Pizzo Redorta 3038mt. e Punta di Scais (Via Baroni) 3039mt.


Publiziert von Luca_P , 14. August 2011 um 20:15.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:13 August 2011
Wandern Schwierigkeit: T5 - anspruchsvolles Alpinwandern
Hochtouren Schwierigkeit: WS+
Klettern Schwierigkeit: III (UIAA-Skala)
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 2 Tage 14:30
Aufstieg: 2600 m
Abstieg: 2600 m
Strecke:Fiumenero 795mt.- Rifugio Baroni al Brunone 2295mt.- Pizzo Redorta 3037mt.- Punta di Scais 3039mt.
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Da Bergamo imboccare la Val Seriana e percorrerla fino al paese di Fiumenero posto qualche Km prima di Valbondione. Il comodo parcheggio è sulla destra della strada principale appena prima del cimitero.

Mi concedo ancora una due giorni in solitaria, del resto il tempo è ancora abbastanza stabile e sono in ferie dal lavoro.
Stavolta dai sogni nel cassetto tiro fuori un'escursione mai fatta finora sulle "mie" amate Orobie, che per il resto conosco davvero bene.
Dopo il Pizzo Coca, scalato parecchi anni fa, penso in questa occasion e di concatenare la salita del Redorta e della Punta di Scais, qust'ultima alpinistica, per completare così il trittico dei 3000 Orobici.
Venerdì alle ore 15.00 sono pronto equipaggiato di tutto punto con, fra le altre cose, ramponi, imbrago, discensore, moschettoni, fettucce più cordini e corda da 40mt.
All'ultimo momento, sollevando lo zaino, decido solo di lasciare in macchina la piccozza che tanto i ramponi dovrebbero bastare.
Dopo una seconda parte di salita davvero micidiale, soprattutto con uno zaino non proprio leggero, pochi minuti dopo le 18.00 sono alla Brunone.
Di queste "sofferenze" ne ero a conoscenza, infatti al rifugio sono già stato due o tre volte con mio padre e mio fratello più di trent'anni fa.
Nonostante molto sia cambiato e molto tempo sia trascorso i ricordi sono ancora vivi nella memoria: mi ritorna in mente una notte quando in pieno Agosto fummo investiti da un'inaspettata quanto copiosa nevicata fuori stagione, che al mattino ci bloccò in rifugio facendoci cambiare i piani (la meta era il Passo della Scaletta) e rendendo alquanto difficoltosa la discesa.
Ora il rifugio è gestito dal simpatico ragazzo di nome Marco più altri tre quattro aiutanti, fra cui una ragazza, tutti molto ospitali.
Alla sera, dopo mangiato, sulla terrazza del rifugio è veramente uno spettacolo; la foschia del pomeriggio si sta dissolvendo lasciando spazio ad un bellissimo panorama, inoltre anche se il periodo sarebbe quello delle stelle cadenti si può invece ammirare una splendida luna piena.
Dopo una tranquilla nottata faccio colazione da solo perchè tutti gli altri si svegliano più tardi e verso le 5.40 sono in partenza, il tempo è bellissimo e, col sereno, la temperatura fredda al punto giusto.
Seguo per breve tratto il sentiero alto per il Coca n°302 dopodichè al bivio ottimamente segnalato seguo il n°252 per il Redorta.
Durante la salita alla bocchetta di Scais perdo solo un po' di tempo arrivato al pianoro morenico sotto il Redorta in quanto senza accorgermi imbocco la via del Canalone e non trovando più molte tracce, ritorno sui miei passi e scendendo scorgo su un masso l'indicazione del bivio Via Normale / Canalone che non avevo visto in salita.
Tutto sommato avrei anche potuto fare il Canalone ma questa via non la conosco e non l'ho studiata e poi oggi la giornata è abbastanza intensa.
Stando più sulla sinistra, salendo, ritrovo il sentiero ed anche i segnavie che mi portano fin sulla parte alta della vedretta di Scais dove dopo essermi ramponato raggiungo la bocchetta di Scais.
Da alcune relazioni avevo letto della possiblità di percorrere un canale sulla destra, senza arrivare alla bocchetta, ma personalmente preferisco percorrere tutta la cresta nord che poi non è comunque molto lunga.
Alla bocchetta, via i ramponi, una corda fissa permette di superare il primissimo tratto un po' friabile, dopodichè la salita mai banale sempre per via delle rocce che si sgretolano, ma neanche troppo difficile, mi ha permesso di guadagnare la bella e rinomata vetta del Redorta a 3038mt.
Sono passate poco meno di tre ore dalla Brunone e sono in completa solitudine se non per i consueti amici stambecchi visti durante la saita.
Il tempo è ancora buono, anche se qualche nube ha cominciato a coprire di tanto in tanto quache cima.
Non mi fermo moltissimo solo il tempo di una banana e di scattare le foto ricordo: sono mentalmente preoccupato perchè non so poi come sarà la ben più impegnativa Scais per cui torno alla bocchetta e, dopo essermi nuovamente ramponato scendo per la vedretta di Scais.
Avevo anche in mente di fare la cesta sud risalendo la "Fetta di Polenta" ed il Torrione Curò arrivando alla Scais da lì ma penso sia troppo lungo da fare in giornata dopo il Redorta e così scendo fino ad incontrare la chiarissima indicazione Scais sulla destra.
Tolti i ramponi risalgo per sfasciumi e pietre instabili, con pendenze notevoli ed il problematico superamento finale di un residuo di nevaio ghiacciato (dove ho dovuto rimettere anche se per pochissimo i ramponi) arrivo finalmene all'attacco del camino Baroni.
Il tracciato è sempre ben segnato e con parecchie corde fisse e punti di assicurazione (ho letto siano stati messi dal gruppo G.A.M.A.S.S. l'anno scorso) e quindi è impossibile sbagliare.
Occorre solo fare massima attenzione alle pietre instabili ed alle rocce marce, per il resto ci sono dei passaggi di III° e, dopo aver oltrepassato la bocchetta sotto il Torrione Curò girando verso sinistra, un passaggio di IV° ad una liscia piodessa che si può però aggirare a sinistra.
Arrivo in vetta, sempre solo, qualche minuto dopo le 11, sosto per bere qualcosa riposare e per le consuete foto.
Il tempo è ancora stabile e da questo punto di vista sono tranquillo, però la salita mi ha impegnato parecchio sia fisicamente che mentalmente quindi so che il ritorno non sarà uno scherzo, più che altro per via della stanchezza.
In discesa comunque penso che utilizzerò la corda in doppio nei punti più critici.
Effettuo la discesa facendo una sola calata in doppia nel tratto più stretto del camino Baroni, per il resto disarrampico senza problemi: la sosta mi ha fatto riprendere le energie e la forza nelle braccia e nelle mani.
Alla base della Via Baroni incontro le prime due pesone da questa mattina, scambio solo due parole, loro stanno cercando di arrivare all'attacco senza mettere i ramponi sull'ultimissimo nevaio.
Ritornato alla vedretta di Scais risalgo stando più sulla destra rispetto la discesa di questa mattina dalla bocchetta di Scais e poi riprendo a ritroso la via di salita.
Arrivato alla Brunone dopo le 14 saluto i ragazzi del rifugio, finalmente mangio e dopo un po' di riposo mi butto giù per il lunghissimo e interminabile rientro a Fiumenero.
Senza nulla togliere a tutte le bellezze della zona, la Scais è davvero la più fantastica cima delle Orobie.
Grazie Montagna mi hai regalato un'esperienza memorabile!

Tourengänger: Luca_P
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Kommentare (5)


Kommentar hinzufügen

heliS hat gesagt: Grande Luca!
Gesendet am 14. August 2011 um 20:44
Come al solito ... :)
Ciao
S.

Luca_P hat gesagt: RE:Grande Luca!
Gesendet am 16. August 2011 um 17:19
Grazie, ciao.
Luca

Mauro hat gesagt:
Gesendet am 30. August 2011 um 10:04
Complimenti gran bel gironeeeeee
Ciao
Mauro

Luca_P hat gesagt: RE:
Gesendet am 2. September 2011 um 13:27
Grazie Mauro, ciao.

denis81 hat gesagt:
Gesendet am 5. September 2013 um 22:17
Grande Luca! Relazione emozionante e coinvolgente! mi fai venire voglia! Ciao Denis


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