Giornata un pò storta. Previsioni incerte e verso pomeriggio non molto buone. Dopo tentennamenti vari si decide per il pizzo di Nara da Molare. Siamo Elena, Carlo, Billie ed io; purtroppo Pinuccia non può venire perchè malata. Arriviamo al parcheggio e ci sono sorprese: Carlo ha lasciato lo zaino a casa mia ed io pure i plantari. Pazienza si parte ugualmente! Saliamo per la bella stradina inerbata che da Molare porta ad attraversare il riale e dopodichè per sentiero nel folto bosco arriviamo a Cherz. Proseguiamo sempre nel bosco per uscire poi con un traverso all'alpe di Nara: bel posto ma piuttosto sporco e con le baite non in ordine. Per fortuna la temperatura è buona e quindi Carlo non ha bisogno di equipaggiamento più pesante ( comunque io nello zaino ho diverso vestiario in più compresa doppia giacca a vento). Dall'alpe si prosegue su terreno aperto in vista della Bassa di Nara dove è ben visibile(purtroppo) l'arrivo dello skilift del versante opposto. Prima della Bassa un poco di neve (veramente pochi metri). Comincia a soffiare un leggero vento freddo che fanno indossare a Carlo dietro mie insistenze la giacca di vento.Il tempo non è troppo brutto: nuvole bianche o scure passano velocemente ma non sembra che debba piovere.Dalla bassa seguiamo il crinale senza neve ed a tratti con un sentierino ed in 20 minuti arriviamo in cima abbastanza comodamente. Bella visione sul poncione di Nara asciutto ed il pizzo Molare imbiancato da una spolverata di neve fresca: è un bel contrasto.La cima è sporca di escrementi di capra per cui scendiamo alla Bassa dove c'è una baita per fare la breve sosta pranzo perchè il sole va e viene e c'è un'aria piuttosto freschina.Scendiamo per la stessa via dell'andata ed arriviamo a Molare che il tempo si sta completamente rasserenando alla faccia delle previsioni meteo che davano anche pioggia nel tardo pomeriggio.Bella gita tranquilla decisa per "fare quattro passi" come dice sempre l'amico Carlo.
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