Ritorno in Val Varrone "Cima Lago di Sasso m. 2115"
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La Valvarrone è un lunghissimo e stretto solco vallivo che partendo dalle nebbiose cime di conglomerato del Pizzo dei Tre Signori, nel cuore delle Alpi Orobie, sbocca sulle rive del Lago di Como presso Dervio.
Dopo l’abitato di Premana, e quindi verso i 1000 metri di altitudine, la valle si ramifica dando luogo alla Val Marcia a Sud e alla Val Fraina ad Est; fra queste si insinua l’alta Valvarrone che termina ai piedi del circo di piccole ma eleganti vette del nodo montuoso Pizzo Varrone-Pizzo dei Tre Signori.
La gita proposta è molto lunga, ma si svolge in buona parte lungo una carrareccia sterrata,in qs. periodo ghiacciata che rende il cammino tutt'altro che banale.
Dalla vegetazione che caratterizza il profondo solco iniziale della valle ai grandi spazi dei pascoli in quota, dalle miniere di ferro abbandonate ai ruderi delle fortificazioni della Linea Cadorna per finire con i suggestivi panorami, tutto contribuisce a rendere la gita di grande interesse.
Chicca della giornata una cima(m.2115) senza nome sul versante n\o del rifugio Santa Rita,dopo ripetute ricerche su vecchie carte IGM Lombardia ho dato un nome "Cima Lago di sasso", dall'monimo lago nelle vicinanze,infatti qs. cimetta si erge sulle sue rive. Se qualcuno avesse qualcosa in proposito,piu realistico e meno fantasioso non esiti a comunicarlo,grazie.
Il percorso effettuato : la prima parte e fino al ponte dell'alpe Varrone con ramponi in modo da evitare eventuali cadute sulla carrareccia ghiacciata "ho visto tanti di quei numeri", dopo,imboccato il traverso ad est che sale al Rifugio Santa Rita, con ciaspole.
Giunto sul piazzale del rifugio Santa Rita, al cospetto del Pizzo tre Signori guardo verso ovest e scorgo una cima, (precedo Claudio di almeno 15°)ne approfitto: abbandono zaino e varie attrezzature e salgo solamente con apparecchio fotografio e gps.
I 127 m di dislivello si percorrono senza difficolta. Raggiunta la Q 2115,il paesaggio merita la poca fatica fisica,qualche foto al Signore delle cime,Pizzo Trona, Pizzo Varrone e le due valli ; Fraina e Varrone.
Ridiscendo velocemente spinto dalle folate di vento al Santa rita e poi ancora nell'alpe Varrone, pausa pranzo alla Vecchia casera insieme a Claudio, dove da il meglio di se stesso( brivido culinario).
Alle h. 13:30 lasciamo la simpatica Sig. Lella con il tepore del rifugio e ritorniamo sui ns. passi,giungiamo all'auto alle h. 16:00.
Dopo l’abitato di Premana, e quindi verso i 1000 metri di altitudine, la valle si ramifica dando luogo alla Val Marcia a Sud e alla Val Fraina ad Est; fra queste si insinua l’alta Valvarrone che termina ai piedi del circo di piccole ma eleganti vette del nodo montuoso Pizzo Varrone-Pizzo dei Tre Signori.
La gita proposta è molto lunga, ma si svolge in buona parte lungo una carrareccia sterrata,in qs. periodo ghiacciata che rende il cammino tutt'altro che banale.
Dalla vegetazione che caratterizza il profondo solco iniziale della valle ai grandi spazi dei pascoli in quota, dalle miniere di ferro abbandonate ai ruderi delle fortificazioni della Linea Cadorna per finire con i suggestivi panorami, tutto contribuisce a rendere la gita di grande interesse.
Chicca della giornata una cima(m.2115) senza nome sul versante n\o del rifugio Santa Rita,dopo ripetute ricerche su vecchie carte IGM Lombardia ho dato un nome "Cima Lago di sasso", dall'monimo lago nelle vicinanze,infatti qs. cimetta si erge sulle sue rive. Se qualcuno avesse qualcosa in proposito,piu realistico e meno fantasioso non esiti a comunicarlo,grazie.
Il percorso effettuato : la prima parte e fino al ponte dell'alpe Varrone con ramponi in modo da evitare eventuali cadute sulla carrareccia ghiacciata "ho visto tanti di quei numeri", dopo,imboccato il traverso ad est che sale al Rifugio Santa Rita, con ciaspole.
Giunto sul piazzale del rifugio Santa Rita, al cospetto del Pizzo tre Signori guardo verso ovest e scorgo una cima, (precedo Claudio di almeno 15°)ne approfitto: abbandono zaino e varie attrezzature e salgo solamente con apparecchio fotografio e gps.
I 127 m di dislivello si percorrono senza difficolta. Raggiunta la Q 2115,il paesaggio merita la poca fatica fisica,qualche foto al Signore delle cime,Pizzo Trona, Pizzo Varrone e le due valli ; Fraina e Varrone.
Ridiscendo velocemente spinto dalle folate di vento al Santa rita e poi ancora nell'alpe Varrone, pausa pranzo alla Vecchia casera insieme a Claudio, dove da il meglio di se stesso( brivido culinario).
Alle h. 13:30 lasciamo la simpatica Sig. Lella con il tepore del rifugio e ritorniamo sui ns. passi,giungiamo all'auto alle h. 16:00.
Tourengänger:
Francesco

Communities: Hikr in italiano, Water's songs
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