di ricambio 1 micropile 1 kway 1 fotocamera 1 GPS e delle barrette, il camel bag posto nell’apposito vano completa la dotazione; purtroppo quest’ultimo non mi ha entusiasmato per lo scomodo sistema di aspirazione liquidi, mandandomi puntualmente in carenza d’ossigeno ad ogni “ciucciata”…
Dal piazzale antistante gli impianti decido di seguire il percorso alternativo creato per gli ski-alper che serpeggia nel bosco, ma giunto a Foppiano alla base del muro della pista da sci (spauracchio di molti sciatori) non riesco a frenare la voglia di pendenza, quindi abbandono la traccia sci alpinistica e mi sciroppo l’ostica salita.
Arrivato all’Alpe Torcelli seguo la sterrata che sfocia all’Alpe Casaravera dove vedo la meta finale, fortunatamente il tempo sembra reggere e le gambe rispondono bene, purtroppo non posso seguire la cresta causa l’ubertosa vegetazione completamente fradicia dalla pioggia notturna, perciò opto per salire nel Lavancale seguendo la pista.
Giunto alla testata della valletta inizio la percorrenza del sentierino che mi porta al ciclopico ripetitore ed ecco che arriva il tracollo mi sento completamente incollato al terreno sono improvvisamente alla frutta…il tratto finale molto ripido, seppur breve diventa durissimo, pregiudicando irrimediabilmente il tempo d’ascesa, peccato!
Dopo la taratura del Gps sul punto geodetico, inizio la discesa giocherellando con lo strumento, contemporaneamente inforco gli auricolari.
A Lusentino imbocco un’altra mulattiera che scende a Vallesone che rimane spostata verso sud rispetto alla via di salita, successivamente inventandomi i sentieri più strani che conosco risalgo al Sacro Monte Calvario da cui scendo a Domo.

Dati GPS: Sviluppo planimetrico 20,5 Km
                   Dislivello 1660 m

Music of descent: SIGUR ROS  Valtari (2012)
                                 BON IVER   Bon Iver (2011)

   
N.B. Pare che sia molto difficile risalire alla quota esatta di questa cima, dalle mie ricerche spuntano questi dati:

IGM Italia 1899 m
Old Swiss Map 1902 m
New Swiss Map 1896 m
Punto geodetico posizionato a sud della croce 1890 m
Mio GPS 1898 m
Google Earth 1860 m