Al confine tra due valli: Pizzo di Nara, 2231 m e Pizzo Molare 2586 m
|
||||||||||||||||||||||
![]() |
![]() |

Tutte le cose buone sono selvagge e libere.
Henry David Thoreau
Henry David Thoreau

Oggi abbiamo voglia di vedere le grandi montagne del nostro bel Ticino un po' più da vicino, nonchè cominciare ad osservare alcuni degli obiettivi di qui a venire. Per questo motivo scegliamo come meta odierna una cima molto classica e frequentata per la zona ma che non abbiamo mai fatto: il Pizzo Molare, che ergendosi tra la Valle di Blenio e la Val Leventina sà regalare una superba vista su entrambe. La giornata oltretutto è da urlo, si prospetta quindi davvero un panorama spettacolare.
Decidiamo di salire dal versante leventinese, partendo proprio dal paese di Molare. I prati ed i boschi che si attraversano ad inizio escursione sono degni della miglior ambientanzione del Signore degli Anelli... si lo so è una fissa, trovo riferimenti paesaggistici a questa saga ovunque quando vado in montagna, ma pare davvero di essere nella Contea tanto vivaci sono i colori e rigoglianti i rii. Senza contare la vista sul trittico Tencia, Tenca e Penca, che ci osservano silenziosi ed imponenti, stagliandosi in tutta la loro bianca eleganza sul blu profondo del cielo ed accompagnando ogni nostro passo.
Il sentiero sale della giusta pendenza attraverso il Bosco della Fornace ed in poco tempo sbuchiamo all'Alpe di Nara, da dove iniziamo a scorgere la nostra prima meta, il Pizzo di Nara, mentre il Molare rimane ancora nascosto alla vista, dietro l'imponente Poncione. Ci dirigiamo decisi verso la sella della Bassa di Nara, dove intravediamo la stazione di arrivo di un impianto sciistico che sale dal versante bleniese, e successivamente prendiamo la via più diretta per il Pizzo di Nara ed in 10 minuti siamo in cima.
Da quassù si apre per bene anche la vista sulla Valle di Blenio e sulle sue montagne. Wow, penso... è già bellissimo così, chissà dal Molare.
Seguendo il filo della cresta continuiamo il tragitto, per poi abbassarci verso le Gane di Sasso Sprügh ancora un po' innevate, non volendo fare il Poncione.
Da Sasso Sprügh per risalire verso la Bocchetta di Sasso Bianco prendiamo la via più diretta, inerpicandoci su un irto pendio misto erba e sassi... bisogna fare un po' attenzione perchè è facile spedire un sasso a valle, e se c'è qualcuno dietro rischia di beccarselo in testa. Inoltre ogni tanto qualche sasso scende a valle anche da solo, quindi bisogna stare all'occhio. Una volta riguadagnato il sentiero poco prima della Bocchetta la via si fa più agevole e saliamo in cresta, anche se la pendenza rimane comunque decisa.
Da Sasso Sprügh per risalire verso la Bocchetta di Sasso Bianco prendiamo la via più diretta, inerpicandoci su un irto pendio misto erba e sassi... bisogna fare un po' attenzione perchè è facile spedire un sasso a valle, e se c'è qualcuno dietro rischia di beccarselo in testa. Inoltre ogni tanto qualche sasso scende a valle anche da solo, quindi bisogna stare all'occhio. Una volta riguadagnato il sentiero poco prima della Bocchetta la via si fa più agevole e saliamo in cresta, anche se la pendenza rimane comunque decisa.
Una volta in vetta come immaginavamo il panorama è da mozzare il fiato, a 360 gradi intorno a noi si possono osservare i già citati Tencia, Tenca e Penca da un lato e Adula, Grauhorn, Cima della Negra, Cassinello, Cima d'Aquila, Cassimoi, Cima di Camadra, Medel, Gaglianera, Terri e via dicendo dall'altro... meraviglia!
Ci gustiamo il nostro meritato pranzo godendo appieno della straordinaria vista, e dopo circa un'oretta di sosta riprendiamo la via per la discesa.
Dalla Bocchetta di Sasso Bianco per abbassarci alle Gane di Sasso Sprügh la prendiamo un po' più larga, in modo da tagliare sul versante erboso con una pendenza leggermente meno elevata che all'andata, poi una volta tornati alla cresta che congiunge Pizzo di Nara e Poncione invece di ripercorrerla prendiamo una traccia di sentiero un po' più bassa sul versante leventinese, che ci porta ad incrociare la via per la Bassa di Nara senza passare dal Pizzo.
Da li in poi il percorso torna il medesimo che all'andata, e senza particolari difficoltà rientriamo a Molare con ancora negli occhi il suggestivo spettacolo delle nostre valli.
Un'altra grande giornata da ricordare!
Un'altra grande giornata da ricordare!
Communities: Hikr in italiano
Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden
Kommentare