Monte Ramaceto

Comunico a Manuela il dislivello del giro .... ok, va bene, mi risponde.
La avverto dei chilometri previsti (barando un pochino sul totale) .... ok, va bene.
Le dico che stasera siamo fuori per lavoro e quindi domani mattina non partiremo presto ... ok, va bene.
Avviso che la zona non è propriamente vicina a casa e potremmo tornare tardi ... ok, va bene.

Tutto sembra incastrarsi alla perfezione: un giro programmato da tempo, una bella giornata con Manuela e nessun vincolo di orario ... ancora prima di partire sono già entusiasta.

Come da programma partiamo da Pian dei Ratti tardi rispetto ai nostri standard e imbocchiamo il sentiero "quadrato rosso", all'inizio visibile che ci porta a Soglio. Dopo lo studio di un'enorme falena vicino alla chiesetta cerchiamo nuovamente il sentiero ma non lo troviamo, seguiamo così la strada asfaltata fino a Costa di Soglio, cercando (e sbagliando) qualche taglio dei tornanti.

Da Costa di Soglio si attraversa un tratto suggestivo di vecchie e diroccate case e si inizia a risalire nel bosco fino ad uscire al Passo del Dente, dove il paesaggio cambia completamente. Il sentiero aggira sulla sinistra il Dente e poco prima di un'area pic-nic sale deciso a destra verso la dorsale del Monte Ramaceto.

Raggiuna la Cappella ci fermiamo per una pausa insieme ad un buon numero di persone, giunte dal Passo di Romaggi o dal Passo della Crocetta (Località Acero). Questa non è la cima effettiva del monte ma un punto più panoramico e quindi più logico per fermarsi e godersi una sosta. Mangiati i nostri snack continuiamo sulla bella dorsale "double-face" per la cima del Ramaceto, da un lato un bel bosco di faggi mentre dall'altro un marcato dirupo.

Toccata la vetta continuiamo lungo l'Alta Via dei Monti Liguri e scendiamo al Passo della Crocetta, abbandoniamo l'AV e svoltiamo a sinistra verso il "Quadrivio della Crocetta" (anche se io ho individuato solo tre strade), dove c'è una bella zona pic-nic.

Continuiamo a seguire la bollattura A6 dell'Anello del Ramaceto che dolcemente e in una bella faggeta ci fa salire alla Bocca di Faie. Da qui inizia la vera e propria discesa per il ritorno seguendo il sentiero bollato "X rossa" fino ad un incrociare una strada sterrata. La si segue brevemente e poi il sentiero continua a destra oltrepassando una catenella fino alla località Croce di Orero. Riforniti di acqua, seguiamo le indicazioni di alcuni local per il Monte Panigaro (sempre segnato "X rossa") che in realtà non aggiunge molto all'escursione ma permette solo di evitare la strada sterrata.

Seguendo sempre la bollattura si passa sopra Orero, senza raggiungere il paese vero e proprio, e si scende fino a Pianezza. Da qui stancamente su strada asfaltata di nuovo a Pian dei Ratti.