Bocchetta della Zoccascia 2184 m.-Bocchetta di Cribiallo 2083 m. e M. Duria 2264 m. in avanscoperta


Publiziert von pm1996 , 27. August 2013 um 01:25. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:25 August 2013
Wandern Schwierigkeit: T5+ - anspruchsvolles Alpinwandern
Hochtouren Schwierigkeit: WS
Klettern Schwierigkeit: II (UIAA-Skala)
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 8:30
Aufstieg: 1465 m
Abstieg: 1569 m
Strecke:Km 11 Prennaro (1012 m) Sortaiolo (1119 m) Piaghedo (1339 m) Monte di Piaghedo (1454 m) Cimetta dell'Acqua (1686 m) Bocchetta Melbino (1650 m) Dosso Bello (1980 m) Bocchetta della Zoccaccia (2184 m) Bocchetta di Cribiallo (2083 m) Monte Duria (2264 m) 1979 (1987 m) Bocchetta Melbino (1650 m) Cimetta dell'Acqua (1686 m) Monte di Piaghedo (1454 m) Piaghedo (1339 m) Sortaiolo (1119 m) Prennaro (1012 m)
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Gravedona
Unterkunftmöglichkeiten:Agriturismo Bassi a Prennaro (su prenotazione)
Kartennummer:1314 Jorio

 
Eccomi di nuovo qua sulle montagne dell’ Alto Lario con Diego , in avanscoperta per mezza giornata per il Sentiero / Cresta della Scatta.
6:20 Prennaro 1012 m., con una mezzoretta di ritardo sulla tabella di marcia partiamo. Il tempo è buono e fresco. La risalita per il Dosso la percorriamo con una certa costanza, segnata ogni tanto da qualche pi stop dovuto all’erba alta e molto bagnata dal temporale della sera precedente. Svuotare gli scarponi dall’acqua diventa un’abitudine fino alla quota 1900 m. Questo non l’avevamo proprio calcolato …
Arrivati sul Dosso Bello, 1979 m., percorriamo ancora un 200 metri circa e abbandoniamo il sentiero non segnalato ma ben evidente che porta al Motto Rotondo .
Da qui su percorso libero (off road) ci dividiamo per una decina di minuti. Io preferisco abbassarmi di poco mentre Diego rimane di poco più alto andando entrambe a prendere il canale che ci porta alla Bocchetta della Zoccascia, 2184 m., posta tra la cima W del M. Duria a NE e la quota 2245 a SW.
Alla visione oltre la bocchetta rimango esterrefatto.


Le ho tutte davanti a me compreso la lunga selvaggia  e accidentata Cresta della Scatta. Guardo Diego e la domanda sorge spontanea a tutti e due : andiamo avanti a vedere dov’è la Bocchetta di Cribiallo (separa la Cresta della Scatta a N dalla Cima del M. Duria a S.)?
Abbandoniamo la Valle dell’Inferno e con un certo sapore di avventura sulle tracce di un vecchio percorso storico di contrabbando scendiamo un canale con un tratto detritico. Qui ci dividiamo ancora, io rimango sotto cresta mentre Diego curiosa di poco più a W. per vedere Alpe Stavel e la Val di Madri.
 Ci ricolleghiamo. Altro consulto guardando la cresta e cercando di individuare la bocchetta su tracce di pecore puntiamo all’intaglio più evidente. Ci rendiamo conto di esserci spostati troppo e solo ora mi rendo conto di aver raggiunto quasi il Gendarme. Diego mi fa notare un altro intaglio, ritorno sui miei passi mi alzo sempre per roccette e erba e lo raggiungo. Penso sia proprio questo. Ci sono due intagli uno vicino all’ altro tutti e due valicabili nella Valle di Darengo. Per esserne certo scendo e me ne rendo conto. Sono nella Valle, li davanti a me l’ Alpe di Cribial 1807 m. un po’ nascosta.
Risalgo,ma  non ne siamo ancora convinti al 100 per 100 (tornando poi a Piaghedo e chiedendo a Luca alpigiano della zona ce lo conferma. Ulteriore conferma sono gli evidenti sentieri che vengono indicati sulla Swisse Map. Purtroppo il mio Gps tira una linea dritta sulla Cresta.


Tornando a noi, il tempo a disposizione incomincia a scarseggiare quindi pur essendo attratto dalla cresta per il ritorno la lascio e con Diego già sceso decidiamo di rimanere sotto cresta andando a riprendere la via del ritorno alla bocchetta per la Valle dell’Inferno.
L’unico incontro possiamo dire di averlo fatto con delle simpatiche pecore che si guadagnano di essere immortalate con il sottoscritto.
Bocchetta della Zoccascia 2184 m.: la presenza di nuvole che salgono dai pascoli meridionali del lago ci mettono in allerta, ma la calamita del Duria sopra di noi è più forte.
Avvolti nelle nuvole lo risaliamo. Con molta calma mi gusto anche questo tratto scattando all’ impazzata. Giunti in Cima, la firma sul libro di Vetta e la solita foto non possono mancare.
Ore 12:00 :
da che parte scendiamo ?
A  me piace la montagnetta di poco davanti alla cima, la punto.
Diego ripercorre un piccolo tratto di salita poi scende. Ci ricolleghiamo e decidiamo il “giù dritti” tra roccette sassi ed erba verso il canale della mattina.
Alla base del canale che definirei “il Cimitero” parecchi relitti di ossa di capre e pecore.
Ora dobbiamo andar a riprendere la lunga dorsale del Dosso Bello  e con un bel taglione a mezza montagna
passando sul greto di un fiume che alimenterà di sicuro il Liro nei momenti più ricchi ci avviciniamo.
Il cammino è difficoltoso, la presenza di erba ancora bagnata ci tiene sempre vigili. Qualche passaggio ancora su roccette alla quota 1979 m. e finalmente Dosso Bello.
Mi trascino lungo il Costone scendendolo, 1754 m. , 1689 m,e Piaghedo 1348 m. Pausa, poi …
A Prennaro 1012 m. concludiamo la nostra ispezione.
Conclusione:
è stato un piacere come sempre avere un compagno che condivide le scelte d’ avventura , a mio modo e …
Montagne dell’ Alto Lario … a breve ritorno !!! 
https://vimeo.com/m/73177996

diego:
Dopo averle trascurate un pò troppo in questa estate, ritorno sulle mie montagne, in compagnia di Pm 1996, anche lui conoscitore e amante di questi monti.
Bella escursione alla scoperta di un'angolo che ancora non conoscevo, l'alta valle di Stavel, laterale alla selvaggia val Mugiam,alla quale accediamo dalla bocchetta della Zoccaccia. Chiusa ad E dalla Cresta della Scatta, questo bel vallone che si sviluppa ripido proprio di fronte all'alpe Madri, è comprensibilmente fuori dagli itinerari escursionistici: a noi interessa perchè alla testata della valle, poco sopra i desolati resti dell'alpe Stavel, si trova la bocchetta di Stavel/Cribial, che un tempo collegava gli alpeggi della valle del Dosso con l'alpe Cribial, in val Darengo, oggi rappresenta il punto in cui si aggancia il sentiero della Scatta, che collega il gruppo del Duria con i Pizzi della Gratella...chissà, forse un giorno.....
Soddisfazione anche per l'ennesima salita alla cima del Duria, troppo forte il suo richiamo. 
Ci siamo un pochino incasinati il ritorno ma va bene così, sono sempre molto avventurose le mie uscite col Paolo, che ringrazio per aver ideato questo bel giro..

Tourengänger: pm1996, diego
Communities: Hikr in italiano


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