Monte Rai
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Monte Rai; 2a escursione e 1a cima dell'anno.
Martedì mi sono dovuto accontentare di un'escursione breve, ma oggi mi sono imposto di fare qualcosa in più.
Si aggrega Fabrizio, che è da poco diventato "papà", ed oggi può trascurare i suoi impegni di neo-genitore.
Arriviamo col treno a Valmadrera; sui monti non si vede neve, e l'aria è insolitamente calda, nonostante il vento; un termometro indica 7°C, ma sarà sicuramente qualcosa di meno.
Prendiamo la stradina per San Tomaso, cominciando subito a spogliarci, siamo già bagnati di sudore.
Dopo 1 ora siamo a San Tomaso, facciamo una breve sosta e ripartiamo prendendo il sentiero per l'Acqua del Tufo; qui facciamo rifornimento d'acqua, il vento tiepido disidrata velocemente.
Riprendiamo la salita arrivando in una zona all'ombra; qui il vento diventa freddo, ma ogni volta che si calma si riprende a sudare; troviamo qualche tratto ghiacciato che si aggira senza difficoltà, arrivando alla Cà Rotta.
Il terreno è lastricato di ghiaccio, ma è granuloso, e si passa senza difficoltà.
Subito oltre si comincia a calpestare la neve; prima poca e con sotto insidiose lastre di ghiaccio, poi più abbondante e compatta; il vento riprende forza ed è molto più freddo.
Arriviamo alla bocchetta di San Miro, dopo 2h 15min, escluse soste; facciamo una sosta per mangiare al riparo degli alberi, ma siamo all'ombra ed il freddo comincia a farsi sentire.
Riprendiamo la salita al Monte Rai; io metto i ramponcini, ma dopoun po' la neve diminuisce, e sulla cima c'è solo erba (10 minuti).
Ci ripariamo dal forte vento poco sotto la cima sul versante sud, ci riposiamo una mezz'ora, poi si inizia la discesa, Fabrizio deve essere a casa presto.
Passiamo dal Rifugio S.E.C, che è chiuso; lasciamo perdere il sentiero per San Pietro che probabilmente è ghiacciato, scendendo per la cresta S.E. che è pulita.
Riprende a farsi sentire il caldo, e poi il ginocchio che mi ha dato dei fastidi martedì, ma ormai siamo quasi arrivati; una breve sosta ad una casa poco sopra Civate, ed in breve siamo alla stazione, 2h 10min. dalla cima.
La giornata è stata bella, con vento a tratti molto forte, ma in compenso il panorama era splendido; peccato che ci fosse poca neve, sarebbe stata ancora più bella.
Alla prossima.
Ciao
Stefano
Martedì mi sono dovuto accontentare di un'escursione breve, ma oggi mi sono imposto di fare qualcosa in più.
Si aggrega Fabrizio, che è da poco diventato "papà", ed oggi può trascurare i suoi impegni di neo-genitore.
Arriviamo col treno a Valmadrera; sui monti non si vede neve, e l'aria è insolitamente calda, nonostante il vento; un termometro indica 7°C, ma sarà sicuramente qualcosa di meno.
Prendiamo la stradina per San Tomaso, cominciando subito a spogliarci, siamo già bagnati di sudore.
Dopo 1 ora siamo a San Tomaso, facciamo una breve sosta e ripartiamo prendendo il sentiero per l'Acqua del Tufo; qui facciamo rifornimento d'acqua, il vento tiepido disidrata velocemente.
Riprendiamo la salita arrivando in una zona all'ombra; qui il vento diventa freddo, ma ogni volta che si calma si riprende a sudare; troviamo qualche tratto ghiacciato che si aggira senza difficoltà, arrivando alla Cà Rotta.
Il terreno è lastricato di ghiaccio, ma è granuloso, e si passa senza difficoltà.
Subito oltre si comincia a calpestare la neve; prima poca e con sotto insidiose lastre di ghiaccio, poi più abbondante e compatta; il vento riprende forza ed è molto più freddo.
Arriviamo alla bocchetta di San Miro, dopo 2h 15min, escluse soste; facciamo una sosta per mangiare al riparo degli alberi, ma siamo all'ombra ed il freddo comincia a farsi sentire.
Riprendiamo la salita al Monte Rai; io metto i ramponcini, ma dopoun po' la neve diminuisce, e sulla cima c'è solo erba (10 minuti).
Ci ripariamo dal forte vento poco sotto la cima sul versante sud, ci riposiamo una mezz'ora, poi si inizia la discesa, Fabrizio deve essere a casa presto.
Passiamo dal Rifugio S.E.C, che è chiuso; lasciamo perdere il sentiero per San Pietro che probabilmente è ghiacciato, scendendo per la cresta S.E. che è pulita.
Riprende a farsi sentire il caldo, e poi il ginocchio che mi ha dato dei fastidi martedì, ma ormai siamo quasi arrivati; una breve sosta ad una casa poco sopra Civate, ed in breve siamo alla stazione, 2h 10min. dalla cima.
La giornata è stata bella, con vento a tratti molto forte, ma in compenso il panorama era splendido; peccato che ci fosse poca neve, sarebbe stata ancora più bella.
Alla prossima.
Ciao
Stefano
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