Periplo del Pizzo Colombe.
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Partiamo con l'intenzione di salire al Pizzo Rossetto con le ciaspole ma, arrivati ad Olivone ci rendiamo conto che di neve su questa cima non ce n'è, a parte una spruzzata appena sotto la vetta, decidiamo quindi di andare alla Punta di Larescia che sembra molto più innevata ma quando giungiamo al parcheggio di Pianezza di Larescio ci accorgiamo che vi sono decine di persone che stanno risalendo la stradina per la capanna Gorda e, orrore, addirittura un autobus che sta scaricando decine di altri ciaspolatori! Per me e Monica andare in montagna vuol dire silenzio e natura ed entrambi siamo dell'opinione che: "tre persone sono già una folla"!
Proseguiamo quindi sulla cantonale per il Passo di Lucomagno e parcheggiamo all'infocentro di Casaccia.
Anche qui di persone ce ne sono ma il posto offre diverse possibilità per cui...vedremo di sceglierci una meta non affollata. Ci prepariamo, ci controlliamo a vicenda gli ARTVA, traversiamo la strada e calziamo le ciaspole, ci dirigiamo verso l'Alpe Casaccia, vi sono un paio di ciaspolatori sullo stesso percorso ma quando svoltiamo verso l'Alpe Gana ci ritroviamo da soli. Nei pressi dell'alpeggio vi è un cartello che segnala i diversi percorsi della zona, Monica decide per il periplo del Pizzo Colombe, per me va benissimo.
Risaliamo il canale che porta al Piano dei Canali e, vista la pendenza, abbiamo subito modo di riscaldarci. Salendo abbiamo una prima magnifica visione dell'Adula che risplende illuminato dal sole e, più avanti, ecco apparire il Pizzo Colombe con le sue torri e pinnacoli.
Alla fine del Piano dei Canali decidiamo di compiere il giro in senso antiorario e saliamo quindi un canale ripido e parzialmente in ombra che ci porta al Passo delle Colombe. Da qui la vista è veramente eccezionale, la giornata poi è di quelle da manuale: limpida e tersa, lo sguardo si può spingere veramente lontano.
Breve sosta per un selfie e ripartiamo, ora ci tocca abbassarci per un centinaio di metri ma decidiamo, quantomeno, di non fare tutto il percorso fino al punto quotato 2554 metri ma di tagliare prima, seguiamo quindi un costone e poi ci abbassiamo su un pendio decisamente ripido ma anche, vista l'esposizione, ben assestato, In breve siamo giù e poco oltre ritroviamo le tracce che salgono al Passo del Sole, ci siamo risparmiati almeno un chilometro. Puntiamo al monterozzo che sovrasta il passo dove contiamo di fare la nostra sosta pranzo, quando vi arriviamo però c'è un vento fastidioso per cui posticipiamo la sosta. Veniamo raggiunti da un'escursionista solitaria proveniente dai Canali di Lareccio, così ci facciamo a vicenda un po' di fotografie, Scendiamo i pochi metri che ci separano dal passo sottostante e da qui puntiamo ai Canali di Lareccio dove troviamo un masso riparato dal vento che ci permette di pranzare. Decidiamo di non tornare dal Piano dei Canali ma di proseguire verso Lareccio e Stabbio Nuovo, anche qui il percorso è ben battuto da ciaspolatori e motoslitte e non presenta difficoltà. Il panorama davanti ai nostri occhi è fantastico. Da Stabbio Nuovo allunghiamo un po' il percorso per evitare l'ombra e restare il più possibile al sole, in breve eccoci al parcheggio ed alla nostra auto.
Bel giro in una giornata dalle condizioni meteo eccezionali. Difficoltà: praticamente tutto WT2, c'è solo qualche risalto ripido per salire al Piano dei Canali e da questo al Passo delle Colombe ma senza difficoltà: il tracciato era già percorso da altri ciaspolatori, da scialpinisti e, spesso, da motoslitte. Il WT3 è solo per la nostra variante per raccorciare il percorso che ha comportato una discesa per un pendio con una pendenza oltre i 40°
Proseguiamo quindi sulla cantonale per il Passo di Lucomagno e parcheggiamo all'infocentro di Casaccia.
Anche qui di persone ce ne sono ma il posto offre diverse possibilità per cui...vedremo di sceglierci una meta non affollata. Ci prepariamo, ci controlliamo a vicenda gli ARTVA, traversiamo la strada e calziamo le ciaspole, ci dirigiamo verso l'Alpe Casaccia, vi sono un paio di ciaspolatori sullo stesso percorso ma quando svoltiamo verso l'Alpe Gana ci ritroviamo da soli. Nei pressi dell'alpeggio vi è un cartello che segnala i diversi percorsi della zona, Monica decide per il periplo del Pizzo Colombe, per me va benissimo.
Risaliamo il canale che porta al Piano dei Canali e, vista la pendenza, abbiamo subito modo di riscaldarci. Salendo abbiamo una prima magnifica visione dell'Adula che risplende illuminato dal sole e, più avanti, ecco apparire il Pizzo Colombe con le sue torri e pinnacoli.
Alla fine del Piano dei Canali decidiamo di compiere il giro in senso antiorario e saliamo quindi un canale ripido e parzialmente in ombra che ci porta al Passo delle Colombe. Da qui la vista è veramente eccezionale, la giornata poi è di quelle da manuale: limpida e tersa, lo sguardo si può spingere veramente lontano.
Breve sosta per un selfie e ripartiamo, ora ci tocca abbassarci per un centinaio di metri ma decidiamo, quantomeno, di non fare tutto il percorso fino al punto quotato 2554 metri ma di tagliare prima, seguiamo quindi un costone e poi ci abbassiamo su un pendio decisamente ripido ma anche, vista l'esposizione, ben assestato, In breve siamo giù e poco oltre ritroviamo le tracce che salgono al Passo del Sole, ci siamo risparmiati almeno un chilometro. Puntiamo al monterozzo che sovrasta il passo dove contiamo di fare la nostra sosta pranzo, quando vi arriviamo però c'è un vento fastidioso per cui posticipiamo la sosta. Veniamo raggiunti da un'escursionista solitaria proveniente dai Canali di Lareccio, così ci facciamo a vicenda un po' di fotografie, Scendiamo i pochi metri che ci separano dal passo sottostante e da qui puntiamo ai Canali di Lareccio dove troviamo un masso riparato dal vento che ci permette di pranzare. Decidiamo di non tornare dal Piano dei Canali ma di proseguire verso Lareccio e Stabbio Nuovo, anche qui il percorso è ben battuto da ciaspolatori e motoslitte e non presenta difficoltà. Il panorama davanti ai nostri occhi è fantastico. Da Stabbio Nuovo allunghiamo un po' il percorso per evitare l'ombra e restare il più possibile al sole, in breve eccoci al parcheggio ed alla nostra auto.
Bel giro in una giornata dalle condizioni meteo eccezionali. Difficoltà: praticamente tutto WT2, c'è solo qualche risalto ripido per salire al Piano dei Canali e da questo al Passo delle Colombe ma senza difficoltà: il tracciato era già percorso da altri ciaspolatori, da scialpinisti e, spesso, da motoslitte. Il WT3 è solo per la nostra variante per raccorciare il percorso che ha comportato una discesa per un pendio con una pendenza oltre i 40°
Tourengänger:
paoloski

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