Passo delle Colombe (2381 m)
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Incantevole paesaggio per la prima racchettata della stagione: dal Passo del Lucomagno al Passo delle Colombe seguendo le orme di un lupo.
Tempo splendido e mite, neve compatta e portante: condizioni ideali per iniziare nel migliore dei modi la stagione delle ciaspole.
Inizio dell’escursione: ore 8:40
Fine dell’escursione: ore 13:40
Temperatura alla partenza: 3°C
Temperatura al rientro: 13°C
In qualsiasi stagione la si percorra, la strada del Passo del Lucomagno offre degli scorci eccezionali. È uno dei luoghi di montagna del Ticino che prediligo. Chi avrebbe immaginato che in novembre il “Lucus magnus” (il “grande bosco sacro”) mi potesse offrire uno scenario tanto bello?
Superato Olivone, praticamente non incontro più auto fino al culmine del passo. Tra Casaccia e l’ospizio mi fermo ben due volte per scattare foto alle cime che ho conquistato negli ultimi due anni. Raggiunto il valico, continuo sulla sterrata che dal lato sinistro dell’ospizio fa da corona alla sponda sud del Lai da Sontga Maria. I militari hanno effettuato il servizio di spazzaneve fino ad alcuni bunker posti in prossimità di tale carrareccia. Posteggio di fianco alla baracca con tavolino di pietra a quota 1924 m.
Parto con le ciaspole sullo zaino. La neve compatta permette di camminare anche senza le racchette fino ad oltre il Passo dell’Uomo. La Valle dell’Uomo (o Val Termine) è un pochino monotona e a bacìo; come contro partita, ciò permette una buona conservazione della neve, in particolare all’inizio e alla fine della stagione. A quota 2150 m, il sole illumina finalmente il percorso: è un altro mondo!
Dall’alpeggio posto al Passo dell’Uomo proseguo in leggerissima discesa in direzione sud – ovest per circa 800 m fino a due omini di pietra. Da qui devio di 90 gradi verso sud – est, puntando verso il Pizzo Colombe. Ora sono costretto a calzare le ciaspole; la temperatura si sta alzando considerevolmente: fa caldo! Passo poco a monte del Lago della Segna (2191 m), la cui presenza è appena percettibile. In zona Piano dei Porci decido di aggirare il promontorio denominato sulla cartina “Motti” (2330 m), seguendo una “stradina” fino all’Alpe di Carorescio di sopra (2246 m). Constato che il segnavia ha subito una leggera rotazione. Proseguo a naso in direzione del Passo delle Colombe, seguendo le impronte di un lupo. La dimensione delle orme mi suggerisce che non possono essere quelle di una volpe. È molto improbabile, inoltre, che siano state lasciate da un cane di grossa taglia, visto che non ci sono tracce di persone. Mi piace credere che si tratti di un lupo.
Il paesaggio è incantevole! Mi disegno il percorso sfruttando le dorsali delle collinette; il quadrupede ha fatto altrettanto.
Scatto numerose foto al Pizzo Colombe (la star di giornata) ed alle innumerevoli cime che dal Passo delle Colombe si possono scorgere: si va dall’Adula al Pizzo Rotondo, fino ai “giganti bernesi”.
Tradizionale messaggino a casa e pausa ristoratrice poco a nord del passo, ai bordi del Lago dei Campanitt (coperto dalla neve) su un bellissimo tavolino di gneiss.
Non c’è in giro anima viva! Sulla via del ritorno, scorgo un cacciatore di lepri appostato all’Alpe Passo dell’Uomo.
Duecento metri più in basso incontro una coppia di ciaspolatori saronnesi; mentre scambio qualche impressione sulla racchettata odierna sentiamo uno sparo: una lepre variabile è forse stata abbattuta. Oppure no, preferisco credere che il cacciatore abbia sbagliato la mira.
Una giornata così splendida non deve terminare con l’uccisione di un animale tanto bello, quanto innocuo e sicuramente non sovrabbondante sulle nostre montagne. Ogni anno in Ticino vengono uccise, ufficialmente, circa 70 lepri variabili.
Piccolo particolare: a due metri dalla postazione del cacciatore un grande cartello verde segnala che ci si trova in una “Riserva naturale”. Fra i vari articoli si legge: “evitiamo di disturbare, catturare o uccidere gli animali”. Ogni ulteriore commento sarebbe superfluo.
Tempo di salita: 2 h 50 min (comprese numerose pause fotografiche)
Tempo totale: 5 h
Tempi parziali
Baracca di legno (1924 m) – Passo dell’Uomo ( 2218 m): 1 h 30 min
Passo dell’Uomo ( 2218 m) – Passo delle Colombe (2381 m): 1 h 20 min
Dislivello teorico: 512 m
Sviluppo complessivo: 13,1 km
Difficoltà: T1/WT2
SLF: 1 (debole)
Buona copertura della rete cellulare su quasi tutto il percorso. Alcuni tratti senza copertura tra l’Alpe Carorescio di sopra e il Piano dei Porci.Vedi video dell’escursione.

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