Alto Lario:Motto Rotondo Q.2245 verso la Bocch.della Zoccascia .
|
||||||||||||||||||||||||||
![]() |
![]() |
Catapultati nella valle del Dosso io
Pm1996 e la
Cris più precisamente in località Prà Naro a Q.1012 in Alto Lario.
h. 8:20 giornata da cartolina cielo limpido, partiamo per percorrere il lungo dosso erboso detto Dosso Bello e l’idea di rivederlo mi attrae. Partiamo da Prennaro o Prà Naro 1012 m. dalla baita del Luca Bassi, alpigiano dell’alpe di Madri e gestore insieme al padre dell’agriturismo in loco. Qui troviamo solo lo zio intento a costruire una gerla. Peccato ... lui avrebbe potuto darci quelle piccole dritte che ci sarebbero state utili per percorrere quella cresta affilata che dal Motto Rotondo porta alla bocchetta della Zoccascia e poi al monte Duria.
Incominciamo a risalire ed i ricordi vanno subito lungo questa dorsale che anni addietro faticai sotto il sole cocente di agosto. Volendo si può partire anche Caiasco forse più pratico, ma salendo da qui posso studiare l’itinerario per una prossima escursione magari partendo dalla valle che ci accompagnerà per tutto il nostro tragitto , la “Valle dell’ Inferno”.
Sortaiolo 1119 m., poi Piaghedo 1454 m. con le sue belle baite, il monte di Piaghedo, Cimetta dell’Acqua 1686 m., bocchetta di Melbino 1650 m.. Siamo proprio sul costone del dorso, finalmente Dosso Bello 1979 m., proseguiamo. Incomincia un po’ di sfasciume e seguendo sempre questa spalla a q. 2221, sottile cresta rocciosa con qualche facile passaggio di arrampicata raggiungiamo Q. 2245 la nostra meta “Motto Rotondo”. Il paesaggio è superbo tutto l’Alto Lario, Cardinello, Dernone, Pizzo Paglia, Martello, Cavresasco …. potrei elencarle tutte una ad una ed infine la ciliegina sulla torta il Pizzo Ledù. Meglio vedere il video … forse rende di più …http://www.hikr.org/gallery/photo724385.html?post_id=47334#1
http://www.hikr.org/gallery/photo724396.html?post_id=47334#1
http://www.hikr.org/gallery/photo724743.html?post_id=47334#1
Video e foto,sembra che ho poco tempo continuo a fotografare e rivedo tutte le mie cime conquistate in anni.
Butto il sasso:
Cris e se andassimo al Duria ?
La salita al Motto è durata veramente poco; 2:45 circa continuo a guardare il gps … (non ci credo) .
Proposta accettata , non avevo dubbi, io e la donna dalla gamba lunga incominciamo a tastare il terreno: direzione affilati spuntoni di cresta. Incominciamo a scendere poi ... incominciano le difficoltà. Non ce la sentiamo, pensiamo che scendendo le difficoltà aumenteranno sempre più (confermate poi anche da Luca l’alpigiano locals).
Quindi decido e torniamo indietro in cima e scendiamo ancora di nuovo per più di 150 m. verso E, e dovremmo farcela. Scendiamo, scendiamo dobbiamo arrivare poco sotto. Poi tutto dovrebbe rimane più facile. Vengo richiamato all’appello. Per andare dall’altra parte ci vorrà ancora un oretta !!!
Decidiamo a malincuore la rinuncia. Ritorniamo di nuovo in vetta e ci crogioliamo al sole rilassandoci.
Ore 13.00, la
Cris propone la discesa, a fatica alzo i tacchi e abbandono il Paradiso per l’Inferno (inteso per la valle) … Ripercorriamo il tutto avvistando 2 bellissime aquile e tra qualche scivolone di troppo si arriva a Prà Naro (Prennaro ) dove, trovo Luca Bassi al lavoro con le sue capre …
SE STAVI PIU’ BASSO ANCORA ERI ALLA ZOCCASCIA ….
Un motivo in più per ritornarci ….
Ore 16:45, sul mezzo a 4 ruote di ritorno verso casa passiamo pure dalla Valle del Liro a ritirare “La Semuda” (tipico formaggio di queste montagne) … cosa volere di più?
cris ...ad accoglierci una giornata di primavera inoltrata... a incantarci una sfilata di cime sgombre di neve e una ragnatela di sentieri che ancora raccontano storie di sacche illegalmente portate da una parte all'altra del confine... La libertà scritta in cielo, nel volo di due aquile danzanti... Un compagno di viaggio che parla senza annoiare, mischiando e fondendo nel racconto l'amore per le cime con quello per gli affetti familiari più cari... E, sulla strada del ritorno, trovarsi a leggere nel musino buffo e innocente di una piccola capretta appena venuta al mondo che la vita è bella, davvero bella... splendida se hai l'onore di trascorrere giornate come queste... GRAZIE PAOLO...


h. 8:20 giornata da cartolina cielo limpido, partiamo per percorrere il lungo dosso erboso detto Dosso Bello e l’idea di rivederlo mi attrae. Partiamo da Prennaro o Prà Naro 1012 m. dalla baita del Luca Bassi, alpigiano dell’alpe di Madri e gestore insieme al padre dell’agriturismo in loco. Qui troviamo solo lo zio intento a costruire una gerla. Peccato ... lui avrebbe potuto darci quelle piccole dritte che ci sarebbero state utili per percorrere quella cresta affilata che dal Motto Rotondo porta alla bocchetta della Zoccascia e poi al monte Duria.
Incominciamo a risalire ed i ricordi vanno subito lungo questa dorsale che anni addietro faticai sotto il sole cocente di agosto. Volendo si può partire anche Caiasco forse più pratico, ma salendo da qui posso studiare l’itinerario per una prossima escursione magari partendo dalla valle che ci accompagnerà per tutto il nostro tragitto , la “Valle dell’ Inferno”.
Sortaiolo 1119 m., poi Piaghedo 1454 m. con le sue belle baite, il monte di Piaghedo, Cimetta dell’Acqua 1686 m., bocchetta di Melbino 1650 m.. Siamo proprio sul costone del dorso, finalmente Dosso Bello 1979 m., proseguiamo. Incomincia un po’ di sfasciume e seguendo sempre questa spalla a q. 2221, sottile cresta rocciosa con qualche facile passaggio di arrampicata raggiungiamo Q. 2245 la nostra meta “Motto Rotondo”. Il paesaggio è superbo tutto l’Alto Lario, Cardinello, Dernone, Pizzo Paglia, Martello, Cavresasco …. potrei elencarle tutte una ad una ed infine la ciliegina sulla torta il Pizzo Ledù. Meglio vedere il video … forse rende di più …http://www.hikr.org/gallery/photo724385.html?post_id=47334#1
http://www.hikr.org/gallery/photo724396.html?post_id=47334#1
http://www.hikr.org/gallery/photo724743.html?post_id=47334#1
Video e foto,sembra che ho poco tempo continuo a fotografare e rivedo tutte le mie cime conquistate in anni.
Butto il sasso:

La salita al Motto è durata veramente poco; 2:45 circa continuo a guardare il gps … (non ci credo) .
Proposta accettata , non avevo dubbi, io e la donna dalla gamba lunga incominciamo a tastare il terreno: direzione affilati spuntoni di cresta. Incominciamo a scendere poi ... incominciano le difficoltà. Non ce la sentiamo, pensiamo che scendendo le difficoltà aumenteranno sempre più (confermate poi anche da Luca l’alpigiano locals).
Quindi decido e torniamo indietro in cima e scendiamo ancora di nuovo per più di 150 m. verso E, e dovremmo farcela. Scendiamo, scendiamo dobbiamo arrivare poco sotto. Poi tutto dovrebbe rimane più facile. Vengo richiamato all’appello. Per andare dall’altra parte ci vorrà ancora un oretta !!!
Decidiamo a malincuore la rinuncia. Ritorniamo di nuovo in vetta e ci crogioliamo al sole rilassandoci.
Ore 13.00, la

SE STAVI PIU’ BASSO ANCORA ERI ALLA ZOCCASCIA ….
Un motivo in più per ritornarci ….
Ore 16:45, sul mezzo a 4 ruote di ritorno verso casa passiamo pure dalla Valle del Liro a ritirare “La Semuda” (tipico formaggio di queste montagne) … cosa volere di più?

Communities: Hikr in italiano
Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden
Kommentare (9)