Giro del Sole e altro
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Giro del Sole e altro
Avevo visto per la prima volta la Valle del Lucomagno lo scorso inverno, ammantata di neve, accompagnato da turistalpi (grazie Enrico!). Ora volevo rivisitare la regione e mi attirava l’idea di ripetere uno dei giri che molti Hikriani (e non) hanno fatto e che chiamo il Giro del Sole. Si trattava di partire dall’Alpe Casaccia, raggiungere il Passo del Sole, proseguire per il Piano Grande e tornare indietro passando per il Passo delle Colombe. Questo lo scopo ufficiale; quello recondito era di esplorare un po’ la zona, progettare future escursioni e soprattutto… tastare il polso al Pizzo delle Colombe o meglio delle Corombe (alias colonne) chiamato anche Campanitt verso il quale non si può non provare un subitaneo innamoramento.
Bello! Affascinante e anomalo scoglio di dolomia approdato qui per attirare l’attenzione e la curiosità del viandante con i suoi molti bianchi pinnacoli.
Avevo in mente due belle relazioni: la prima del nostro eroe Oliviero, la seconda di Paolo Pogliaghi. Entrambe si riferiscono a vie sul versante SE, definite di II (UIAA) o PD. La prima è ben documentata fotograficamente e mostra il valore dell’impresa di Oliviero e del suo “secondo” e culmina con la banderuola metallica segno della massima elevazione. La seconda è definita ripetizione della via (**)Coolidge-Gardiner (con le guide Almer nel 1892) e termina su un pinnacolo, uno dei tanti. Ecco, il bello o il brutto è che la molteplicità di torri bianche che si elevano fa sì che ognuno potrebbe avere la “sua” cima. Non sono sicuro che la via Coolidge sia la stessa seguita da Oliviero, sicuramente è vicina ma non pare portare alla bandiera metallica “traguardo”.
Tutto questo bel preambolo per dire che seguito per tutta la sua lunghezza il versante Sud, osservatolo nei dettagli con e senza binocolo, mi convincevo che la mezza corda che avevo portato con me avrebbe continuato a gravare sulle mie spalle perché costatavo come una banale via di II grado sia psicologicamente di grado molto più elevato senza un secondo di cordata, forte esposizione e pendenze del 50% (sotto questo aspetto è rimarchevole la bravura di Paolo che la fece in solitaria). Mi rassegnavo quindi a rimandare l’impresa e intanto giungevo al bel Passo del Sole. Gettando un ultimo quasi rassegnato sguardo verso il crinale Ovest mi decidevo, invece, a provare almeno ad alzarmi un po’ di lì anche se le vette, pardon pinnacoli, importanti da lì non li avrei mai raggiunti essendo situati nel mezzo della catena. Così sono salito fino a 2430m, un centinaio di metri sopra Passo del Sole ed altrettanti sotto la massima elevazione del Campanitt. Una salita tra roccette, erba e infido brecciolino; intendiamoci, nulla di complicato ma è una di quelle situazioni che credo molti di noi abbiano già vissuto in cui, finché sali guardi in alto, valuti ciò che ti aspetta e vai fin dove ti senti. Invece quando ridiscendi, vedi esattamente le difficoltà che hai superato e vedi anche ciò che ti attende in caso di errore ma ora non puoi più rinunciare, devi comunque scendere giù. L’aspetto psicologico ha forse una importanza maggiore della valentia fisica.
Il resto è questo: ho trovato un sentiero, ipotizzabile del resto, che evita di arrivare al Piano Grande e consente di “circumnavigare” la base del Pizzo Colombe arrivando all’omonimo Passo e all’omonimo Lago svelando anche il versante Nord di questo affascinante complesso; poi la discesa verso il punto di partenza, l’Alpe Casaccia.
Nel complesso un bel giro, direi per famiglie, non troppo lungo, dal dislivello contenuto e che consente di ammirare tante cime: il Pizzo dei Toroi, Pizzo d’Era, Parè di Scut, le Pipe, il Pizzo del Sole, Pecian e Pecianett a Sud, Schenandui ad Ovest ed il Pizzo dell’Uomo a Nord. Il giro si svolge tra prati verdeggianti, lariceti, farfalle, marmotte e soprattutto, cosa che le nostre fotocamere non possono trasmettervi, odori e profumi inebrianti. Unica nota dolente il caldo afoso della giornata mitigato solo dal vento alzatosi poco prima del Passo del Sole.
Per non essere prolisso, concludo con un annuncio:
A.A.A. Cercasi volenteroso compagno, tipologia “Medioman/Mediowoman”, pratico di manovre di corda, disposto a provare la salita al Pizzo Colombe in stagione più fresca, diciamo Settembre/Ottobre, in grado di deglutire l’eventuale umiliazione di una ulteriore ritirata o di gioire per il successo e la conquista se ci saranno (Supermen/Superwomen astenersi).
Dati salienti:
Dislivello salita 770m ; discesa 748m
Lunghezza totale 12,9 km
Tempo totale 5h20' soste comprese, previste 5h13'(*)
SLE 30,08 km(*)
Note:
(*) Il percorso si discosta da quello progettato.
(**) Il Rev.W.A.B.Coolidge, nacque a New York nel 1850; venne in Europa con sua zia Miss Meta Breevort altrettanto appassionata di montagna. Non tornò più in USA, morì e fu sepolto a Grindelwald nel 1926. Il Reverendo era persona evidentemente facoltosa e dedita più alla scoperta di monti che alla cura cristiana di anime. Ascese tantissime vette delle Alpi aprendo innumerevoli vie con la guida Christian Almer.

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