Corno Gries, anticima NE (2946 m) - Skitour


Publiziert von tapio , 30. März 2012 um 08:48.

Region: Welt » Italien » Piemont
Tour Datum:29 März 2012
Ski Schwierigkeit: WS+
Wegpunkte:
Geo-Tags: Gruppo Grieshorn   Gruppo Pizzo San Giacomo   Gruppo Basodino   I   CH-TI 
Zeitbedarf: 6:00
Aufstieg: 1215 m
Abstieg: 1215 m
Strecke:Riale (1731 m) – Rif. Maria Luisa (2160 m) – Valrossa – aggiramento a E e poi a N del Corno Mutt – Bocchetta (2915 m) tra la cima e l’anticima del Corno Gries – Corno Gries, Anticima NE (2946 m) – ritorno per la stessa via
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Si arriva a Riale percorrendo tutta l'Ossola, la Valle Antigorio e la Val Formazza.
Kartennummer:CNS 265 T Nufenenpass

Era da tanto che mi ripromettevo di effettuare una scialpinistica con partenza da Riale. L’avevo già rimandata tempo fa a causa delle notizie false e tendenziose diffuse dagli organi d’informazione del VCO circa le possibili sanzioni in cui, secondo loro, si sarebbe potuti incorrere semplicemente a seguito di “fuoripista”. Successivamente il rinvio per il pericolo valanghe, poi perché altre cime chiamavano. Ma oggi non c’erano scuse ulteriori: Riale!

Parto verso le 7 e mi dirigo verso il Maria Luisa tagliando tutti i tornanti della strada. Specialmente in basso la situazione neve è  disastrosa (a macchia di leopardo), poi migliora. Dal rifugio salgo verso NNO lasciando i tubi verdi affioranti (penso sia sempre materiale collaterale rispetto alle dighe, quindi proprietà dell’ENEL) alla mia sinistra. Percorro la Valrossa avendo cura di rimanere vicino, per quanto possibile, ai contrafforti E del Corno Mutt. A nord del Corno Mutt piego verso W, risalendo un pendio che promette bene per la discesa, in quanto le raffiche di vento che mi accompagnano dal Rifugio in poi hanno depositato qui quei 4-5 cm di neve polverosa che costituiscono una manna, appunto, per la fase successiva. Nella conca è ora visibile il Corno Gries, quindi salgo piuttosto diretto puntando verso la bocchetta  (a circa 2915 m) situata tra l’anticima e la cima principale. Il pendio si fa via via più ripido. Decido quindi di montare i rampanti, anche se la neve è piuttosto molle a causa dell’irradiamento solare. Ad una decina di metri dalla bocchetta e a non più di 100 dalla cima principale sento che la neve è molto cedevole sotto gli sci. Avanzo e la neve cede: procedo così ancora un po’ e poi, viste le condizioni avverse, decido di fare dietro-front. Ma sono sul ripido, molto ripido, ed in queste condizioni il doppio 180° è problematico. La “retromarcia”, poi, è poco scialpinistica e anche un po’ rischiosa, dato il frangente. Un’idea geniale mi sblocca da quella situazione critica: estraggo la pala dallo zaino, la monto e comincio a crearmi una piazzuola, lato montagna, per poter effettuare la manovra. Tutto riesce e finalmente posso dirigermi nel senso opposto a quello di salita. Noto che il pendio che porta all’anticima non è in condizioni  così critiche come il precedente, così mi dirigo verso l’anticima che consta di due cime separate da una bocchetta. Alla bocchetta deposito gli sci e a piedi salgo la cima di destra e parzialmente quella di sinistra. Sotto di me girano le pale dell’impianto eolico di Mändeli, teatro della recente scialpinistica nella Valle del Corno e sulla diga del Griessee. Il vento è nuovamente intenso, togliere le pelli si rivela estremamente difficoltoso, ma in un modo o nell’altro alla fine vengono riposte nello zaino senza danni. Di rifocillarsi neanche a parlarne, troppo vento, quindi completo la preparazione dell’assetto da discesa e parto. Poco sotto faccio l’unico incontro di giornata, due scialpinisti anch’essi diretti all’anticima NE del Corno Gries. Scendo su buona neve primaverile e, sul pendio a N del Corno Mutt, come previsto, trovo neve polverosa, anche se finisce troppo presto. Continuo la discesa nella Valrossa, a tratti bisogna spingere, così come nel tratto immediatamente successivo al Maria Luisa. L’ultima parte della discesa si svolge poi parzialmente su pendio ma principalmente sulla strada (battuta al mattino dal gatto che porta i tecnici dell’ENEL alle dighe e agli impianti), per evitare di trovarmi sull’erba con gli sci. Giungo all’auto soddisfatto della gita odierna, con, sulla retina, l’immagine della mia montagna-icona, il Kastelhorn.

 

 

Tempo totale: 6 ore   -  andata 5 ore; ritorno 1 ora

 

 


Tourengänger: tapio


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Kommentare (14)


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Amedeo hat gesagt: ...!!!
Gesendet am 30. März 2012 um 16:34
Che dire, bello.....invidia, voglia e ammirazione!!
Spero a presto
Amedeo

tapio hat gesagt: RE:...!!!
Gesendet am 30. März 2012 um 17:29
Ti ringrazio, Amedeo!

Invidia: se si tratta di quella molla che fa andare oltre, va bene anche quella… diversamente, l'invidia stona un po' con la montagna.

Voglia: dopo quello che hai passato, ci credo, eccome!

Ammirazione: bah, ti assicuro che nei miei confronti non è proprio il caso…

Spero anch’io di sentire quanto prima che sei di nuovo in circolazione, libero dalle catene (si fa per dire…) che ti trattengono.

Ciao, Fabio

Amedeo hat gesagt: RE:...!!!
Gesendet am 30. März 2012 um 17:47
Invidia.....ovvio in senso positivo, solo in quel senso....specie per chi ha fatto un periodo di abulia!!
Spero anch'io di riprendere, compatibilmente col lavoro..........
Ciao
Amedeo

tapio hat gesagt: RE:...!!!
Gesendet am 30. März 2012 um 17:57
Abulia: un'abulia dovuta alla convalescenza, non certo per una crisi di rigetto!
Dai, vedrai che la prima brezza di montagna che sentirai, ti farà "dimenticare" i ferri...

Ciao, Fabio

Amedeo hat gesagt: RE:...!!!
Gesendet am 30. März 2012 um 18:04
Sicuro...........già fatto...e come.....e poi ritorna la primavera.....!!
Grazie
Ciao
Amedeo

Nevi Kibo hat gesagt: Oculista
Gesendet am 30. März 2012 um 16:38
Ciao, Tapio. Complimenti.
Ti ho visto, ieri, sulla cima. Non ti ho salutato perché non ero sicuro fossi tu... dalla cima del Chüebodenhorn non si distingueva bene...

tapio hat gesagt: RE:Oculista
Gesendet am 30. März 2012 um 17:32
Acc…, dalla cima ho guardato in tutte le direzioni, salvo verso il Chüebodenhorn: magari avrei potuto salutarti io per primo!!!

Grazie per i complimenti NK, e, se prendi appuntamento dall’oculista, fammi sapere che vengo anch’io, magari in due scatta lo sconto!

Ciao, Fabio

Laura. hat gesagt: Che dire...
Gesendet am 31. März 2012 um 09:13
Quella della pala mi sembra un'ottima pensata, di quelle che la nostra mente tira fuori nei momenti di bisogno...e in montagna è sempre utile sapere mantenere la come venire fuori dai problemi,
magari talvolta lo si può fare in modo poco ortodosso... ma l'importante è farlo!!!

ps.quando ci vediamo ti mostro la mia manovrina per girare gli sci (poco ortodossa)...ho lasciato alibiti anche scialpinisti esperti...ahahah

Buonagiornata

tapio hat gesagt: RE:Che dire...
Gesendet am 31. März 2012 um 09:31
Sì, normalmente non sarebbe necessario ricorrere a questi stratagemmi, ma , in prossimità della bocchetta era davvero troppo ripido per le manovre classiche.

Aspetto di vedere la tua manovrina... però sappi che i miei sci sono da 184 cm, non tutto riesce tanto semplice...

Ciao, buona giornata anche a te, Fabio

Laura. hat gesagt: RE:Che dire...
Gesendet am 31. März 2012 um 09:47
ma quanto sei alto???
con uno dei tuoi sci ne vengono fuori due dei miei...
sinceramente spero che nessuno mi abbia fotografato mentre manovravo...certi segreti è meglio che non vengano resi pubblici...

tapio hat gesagt: RE:Che dire...
Gesendet am 31. März 2012 um 09:59
... pochi cm meno dei miei sci...

ok, certi segreti devono restare tali, ma in sede privata una volta si può fare un'eccezione, no?

Laura. hat gesagt: RE:Che dire...
Gesendet am 31. März 2012 um 10:08
assolutamente sì...è la diffusioni diffusione di immagini che dev'essere assolutamente evitata!

adrimiglio hat gesagt: Complimenti
Gesendet am 31. März 2012 um 14:56
Ciao Fabio
complimenti per l'escursione, bella l'idea di farti una piazzola con la pala per toglierti dai guai, non hai pensato di fare un'inversione verso valle...o non avresti comunque risolto il problema?

Adry.

tapio hat gesagt: RE:Complimenti
Gesendet am 31. März 2012 um 15:56
Ti ringrazio, Adry: come detto, la Valrossa è davvero stupenda!

Naturalmente ho provato a fare l'inversione verso valle: dopo aver girato il primo sci, però, non c'era fisicamente lo spazio per girare anche l'altro, rimaneva incastrato tra lo sci sinistro ed il pendio. È così che è venuta fuori l'idea della pala...

Ciao, Fabio


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