Monte Navone da Altoggio di Montecrestese
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Questa escursione è stata la prima che ho caricato su questo sito, ieri dopo avere visto la relazione inserita dall'amico Tignoelino mi sono accorto che non veniva più visualizzata, quindi ho deciso di ripubblicarla.
In questo periodo preferisco non alzarmi molto di altitudine in quanto si trova ancora
parecchia neve, quindi rispolvero qualche esplorazione a basse quote. La scelta è finita su di una zona che conosco bene essendo del posto.
Partenza di buon mattino per evitare il caldo, considerato l'innalzamento termico degli ultimi giorni e considerata la morfologia del territorio.
Scendo nella forra del fiume Isorno e attraverso il Ponte del Diavolo dove inizio la risalita sul versante opposto, il sentiero e' poco frequentato in certi punti diventa poco visibile questo e' il motivo per cui ho valutato l'escursione T3, inoltre la mancanza assoluta di indicazioni tranne qualche traccia di vernice ne fanno un'escursione che merita attenzione.
Ad Aulogna nelle vicinanze della condotta forzata su di una baita trovo l'importante indicazione che mi indica la bella mulattiera che mi portera' a Carvirone (probabilmente una volta molto frequentata, ora passano solo gli animali), proseguendo arrivo a Sale', colgo l'occasione per dare un occhiata alle baite sparse e perlustrare cercando l'esistenza di un sentiero che mi servira' per programmare un'escursione futura. Ritorno sui miei passi percorrendo la bella cresta che arriva all'alpe Bovarenchio, purtroppo non posso godermi il panorama perche' il tempo stringe e non mi sento ancora tranquillo... quindi scendo a Carvirone e risalgo al monte Navone. Inizio la discesa verso Aulogna ma ecco che i miei dubbi diventano realta' non trovo il sentiero che entra nel bosco, consulto il gps che mi indica il punto della deviazione. Nella faggeta la traccia e' poco visibile a volte scompare, infatti mi ritrovo sopra una balconata e non so da che parte scendere, fortunatamente il gps ancora una volta mi aiuta rivelandomi il sentiero coperto dal fogliame che scende a sx in un punto breve ma ripidissimo, percio' decido di affidarmi ciecamente a lui, all'improvviso dal rudere della baita di Quartirasco sbuca una figura, si tratta di un folletto che mi indica la retta via, questo mi rincuora, i problemi sono finiti, proseguo la discesa arrivando alla condotta forzata, dove imbocco il sentiero ben marcato con il quale ritorno ad Altoggio.
In questo periodo preferisco non alzarmi molto di altitudine in quanto si trova ancora
parecchia neve, quindi rispolvero qualche esplorazione a basse quote. La scelta è finita su di una zona che conosco bene essendo del posto.
Partenza di buon mattino per evitare il caldo, considerato l'innalzamento termico degli ultimi giorni e considerata la morfologia del territorio.
Scendo nella forra del fiume Isorno e attraverso il Ponte del Diavolo dove inizio la risalita sul versante opposto, il sentiero e' poco frequentato in certi punti diventa poco visibile questo e' il motivo per cui ho valutato l'escursione T3, inoltre la mancanza assoluta di indicazioni tranne qualche traccia di vernice ne fanno un'escursione che merita attenzione.
Ad Aulogna nelle vicinanze della condotta forzata su di una baita trovo l'importante indicazione che mi indica la bella mulattiera che mi portera' a Carvirone (probabilmente una volta molto frequentata, ora passano solo gli animali), proseguendo arrivo a Sale', colgo l'occasione per dare un occhiata alle baite sparse e perlustrare cercando l'esistenza di un sentiero che mi servira' per programmare un'escursione futura. Ritorno sui miei passi percorrendo la bella cresta che arriva all'alpe Bovarenchio, purtroppo non posso godermi il panorama perche' il tempo stringe e non mi sento ancora tranquillo... quindi scendo a Carvirone e risalgo al monte Navone. Inizio la discesa verso Aulogna ma ecco che i miei dubbi diventano realta' non trovo il sentiero che entra nel bosco, consulto il gps che mi indica il punto della deviazione. Nella faggeta la traccia e' poco visibile a volte scompare, infatti mi ritrovo sopra una balconata e non so da che parte scendere, fortunatamente il gps ancora una volta mi aiuta rivelandomi il sentiero coperto dal fogliame che scende a sx in un punto breve ma ripidissimo, percio' decido di affidarmi ciecamente a lui, all'improvviso dal rudere della baita di Quartirasco sbuca una figura, si tratta di un folletto che mi indica la retta via, questo mi rincuora, i problemi sono finiti, proseguo la discesa arrivando alla condotta forzata, dove imbocco il sentiero ben marcato con il quale ritorno ad Altoggio.
Tourengänger:
adrimiglio

Communities: Hikr in italiano
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