A zonzo per i Piani di Artavaggio:al Rifugio Sassi Castelli 1647 m passando per il Rifugio Cazzaniga


Publiziert von cristina , 16. April 2012 um 14:41. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:14 April 2012
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 8:00
Aufstieg: 1180 m
Abstieg: 1180 m
Strecke:Funivia Moggio-Vallone-Rifugio Cazzaniga (pressi)-Rifugio Nicola-Rifugio Sassi Castelli-Moggio
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Milano-Lecco uscita Valassisina al Colle di Balisio svoltare a dx per Moggio. Posteggio alla funivia.
Unterkunftmöglichkeiten:Rifugio Sassi Castelli (http://www.rifugiosassicastelli.it/)
Kartennummer:Kompass 1:50.000 N. 105 Lecco-Val Brembana

Vista da Cristina

Previsioni incerte ma proviamo lo stesso a fare due passi e dopo tanto tempo ci rivediamo con Silvia.
 
La scelta ricade sui Piani di Artavaggio in modo da poter incontrare il rifugio del Sassi Castelli e scambiare quattro chiacchiere su alcuni dei numerosi progetti che questo vulcanico gestore vorrebbe mettere in piedi.
 
Silvia è in ritardo e tanto che l’aspettiamo ci facciamo due passi lungo il percorso natura nei pressi del lago di Garlate. Bellissimo lo spettacolo delle nebbie sul Monte Barro, Moregallo, Medale peccato aver lasciato la macchina fotografica in macchina.
 
Ritornati al posteggio dopo poco arriva Silvia e ci spostiamo a Balisio per il caffè di rito. Saliamo verso Moggio e prima di partire cerchiamo un fantomatico sentiero/strada che ricorda di aver fatto Silvia, non troviamo nulla per cui decidiamo di lasciare la macchina alla funivia in modo da avere un riparo per cambiarci in caso di pioggia nel pomeriggio.
 
S ai Piani di Artavaggio in un’umidità pazzesca e solo una volta fuori dal bosco la temperatura diventa accettabile. Incontriamo la prima neve, bagnatissima.
 
Le Grigne ormai sono sparite nella nebbia ma qui la visibilità è ancora buona ed è uscito anche un sole pallidino. Risaliamo il vallone e una volta nei pressi del rifugio Cazzaniga decidiamo di provare a salire alla Cima di Piazzo.
 
Marco punta alla cresta sperando di trovare meno neve ma invano, il tempo peggiora velocemente e nel giro di pochi minuti siamo nella nebbia più totale.
 
Un po’ per il tempo, un po’ per la mancanza di voglia, scopriamo anche che ci abbiamo messo una vita ad arrivare fino a qui decidiamo di tornare sui nostri passi.
 
Finite le nostre tracce prendiamo quelle di un ragazzo salito dai Piani di Artavaggio in modo da arrivare al Rifugio Nicola, non si vede proprio un tubo e lo vediamo spuntare solo quando siamo a pochi metri.
 
Scendendo la visibilità migliora ma comincia prima a nevischiare poi a buttar giù acqua gelata, non siamo lontani dal rifugio Sassi Castelli ma è meglio tirar fuori gli ombrellini.
 
Raggiunto il rifugio la situazione sembra sempre più in peggioramento per cui il rifugista ha poco tempo da dedicarci perché deve assolutamente scendere prima che la strada diventi impraticabile. Ci salutiamo con la promessa di rivederci più avanti con più tempo a disposizione.
 
Rimaniamo ancora lungamente al rifugio a chiacchierare e a giocherellare con il bellissimo pastore australiano del rifugio, Ares, sempre in attesa che qualcuno gli apra la porta per uscire a scorazzare liberamente.
 
Lasciamo il Sassi Castelli sotto un leggero nevischio che si trasforma presto in pioggerella. In discesa il sole riprova ad uscire, senza riuscirci, però almeno smette di piovere per riprendere giusto giusto nel momento in cui arriviamo al posteggio.
 
Volevamo la pioggia, è arrivata…è giusto che sia arrivata, fa bene ai fiumi, ai prati, ai raccolti ma che p…e!


Vista da heliS

Mi sveglio in tempo e accendo il pc come ogni mattina.

Cavolo! Non funziona più la chiavetta!!! Tiscali ci mette più di un mese a traslocare la linea e sto andando avanti con la chiavetta che scade oggi. Però ho rinnovato per un altro mese … so cosa può essere successo e non perderò troppo tempo a sistemare l'inghippo ma siccome non mi va di arrivare tardi neppure per un minuto avviso.

Vi risparmio il messaggio di Cri … megera!!! :D

Cmq ci troviamo a Bione e saliamo. La giornata di oggi va cosi, tanto lo sappiamo. A me piacerebbe salire al Baciamorti ed ecco perchè ho scelto qui invece della solita Grassi; la meteo dovrebbe essere buona al mattino per cui ci tentiamo.

La mia memoria e il mio senso di orientamento lo devono aver preso gli altri perchè da me non si fanno mai vedere per cui non ritrovo la strada che feci in discesa. In realtà deve essere quella che abbiamo preso oggi solo che non l'ho proprio riconosciuta.

Il mio fisico non risponde come vorrei nelle ultime gite. Faccio la sosta banana mentre i ragazzi manco si tolgono lo zaino.

Salendo ci sono momenti in cui faccio fatica ma arrivati al Cazzaniga mi sento meglio.

Solo che la meteo peggiora. Cristina vuole salire almeno alla Cima di Piazzo e cerchiamo di accontentarla ma la neve è tanta al punto che anche Marco ed io decidiamo di mettere le ghette.

Altro che aprile, qui la temperatura è quella di gennaio e io ho i piedi gelati ma seguo pazientemente Marco che ci traccia la via in modo impeccabile.

Saliamo in cresta per cercare meno neve ma non ci va troppo bene inoltre la nebbia ci ha ingannato e ci ritroviamo in un punto dove siamo un po' perplessi. Cristina vuole salire a tutti i costi e passa in poll position mentre io inizio a riflettere che mica me l'ha ordinato il dottore … inoltre su questa cimetta ci siamo già saliti tutti e ci possiamo tornare quando vogliamo … preferisco andare a fare 4 chiacchiere con i gestori del Sassi Castelli!

Alla fine anche Cristina capitola e pian piano rientriamo.

Al rifugio ci accoglie un ambiente stupendo. Cordiale, il cane che ci coccola, i gestori simpaticissimi e una stufa accesa … cosa puoi volere di più?

Non sono solita a prendere qualcosa nei rifugi ma se mi accomodo dentro perchè piove/nevica e mi voglio riparare/scaldare trovo giusto lasciare un mio contributo. Inoltre, la simpatia dei gestori e le iniziative che propongono e la filosofia con cui gestiscono questa struttura invogliano a lasciare giù qualche euro.

Nevica alla grande per cui ce la prendiamo con calma. Io mi attacco ad Ares e non lo mollo più … è un cane fantastico e con una voglia immensa di giocare … me lo porterei a casa … ma il padrone non me lo lascia per cui ce ne dobbiamo andare in tanti quanti siamo arrivati.

Scendiamo prima sotto la neve, poi la pioggia, poi finalmente asciutto … sopra perchè per terra c'è un fango su cui, prontamente, io scivolo :(

Cristina fa quello che può per aiutarmi a pulire mentre Marco se la ride la davanti (bastardissimo!!!)

 

 

Grazie Cristina, Grazie Marco: senza di voi la mia gita di oggi sarebbe stata solo umida :)

 

Dimenticavo: meno male che almeno Cristina qualche fotina l'ha fatta!


heliSLaLenta


Vista da Marco27
 
Sappiamo purtroppo che questo sarà un week end esclusivamente di evasione dalla città, allenamento e stare in compagnia. Il solo scriverlo mi fa riflettere su quanto ormai siamo “viziati” dall’andar per monti sempre e comunque, tanto da poter considerare una giornata come questa normale routine.

Vabbè, non mi dilungo oltre.

Parto anch’io con l’idea di salire e vedere fin dove riusciamo ad arrivare, Giove pluvio permettendo. Certo, riuscire a salire su qualche cimetta mi farebbe piacere, ma più che altro perché so che l’unico modo per togliersi qualche soddisfazione in estate, almeno per me che che non sono più un giovincello, è salire. Salire sempre, comunque e quanto più possibile durante l’inverno, anche quando il tempo è pessimo, ci sono stato mille volte, e non ne ho la minima voglia. In ciò, mi aiuta anche il fatto che ho di recente imparato a trarre godimento da cose che prima neanche vedevo.

Così, tra una chiacchera e l’altra arriviamo sotto la Cima Piazzo; sono un po’ stufo di pestare nevaccia, tuttavia, per quanto sopra esposto, e siccome non sto facendo fatica più di tanto, vado avanti comunque. Decido di abbandonare la traccia di sci di qualche giorno prima, perché tanto non mi porta, ma soprattutto nella speranza che sulla cresta ci sia un po’ meno neve. Purtroppo così non è, e ci tocca ravanare non poco, per salire. Bianco sotto, bianco sopra, riesco a malapena a distinguere la neve che ho sotto piedi da quella che invece sta molti metri più sotto ai lati della cresta, per cui rallento molto e sto bene attento a dove metto i piedi.

Giunti in corrispondenza di un salto di roccia di cui mi ricordo sola ora che lo vedo, la situazione si fa scocciante: non riesco a capire quale effettiva pendenza abbiano i versanti ai miei lati, e non capisco com’è la discesa davanti a me; da quel che mi ricordo è alquanto rognosa, per cui decidiamo di tornare sui nostri passi e vedere se si può aggirare la rogna.

Tornati praticamente a incrociare la traccia degli sci, io avrei tranquillamente ripreso la salita, tuttavia quando mi volto per chiedere alle donzelle cosa intendevano fare, mi accorgo che è sparito tutto: non si vede più niente oltre i due metri. Passa quindi la voglia anche a me: andiamo al Sassi Castelli, a fare conoscenza dei rifugisti, i quali hanno in cantiere un interessante progetto.

Scopriamo così che sulle nostre montagne ci sono piacevoli realtà di cui spesso ignoriamo l’esistenza, semplicemente perché siamo troppo presi dalla nostra meta di quel giorno. Ecco, ho appena trovato un ulteriore motivo (qualora ne avessi avuto bisogno) per andare in giro anche quando piove.  

Marco
 

Quota partenza: 868

Quota arrivo: 1.942

Dislivello secondo Gipsy: m 1.180

Tempo totale: 8 h

Km percorsi secondo Gipsy: 15,4 circa


Tourengänger: heliS, cristina, Marco27
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (2)


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Luca_P hat gesagt: Temerari...
Gesendet am 16. April 2012 um 23:41
Bravi ragazzi!
Ciao Luca.

heliS hat gesagt: RE:Temerari...
Gesendet am 17. April 2012 um 08:47
E' qualcosa che abbiamo in comune ;)
S.


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