Capanna CAS Corno Gries Q2338 (con ciaspole)


Publiziert von giorgio59m (Girovagando) , 8. Februar 2011 um 09:03. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Bellinzonese
Tour Datum: 6 Februar 2011
Schneeshuhtouren Schwierigkeit: WT3 - Anspruchsvolle Schneeschuhwanderung
Wegpunkte:
Geo-Tags: Gruppo Grieshorn   CH-TI   Gruppo Pizzo Rotondo 
Zeitbedarf: 5:00
Aufstieg: 750 m
Strecke:All' Acqua Q1616 - strada chiusa per il Passo della Novena - Alpe Cruina Q2002 - Bivio al tornante sopra Alpe Cruina - Capanna Corno Gries (pranzo) - ritorno dalla stessa via
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Autostrada verso il Gottardo, uscire ad Airolo e seguire per la Val Bedretto. Proseguire lungo la strada fino a dove è aperta. Si parcheggia all' Acqua (ristorante chiuso in inverno) in una grossa piazza di giro. Non spaventatevi della quantità di vetture che troverete parcheggiatte, la gran parte sono sci-alpinisti, che si dividono per molte direzioni ( Val S.Giacomo, Capanna Piansecco) . Seguire a piedi la strada verso la Novena. A seconda delle condizioni della neve si posso già calzare le ciaspole fin dalla partenza. Se il parcheggio è pieno (non è una cosa rara anche non di domenica), parcheggiare lungo la strada, non è corretto, ma .... il postale d'inverno non passa ....

Val Bedretto, grazie per un’ altra ciaspolata da ricordare

Alta pressione uguale bel tempo e stabile, il weekend promette bene …

Siamo in quattro oggi, tutti armati di ciaspole a cercare un po’ di neve “giusta” da battere.

Leggo le ultime escursioni, e trovo spesso T2/T3 quindi niente ciaspole, al più ramponi.

Come alcuni di voi, abbiamo acquistato il bel libro di Roger Welti “Ticino e Mesolcina, 6° proposte di itinerari al Sud delle Alpi – Escursioni con racchette” (CAS, edizioni Salviani), cercando disperatamente idee nuove per racchettare.

 Decidiamo, dopo la solita consultazione all’ ora di colazione al bar, per la Val Bedretto, lasciando aperta la destinazione.

Alle 8:20 di una bella domenica siamo all’ Acqua, parcheggio già al gran completo, sembra di essere al supermercato il sabato pomeriggio, che faccio prendo l’ euro per il carrello?

Partiamo male, odio la confusione … troviamo posto, alla meglio, in fila contro il muro, e ci prepariamo. Mi guardo attorno, decine di sci-alpinisti partono con gli sci in spalla, quasi tutti verso la capanna Piansecco e oltre, alcuni verso il passo di S.Giacomo …

Che bello siamo gli unici (e tra i pochi con ciaspole) che salgono lungo la strada verso la Novena.

Il disagio iniziale passa subito, immergendoci nel silenzio della vallata, il tepore del mattino (+3° è primavera). Il terreno è molto battuto, ma al primo tornante, attorno ai 1800mt, calziamo le ciaspole, in qualche tratto si sprofonda e poi Paolo è contento (è un ciaspola-dipendente).

Ora procediamo sempre tranquilli salendo fino all’ Alpe Cruina, sul rettilineo che la precede la vista si apre verso la capanna Corno Gries, che svetta nella valle del Corno, il passo della Novena, la pala rocciosa della Scaglia di Corno.

Al tornante sopra l’ Alpe Cruina (2010mt) c’e’ il bivio per la capanna, noi proseguiamo ancora un poco, cercando … di decidere.

Tre le opzioni/idee:

  • La capanna Corno Gries (vista in una recente escursione di Beppe, Ivan, Roberto, neve sicura e rischi minimi)
  • Salire al tornante sinistrorso a quota 2100 e deviare in costa (e poi salire) verso il lago delle Pigne (questa invece l’ho presa da una escursione di siso del 2009), che si trova anche nel libro citato sopra, ma in senso inverso
  • Salire al passo della Novena seguendo la strada oppure ?

Mi piacerebbe tanto salire al passo (quello stradale), ma ho letto che d’inverno la parte alta dei tornanti è ad alto rischio valanghe, si parla di un sentiero invernale, ma non ho trovato nessuna spiegazione ( a proposito, chiedo aiuto agli amici di HiKr, chi ne sa qualcosa … ).

Anche il giro verso il lago delle Pigne, passando da Cave delle Pigne a 2361mt è interessante, ma quel lato della Val Bedretto in una giornata calda come si prospetta, non mi dà fiducia, e le tante piccole slavine che vedremo al ritorno (e che non c’erano alla mattina), mi dicono che  … non è stata una cattiva scelta.

Quindi Capanna Corno Gries, che vista nel bianco immacolato, svettare verso un cielo così terso … ha un fascino quasi magnetico.

Se fino ai 2010mt, abbiamo percorso per ben 4,6km tranquillamente la strada, ora le cose si fanno più serie, è verso che la capanna si vede, ma è 330mt di dislivello e 1,4km circa distante da noi, le traccie sono deboli, cancellate dal vento che a volte soffia fastidioso.

Seguiamo quello che sembra un passaggio di sci, fino al primo pilone della funivia per i materiali, poi passiamo sul lato opposto della valle, seguendo a grandi linee il percorso estivo. Ogni tanto spunta la parte finale verniciata bianco-rosso delle paline segnavia.

Raggiungiamo località Corno, con una baita, e sul lato opposto i resti di una recente slavina.

Le traccie svaniscono e Paolo batte la pista per tutti, io fanalino di coda. E’ dura, il mio fiato è messo a dura prova. C’e’ una ripida cresta da salire, gli altri fanno una gran fatica, vedo Angelo piantare i bastoncini per aiutarsi ma si infilano tutti nella neve, Gimmy e Paolo si aiutano con le mani, io riprendo la cresta più in basso evitando gli ultimi metri verticali.

Chiariamo subito, non ci sono pericoli oggettivi, seguendo il sentiero estivo, e eventuali tracce, non ci sono tratti esposti o pericoli, solo alcuni bei pezzi ripidi.

Dalla crestina appena salita, la vista della capanna è nascosta, ma sappiamo che manca ancora poco.

Ultimi sforzi e alle 12:05 raggiungo i miei amici sul terrazzo della capanna.

Già la capanna è bella, nella sua curiosa struttura, ma immersa nel bianco e nel blu, e con questo spettacolo attorno, beh non ci sono parole …

Sbirciamo il primo piano (locale refettorio) che come il secondo piano sono chiusi in inverno. E’ aperto invece un accogliente locale invernale al piano terra, chiuso da ben tre porte.

Ci accomodiamo all’ interno, siamo soli, e curiosiamo il locale cucina-dormitorio con 9 letti, la stufa è ancora tiepida, dal libro scopriamo che ci hanno soggiornato il giorno prima.

Pranziamo velocemente, puliamo ed usciamo.

Dalla terrazza la vista è impagabile, poi anche verso il passo del Corno, tutto immacolato.

Un giro attorno alla capanna per vederla un po’ da ogni angolazione, ancora attimi a godersi questa dose di pace e tranquillità.

Poi prendiamo la via del ritorno, come al solito il fanalino diventa fendinebbia, e mi trovo con Paolo a sconfinare nella neve fresca cercando il divertimento puro.

Vicino alla crestina ripida incrociamo un gruppo di ciaspolatori che salgono e due sci-alpinisti, scambiato quattro chiacchere.

Poi via a scendere, bello tutto molto bello. Qualche scivolone senza alcuna conseguenza è motivo di risate e scherzi, è il bello di stare con gli amici, pronti ad aiutarti, se serve, quanto a scherzare.

Al bivio del tornante (sopra l’ Alpe Cruina), ci fermiamo per una piccola sosta, e per riguardare la lontana capanna, nessuno di noi lo dice, ma si capisce che ci siamo proprio divertiti, e che la scelta è stata ottimale.

Noiosa a dire il vero il resto della discesa, oltre 4Km sulla strada, tagliamo un tornante più per cambiare qualcosa. Unica cosa da segnalare un gran numero di piccole e medie slavine sul lato nord, non c’erano questa mattina, ma le temperature primaverili hanno creato le condizioni per scaricare.

Dopo meno di due ore dalla capanna, siamo alla vettura.

La mettiamo in archivio, tra quelle da ricordare, e sicuramente da ripetere ….

 

Il solito riassuntino:

Andata:  6,4 Km fino alla capanna (niente tagli ai tornanti e piccolo giretto sopra all’ Alpe Cruina per decidere dove andare), 3:30 di orologio.

Ritorno: 6,2 Km , 2 ore scarse di orologio, ma molte soste.

Dislivello :  720mt assoluto, 787mt relativo

Partecipanti : Giorgio giorgio59m, Paolo brown, Gimmy gimmy, ed Angelo

Molte altre foto, tracce, diario, sul nostro sito

www.girovagando.net                       escursione 84

 


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Kommentare (6)


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heliS hat gesagt: xol
Gesendet am 8. Februar 2011 um 10:24
Ciao Giorgio, gran bella gita! Ricordo che è stata una delle mie prime invernali, di quelle che le ciaspole manco sapevo cosa fossero ... è ora di tornare a vedere questa capanna!
Volevo chiederti: che file è .xol? A che serve?
Thanks
S.

giorgio59m (Girovagando) hat gesagt: RE:xol
Gesendet am 8. Februar 2011 um 10:38
Ciao Silvia.
Per la capanna e con una giornata come domenica è stato spettacolare.

Il file XOL è il formato delle tracce di SwissMap Topo.
Sono le mappe svizzere (su PC) in scala 1:25000 con sentieri e profili altimetrici.
Sono eccellenti per preparare un' escursione, quanto per vedere km, altimetrie e profili di quelle compiute.
Il sito ufficiale lo trovi qui:
http://www.swisstopo.admin.ch/internet/swisstopo/it/home/products/maps/swiss_map.html
Non voglio tediare gli amici, se ti interessa approfondire contattami.
You' re welcome !

heliS hat gesagt: RE:xol
Gesendet am 8. Februar 2011 um 12:35
ahhhh .... ecco !
L'ho messo qui perchè magari qualcun altro aveva questa curiosità!
Grazie, ma per il momento non mi posso permettere quelle cifre ...
S.

stellino hat gesagt: Novena
Gesendet am 8. Februar 2011 um 12:38
Ciao Giorgio.

I tornanti nella parte alta sono si pericolosi, ma lo é anche il lungo traverso sopra l'Alpe Cruina.

E' però possibile raggiungere il passo della novena anche d'inverno. Le carte sciescursionistiche danno l'itinerario 745, che dall'Alpe Cruina sale lungo il fondovalle direttamente al passo. Naturalmente da farsi in condizioni di neve sicure, visto che i pendii circostanti sono praticamente tutti al di sopra dei 30°. Ho letto da qualche parte (www.skitouren.ch) di ascensioni quest'inverno al Pizzo Gallina, con itinerario lungo la strada del passo fino a quota 2410. Ma le condizioni lo permettevano.
Un pò di tempo fa ho letto una recensione in italiano di una ciaspolata fino al passo, ma non mi ricordo più di chi e non la trovo più :-(

saluti
stellino

Climber25 hat gesagt: Se non siete svizzeri evitate!
Gesendet am 26. Juli 2015 um 18:18
Spesso sono in montagna anche perché sono della zona e questi posti sono davvero paradisiaci. L unico peccato è che a rovinare tutto vi è proprio il maleducato ed arrogante servizio prestato dal personale della Capanna Corno Griess. Mi sono recato proprio oggi con la mia ragazza per farle conoscere questi posti fatati partendo dalla piana di Riale (Formazza). Non appena entrati abbiamo guardato i menù per capire cosa si potesse assaggiare di buono e conoscendo le pietanze Svizzere le ho consigliato di assaggiare un Rosti. Abbiamo così ordinato un Rosti al formaggio nonostante fossimo in due. La 'gentilissima' cameriera non appena registrato l ordine già storceva il naso chiedendoci di pagare immediatamente le 20eur per il piatto. Nel frattempo che attendevamo il piatto la mia ragazza stava considerando di trascorrere una notte con la famiglia così che anche loro potessero ammirare lo spettacolo che circonda la capanna. Bene la cameriera ha portato così il Rosti al tavolo e in tutta cortesia abbiamo chiesto se fosse stato possibile avere una forchetta in più così che lo potessimo dividere (dovendo percorrere ancora 14 km non è possibile mangiare un Rosti intero a testa). La signora ci ha detto che non normalmente non viene data una forchetta in più ma comunque ce l ha portata in maniera estremamente scocciata ma senza dire nemmeno di no. Dopo che abbiamo iniziato a mangiare la cameriera si è ripresenta al tavolo ed ha iniziato in maniera arrogante a invitarci a pagare ulteriori 2eur per la forchetta che poco prima aveva portato continuando ad affermare che quella forchetta avrebbe dovuto lavarla e che quindi costava. Io le ho consegnato i soldi anche se non fossi d accordo dato che non appariva da nessuna parte che per richiedere una forchetta in più ci volessero 2eur. Terminato il piatto ci siamo recati alla casa con il coltello ed i tovaglioli non utilizzati e considerato il ragionamento della 'graziosa' cameriera abbiamo reatteso la riconsegna dei 2eur che poco prima ci aveva chiesto. Con fare ancor più arrogante ci ha sferrato in faccia un 'Noo!'. Non sono le 2eur il problema ma il modo e il motivo per cui c'è li ha chiesti. Lei ha continuato ad affermare che in Italia ci sono le spese per il 'coperto' e che quindi anche in questo caso fossero dovuto. Ho chiesto allora di mostrarmi e su quale foglio informativo apparisse questo servizio ma la signora non sapeva più che dire. Ho tentato e richiesto più volte di farmi stampare una ricevuta dove fosse messo per iscritto che io dovessi pagare il servizio ma ancora una volta la Signora non sapeva rispondere. In Italia per normativa le spese dei servizi vengono riportate sul menù qui a quanto pare no, solo se sei straniero forse ?? E la ricevuta del pagamento?? A quanto pare non è stato possibile ottenerla. A questo punto mi chiedo se ci sono delle regole da rispettare o se ad ogni individuo viene riservato un trattamento speciale. Se volete un consiglio non andateci alla fine vi rovina la giornata doversi mettere a discutere. La corsa non è più proseguita così bene. Non è divertente correre ed essere nervosi. Ci tanti altri posti vicini dove pernottare che vi faranno passare una giornata sicuramente migliore.

giorgio59m (Girovagando) hat gesagt: RE:Se non siete svizzeri evitate!
Gesendet am 28. Juli 2015 um 09:46
Beh che dire ... una bella DISAVVENTURA !
Noi ci fermiamo raramente in rifugi gestiti, i prezzi sono ovviamente alti, ma è più che comprensibile. Generalmente preferiamo rifugetti più semplici (e sicuramente meno belli e puliti).
Per la cortesia invece, io penso che sia alla base di tutti i rapporti, e soprattutto nei rapporti servizio-cliente, quindi capisco e condivido il tuo disappunto.
Ci sono posti, e parlo anche di ristoranti, dove si mangia pur bene, ma se trovi maleduzazione e nessuna cortesia non ci torno più.
ciao


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