Monte Generoso
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Prima gita degli Incontri di Avvicinamento alla montagna edizione 2010, quest'anno il direttore sono io e per iniziare scelgo quella che rimane una delle mie montagne preferite. La prima escursione comunque serve solo per affiatare il gruppo di allievi e valutarli un po'.
Questo non vuol dire che si debba partire con una gitarella, per questo decidiamo di salire al Generoso da Scudellate: una salita più spettacolare ed impegnativa rispetto alla classica che parte da Bellavista. Una volta in cima, a dipendenza delle condizioni meteo e dello "stato" degli allievi, decideremo se scendere per Roncapiano o se allungare il giro fino all'Alpe di Orimento.
Per quanto si cerchi di compattarci al massimo nelle auto siamo in un bel po' per cui seminiamo i nostri mezzi lungo le varie piazzole che si trovano sulla strada che porta a Roncapiano.
Il tempo di prepararci e ricompattare il gruppo e in un quarto d'ora siamo pronti a partire da Scudellate.
Percorriamo la stradina che porta al cimitero, proseguiamo fino alla cappella di Sant'Antonio nei cui pressi parte il sentiero in discesa per Erbonne. Noi invece seguiamo quello che sale fino al bel roccolo recentemente restaurato. Da qui, dopo una breve sosta, proseguiamo fino a raggiungere l'Alpe Sella inferiore, a 1130 metri, in posizione magnifica, situata fra pascoli già verdi ma con la più parte degli edifici notevolmente degradati.
Proseguiamo, il sentiero si fa più ripido, qui a differenza che presso l'alpe, la neve si è appena sciolta e l'erba nuova non è ancora spuntata. Il gruppo si snoda lungo il crinale e solo i primi riescono a cogliere i balzi di un camoscio poco sopra.
Raggiungiamo una sella sul crinale che permette di ammirare agevolmente il sottostante paesino di Erbonne e le cime del Bisbino, del Poncione di Cabbio e del Sasso Gordona.
Proseguiamo sul ripido crinale superando una vecchia garitta e arriviamo in prossimità del "Sentiero dei Pianeti", da qui puntiamo direttamente alla vetta del Generoso. In cima la neve è ancora abbondante: il recinto della cima è praticamente pieno di neve, riusciamo comunque a trovare qualche spiazzo erboso ed asciutto per la pausa pranzo.
Per la discesa optiamo per il giro lungo: gli allievi sembrano ancora belli freschi ed entusiasti. Iniziamo a scendere per lo spettacolare "Sentiero Alto" che percorre alla base le verticali pareti orientali del Baraghetto, ci sono ancora molti residui di neve ma il passaggio è agevolato da numerosi cavi metallici nei punti critici. Raggiungiamo la Sella Squadrina, qui il gruppo si divide: i più scalpitanti fra allievi ed accompagantori raggiungono la cima della Q 1645, detta Sasso Bianco, e la successiva Cima della Piancaccia, poi il gruppo si ricongiunge e punta decisamente verso l'Alpe di Orimento. Sul tragitto abbiamo tutti modo di ammirare un grosso animale, a me sembra una femmina di cervo, che si muove elegantemente davanti a noi.
All'Alpe di Orimento ci offriamo un gelato al bar ristorante dopodichè ripartiamo alla volta di Erbonne. Rispetto a qualche anno fa, forse 15, in cui vi ero stato con Anna, il paesino mi sembra in condizioni molto migliori: allora le diverse case abbandonate, gli infissi consunti o sostituiti da orrendi manufatti in alluminio anodizzato, il lavatoio senz'acqua, la sporcizia...ci avevano lasciato una pessima impressione: tanto bello visto dall'alto, tanto squallido da vicino! Oggi invece l'abitato sembra essere rinato: il lavatoio restaurato, le case ridipinte, nuovi infissi, qualche attività commerciale, il parco giochi, un senso di pulizia...è un vero sollievo!
Troviamo anche un bel gruppo di bikers della nostra sezione impegnati in un giro per la Valle di Muggio.
Il tempo passa ed è ora di rimettersi in marcia, passiamo il nuovo ponte sulla Breggia e risaliamo il sentiero che ci riporta alla cappella di Sant'Antonio vista stamane, in pochi minuti siamo a Scudellate che da qui ha l'aspetto di un gioiello immerso fra il verde della nuova erba e delle foglie novelle.
Il Generoso è sempre una garanzia di gite piacevoli: ogni versante è in grado di offrire visioni e scorci indimenticabili. A parte la Martica (la montagna sopra casa mia) è senz'altro il luogo che ho maggiormente visitato ed ogni volta riesco comunque a vedere e scoprire qualcosa di nuovo.
Questa è stata la ragione per farne la prima gita del corso di quest'anno, che , a giudicare da questa prima gita "promette bene".
Questo non vuol dire che si debba partire con una gitarella, per questo decidiamo di salire al Generoso da Scudellate: una salita più spettacolare ed impegnativa rispetto alla classica che parte da Bellavista. Una volta in cima, a dipendenza delle condizioni meteo e dello "stato" degli allievi, decideremo se scendere per Roncapiano o se allungare il giro fino all'Alpe di Orimento.
Per quanto si cerchi di compattarci al massimo nelle auto siamo in un bel po' per cui seminiamo i nostri mezzi lungo le varie piazzole che si trovano sulla strada che porta a Roncapiano.
Il tempo di prepararci e ricompattare il gruppo e in un quarto d'ora siamo pronti a partire da Scudellate.
Percorriamo la stradina che porta al cimitero, proseguiamo fino alla cappella di Sant'Antonio nei cui pressi parte il sentiero in discesa per Erbonne. Noi invece seguiamo quello che sale fino al bel roccolo recentemente restaurato. Da qui, dopo una breve sosta, proseguiamo fino a raggiungere l'Alpe Sella inferiore, a 1130 metri, in posizione magnifica, situata fra pascoli già verdi ma con la più parte degli edifici notevolmente degradati.
Proseguiamo, il sentiero si fa più ripido, qui a differenza che presso l'alpe, la neve si è appena sciolta e l'erba nuova non è ancora spuntata. Il gruppo si snoda lungo il crinale e solo i primi riescono a cogliere i balzi di un camoscio poco sopra.
Raggiungiamo una sella sul crinale che permette di ammirare agevolmente il sottostante paesino di Erbonne e le cime del Bisbino, del Poncione di Cabbio e del Sasso Gordona.
Proseguiamo sul ripido crinale superando una vecchia garitta e arriviamo in prossimità del "Sentiero dei Pianeti", da qui puntiamo direttamente alla vetta del Generoso. In cima la neve è ancora abbondante: il recinto della cima è praticamente pieno di neve, riusciamo comunque a trovare qualche spiazzo erboso ed asciutto per la pausa pranzo.
Per la discesa optiamo per il giro lungo: gli allievi sembrano ancora belli freschi ed entusiasti. Iniziamo a scendere per lo spettacolare "Sentiero Alto" che percorre alla base le verticali pareti orientali del Baraghetto, ci sono ancora molti residui di neve ma il passaggio è agevolato da numerosi cavi metallici nei punti critici. Raggiungiamo la Sella Squadrina, qui il gruppo si divide: i più scalpitanti fra allievi ed accompagantori raggiungono la cima della Q 1645, detta Sasso Bianco, e la successiva Cima della Piancaccia, poi il gruppo si ricongiunge e punta decisamente verso l'Alpe di Orimento. Sul tragitto abbiamo tutti modo di ammirare un grosso animale, a me sembra una femmina di cervo, che si muove elegantemente davanti a noi.
All'Alpe di Orimento ci offriamo un gelato al bar ristorante dopodichè ripartiamo alla volta di Erbonne. Rispetto a qualche anno fa, forse 15, in cui vi ero stato con Anna, il paesino mi sembra in condizioni molto migliori: allora le diverse case abbandonate, gli infissi consunti o sostituiti da orrendi manufatti in alluminio anodizzato, il lavatoio senz'acqua, la sporcizia...ci avevano lasciato una pessima impressione: tanto bello visto dall'alto, tanto squallido da vicino! Oggi invece l'abitato sembra essere rinato: il lavatoio restaurato, le case ridipinte, nuovi infissi, qualche attività commerciale, il parco giochi, un senso di pulizia...è un vero sollievo!
Troviamo anche un bel gruppo di bikers della nostra sezione impegnati in un giro per la Valle di Muggio.
Il tempo passa ed è ora di rimettersi in marcia, passiamo il nuovo ponte sulla Breggia e risaliamo il sentiero che ci riporta alla cappella di Sant'Antonio vista stamane, in pochi minuti siamo a Scudellate che da qui ha l'aspetto di un gioiello immerso fra il verde della nuova erba e delle foglie novelle.
Il Generoso è sempre una garanzia di gite piacevoli: ogni versante è in grado di offrire visioni e scorci indimenticabili. A parte la Martica (la montagna sopra casa mia) è senz'altro il luogo che ho maggiormente visitato ed ogni volta riesco comunque a vedere e scoprire qualcosa di nuovo.
Questa è stata la ragione per farne la prima gita del corso di quest'anno, che , a giudicare da questa prima gita "promette bene".
Tourengänger:
paoloski

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