Bardughéé e dintorni
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Un altro fine settimana di freddo e vento, ma anche di splendida luna piena. Viste le condizioni meteo, rinviamo a tempi migliori le salite in quota e scegliamo un'escursione tranquilla in Verzasca. Il percorso è molto panoramico e, anche in inverno, può essere effettuato senza difficoltà, magari evitando i periodi immediatamente successivi alle nevicate (vista l'esposizione molto soleggiata, comunque, la neve si assesta in fretta). Nel nostro caso, poi, la traccia era ampiamente battuta e siamo saliti in poco più di due ore.
Il rifugio d'estate è la base per la salita al pizzo Vogorno, che non ci faremo mancare in futuro. In realtà, un escursionista solitario che ha condiviso con noi il rifugio è riuscito ad arrivare fin quasi in cima anche adesso (ma ha anche commentato che la salita è stata "un casino"; in effetti, anche vista dal basso faceva una certa impressione). Noi ci siamo limitati a esplorare l'alpeggio e gli immediati dintorni, fotografando laghi e monti da mille angolazioni.
Il percorso. Da Vogorno (o, se si va in auto, dal caratteristico borgo di Costapiana) si sale nel bosco di castagni fino a Corte Nuovo. Il tratto successivo rimonta a tornanti un ripido prato sul quale sono disseminati diversi nuclei di baite in posizioni incredibili "a picco" sulla valle. Rientrati nel bosco, in breve la pendenza diminuisce e si giunge nella parte inferiore del grande pianoro dove è situata la capanna insieme a numerose altre baite. Dal rifugio si può salire ancora con facilità per circa 200 metri di dislivello, guadagnando la vista del Monte Rosa; più su, come anche in direzione del Pizzo Vogorno, le pendenze aumentano decisamente...
Il rifugio d'estate è la base per la salita al pizzo Vogorno, che non ci faremo mancare in futuro. In realtà, un escursionista solitario che ha condiviso con noi il rifugio è riuscito ad arrivare fin quasi in cima anche adesso (ma ha anche commentato che la salita è stata "un casino"; in effetti, anche vista dal basso faceva una certa impressione). Noi ci siamo limitati a esplorare l'alpeggio e gli immediati dintorni, fotografando laghi e monti da mille angolazioni.
Il percorso. Da Vogorno (o, se si va in auto, dal caratteristico borgo di Costapiana) si sale nel bosco di castagni fino a Corte Nuovo. Il tratto successivo rimonta a tornanti un ripido prato sul quale sono disseminati diversi nuclei di baite in posizioni incredibili "a picco" sulla valle. Rientrati nel bosco, in breve la pendenza diminuisce e si giunge nella parte inferiore del grande pianoro dove è situata la capanna insieme a numerose altre baite. Dal rifugio si può salire ancora con facilità per circa 200 metri di dislivello, guadagnando la vista del Monte Rosa; più su, come anche in direzione del Pizzo Vogorno, le pendenze aumentano decisamente...
Tourengänger:
Nando,
Marco "CP"


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