L’intenzione era di salire il Monte Penna da Prato Sopralacroce: otto ore di cammino!!!
Non ne ho assolutamente voglia.....la lunga camminata d’ieri all’Aiona mi ha appagato a sufficienza e oggi, splendida e limpida giornata, mi voglio gustare ogni passo con lentezza e poi, se mi riesce, voglio anche godermi pienamente il viaggio in auto di ritorno a casa.
Dopo una ricca colazione, lascio questo incantevole Agriturismo, condiviso solo con una coppia di giovani tedeschi; qui di italiani neanche l’ombra!
Ok, siamo fuori stagione, ma Sandro, il padrone di casa, mi dice che gli italiani si fermano tutti al mare, nell’entroterra non si avventurano.....hanno bisogno del carnaio e del casino per sentirsi vivi.
Condivido la diagnosi!
Salgo in auto al Passo della Forcella e scendo a Ventarola, dove parcheggio.
Bello percorrere queste strade....non c’è anima viva, si riscopre il piacere di viaggiare!
Non so ancora che giro farò, ma in ogni caso sarà breve, perciò faccio la cazzata......lascio i bastoncini in auto: tanto farò poco dislivello e i miei achillei non subiranno morsi!
Il primo tratto è bucolico, poi si entra nella faggeta. La mulattiera è ampia....un po troppo, ma poi, quando la si abbandona e si prosegue su sentiero, l’ambiente diventa veramente suggestivo, di quelli dove t’aspetti all’improvviso che sbuchi Robin Hood!
Alla Bocca di Feia esco dal bosco e seguo il panoramico e ripido crinale verso la cima.
Arrivo alla Cappella del Ramaceto, cima virtuale, quella vera è un po più avanti e coperta dai faggi.
Sono solo, e questo mi piace molto!
Ora ho due possibilità: proseguire verso la cima e scendere a Ventarola per il Passo della Crocetta, già fatto in passato, oppure tornare alla Bocca di Feia e seguire il crinale fino al Passo di Ventarola Nord, per poi scendere da li a Ventarola. Scelgo quest’ultima!
Entrambe le opzioni percorrono l’Alta Via dei Monti Liguri; quella che seguo alterna tratti di crinale con tratti in cui lo aggira: a volte nel bosco, altre regalandomi ottimi scorci panoramici.
Dal Passo Ventarola Nord scendo in direzione Ventarola.
Tutto regolare.....fin quando i segni mi portano nel letto del torrente, incassato nel friabile terreno!
Nei giorni scorsi ha piovuto molto, e di fatto il percorso non segue un sentiero, ma il torrente, in una serie di infiniti guadi..........cazzo!!!!! I bastonciniiiiii........
Incredulo supero tutto con inattesa destrezza ed evito ingloriosi bagni!
Salto in auto.....fa caldo.....aria condizionata......CCR ad oltranza e via per la selvaggia Val d’Aveto.
Nessun’altra auto....ne davanti ne dietro......
Val Trebbia e non è domenica......qualche auto, ma non danno fastidio!
L’orgasmo non è stato da maschio.......si è dilungato molto. Ma poi arrivo a Piacenza.....se fumassi mi accenderei una sigaretta!
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