Passo del Sole (2376 m) e Passo delle Colombe (2381 m)
|
||||||||||||||||||||||||
![]() |
![]() |
Bella racchettata, nella splendida regione del Passo del Lucomagno, malgrado la neve pesante, a tratti crostosa.
Inizio dell’escursione: ore 8:30
Fine dell’escursione: ore 15:20
Temperatura alla partenza: -2°C
Temperatura al rientro: 10°C
Parto in solitaria alle 8:30 con un bel sole e cielo terso. Per la prima volta in questa stagione inizio l’escursione con una temperatura al di sotto degli 0 gradi. Nel corso della giornata soffrirò tuttavia per l’eccessivo caldo. Scendo verso il ponticello sul Brenno e risalgo il bellissimo bosco di cembri fino alla piana tra Campo Solario (1848 m) e Stabbio Nuovo. Qui decido di calzare le ciaspole.
Mi rendo subito conto che la salita, questa volta, sarà molto faticosa: non ci sono tracce e la neve è decisamente pesante. Me la prendo comoda, gustandomi il bel paesaggio: uno tra i miei preferiti in Ticino.
Raggiunta la sella sopra Rondadöira (ca. 2030 m) si apre uno scenario incantevole: da sinistra si osservano il Pizzo d’Era, il Pizzo Prédelp, il Paré di Scut, Le Pipe, il Pizzo del Sole, il Pizzo Colombe. La temperatura è salita parecchio: è sicuramente più mite che in pianura. Procedo lentamente, perché la neve non tiene: ad ogni passo si sprofonda anche con le racchette. Mi concedo una breve pausa su un cocuzzolo presso il Lago dei Canali (2180 m). Qui vige il silenzio più assoluto. Mi faccio coraggio e affronto la ripida erta che sale fino al segnavia in località Canali di Lareccio (2230 m). Mentre scatto delle foto scorgo un gruppo di ciaspolatori che sta salendo verso di me. “Deo gratias”: non aspettavo altro! Per gli ultimi 150 m di dislivello che ci separano dal Passo del Sole troverò la traccia fatta. Avevo proprio bisogno del cambio!
È un gruppo composto di sei persone. Scambio quattro parole: mi bastano per capire che è gente simpatica. Siso, “facia da tola”, chiede di aggregarsi. Affare fatto, mi accolgono con piacere e decido di seguirli anche per il ritorno, via Passo delle Colombe, che ho raggiunto sabato scorso dal Lucomagno.
Willy tira il gruppo facendo la traccia: è un fisicone infaticabile, sempre pronto ad intervenire non appena qualcuno ha un problema. È lo snowboarder della compagnia; gli altri praticano lo sci alpinismo, le racchette, l'arrampicata o il rampichino.

Dopo la foto di gruppo al Passo del Sole (2379 m) scendiamo in picchiata verso il Piano Grande per un dislivello di circa 130 m nella neve vergine: una goduria!
Il capo gita decide di salire direttamente verso il Passo delle Colombe, senza abbassarsi fino all’Alpe Carorescio di sopra. Tagliamo quindi il versante settentrionale del Pizzo Colombe (2545 m), ciaspolando anche sui blocchi di un’ampia slavina. Il Campanitt non si è ancora scaricato completamente. Qualche componente del gruppo lancia degli sguardi preoccupati verso le guglie dolomitiche contornate da cornicioni di neve. Qui il telefonino non ha campo.
La salita verso il Passo delle Colombe oggi mi affatica parecchio; non c’è confronto con quella della settimana scorsa. La traccia che ho dovuto aprire per alcuni chilometri ha lasciato il segno sui miei polpacci, ora indolenziti.
In prossimità di un bel macigno di dolomia decidiamo di fare la pausa pranzo. Willy ci sorprende ancora: dal suo capiente zaino sfodera un’invitante bottiglia di Vernaccia di San Gimignano, che adagia con garbo sulla neve perché raggiunga la giusta temperatura di mescita. L’appetito è buono, tant’è vero, che una ragazza, armeggiando frettolosamente con il coltellino svizzero, si taglia un dito. Per fortuna nulla di grave.
Brindiamo alla salute di tutti!
Riprendiamo la salita in un ambiente severo, con un’importante copertura nevosa. Per superare degli avvallamenti siamo costretti a dei saliscendi. Sbuchiamo su un crinale ad una quota più elevata del Lago dei Campanitt (ca. 2377 m): ciò ci permette un ulteriore discesone nella neve vergine. Dal segnavia del Passo delle Colombe (2381 m) osserviamo attentamente il paesaggio e scegliamo il percorso per scendere a valle. Questo versante del passo in inverno è poco frequentato. Presenta dei tratti molto ripidi, dei canaloni, qualche salto di roccia, ed è vicino al versante occidentale del Pizzo dell’Uomo, che scarica molte slavine.
La visione del segnavia del Passo delle Colombe mi ricorda che in servizio militare, per una settimana intera, il tenente mi ha mandato tutti i giorni fin qui per fare la guardia durante le esercitazioni di tiro. Non vedo tuttavia il bunker nel quale mi rifugiavo.
Oggi le condizioni non sono particolarmente pericolose, per cui affrontiamo la discesa senza incontrare grandi problemi, al massimo qualche scivolata.
Dal Piano dei Canali fino a Campo Solario e Casaccia il percorso è rilassante e senza difficoltà oggettive.
All’arrivo tutti appaiono soddisfatti per aver inaugurato alla grande la stagione delle ciaspole. Occorre tuttavia sottolineare che questa racchettata non è alla portata di tutti, in particolare per il tratto dal Passo del Sole in avanti. Sono indispensabili una buona condizione fisica e una certa esperienza per le discese ripide.
Ringrazio e saluto i miei simpatici compagni d’escursione e mi congedo consegnando loro un autoadesivo con l’indirizzo di Hikr.org, dove i partecipanti potranno vedersi in foto o nei video.
Tempo di salita: 4 h 55 min
Tempo totale: 6 h 50 min
Tempi parziali
Casaccia – Lago dei Canali: 2 h 10 min
Lago dei Canali – Passo del Sole (2376 m): 1 h 15 min
Passo del Sole (2376 m) – Passo delle Colombe (2381 m): 1 h 30 min
Passo delle Colombe (2381 m) – Casaccia (1809 m): 1 h 30 min
Dislivello teorico: 785 m
Sviluppo complessivo: 11,1 km
Difficoltà: WT3
SLF: 2 (moderato)
Buona copertura della rete cellulare, fatta eccezione per la zona tra Piano Grande e il Passo delle Colombe dove non c’è campo.Partecipanti: Barbara – Edo – Giovanna – Samantha – Sergio – Willy e siso.

Kommentare (8)