Monte Cancervo m 1835 - Monte Venturosa m 1999
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Anche oggi giornata gelida, ma fortunatamente senza vento. Nonostante questo siamo in tanti stamattina e di buon'ora partiamo per la Val Brembana. L'escursione di oggi prevede in sequenza la salita al Cancervo e al Venturosa, due montagne calcaree delle Prealpi Bergamasche.
Il Cancervo è una montagna che vista da lontano è abbastanza anonima. Si presenta come un tozzo panettone che a malapena si riesce a distingurne la cima. Per apprezzarlo ci si deve salire ed entrare nel suo mondo. Ci si troverà allora come d'incanto tra pinnacoli, doline, vallete e boschetti di faggio ed il camminarci in mezzo diventerà piacevolissimo. Una volta in cima poi, il panorama è vastissimo.
il Venturosa invece si presenta con forma piramidale, più elegante, ma meno articolato del precedente. Dalla cima la vista è ancora più ampia, specialmente sulle Retiche.
L'escursione in sintesi:
Dal cartello che indica la salita al Venturosa e al Passo di Grialeggio (da dove noi torneremo), si percorre a ritroso per circa duecento metri la strada percorsa in auto, fino ad incontrare sulla destra l'indicazione per il Canalino dei Sassi.
Si prende questo sentiero e si sale ripidamente fino alla sommità del canalino, poi si prosegue con percorso quasi pianeggiante fino alla Baita Cancervo. Da questa si continua seguendo i segni gialli e si raggiunge la Cima.
Si scende ora sul versante opposto fino al Passo di Grialeggio, dov'è posto un crocifisso e dove scende sulla destra il sentiero che riporta al punto di partenza. Dal passo si risale l'evidente versante sud del Monte Venturosa e transitando dalla Baita del Giacom (1780 m) si raggiunge la cima. Tornati al Passo di Grialeggio si torna a valle attraverso la faggeta, prima per sentiero, infine lungo una inutile carrareccia.
In assenza di neve tutto il percorso è classificabile T2 (E), mentre con neve dura sono indispensabili i ramponi.
Il Cancervo è una montagna che vista da lontano è abbastanza anonima. Si presenta come un tozzo panettone che a malapena si riesce a distingurne la cima. Per apprezzarlo ci si deve salire ed entrare nel suo mondo. Ci si troverà allora come d'incanto tra pinnacoli, doline, vallete e boschetti di faggio ed il camminarci in mezzo diventerà piacevolissimo. Una volta in cima poi, il panorama è vastissimo.
il Venturosa invece si presenta con forma piramidale, più elegante, ma meno articolato del precedente. Dalla cima la vista è ancora più ampia, specialmente sulle Retiche.
L'escursione in sintesi:
Dal cartello che indica la salita al Venturosa e al Passo di Grialeggio (da dove noi torneremo), si percorre a ritroso per circa duecento metri la strada percorsa in auto, fino ad incontrare sulla destra l'indicazione per il Canalino dei Sassi.
Si prende questo sentiero e si sale ripidamente fino alla sommità del canalino, poi si prosegue con percorso quasi pianeggiante fino alla Baita Cancervo. Da questa si continua seguendo i segni gialli e si raggiunge la Cima.
Si scende ora sul versante opposto fino al Passo di Grialeggio, dov'è posto un crocifisso e dove scende sulla destra il sentiero che riporta al punto di partenza. Dal passo si risale l'evidente versante sud del Monte Venturosa e transitando dalla Baita del Giacom (1780 m) si raggiunge la cima. Tornati al Passo di Grialeggio si torna a valle attraverso la faggeta, prima per sentiero, infine lungo una inutile carrareccia.
In assenza di neve tutto il percorso è classificabile T2 (E), mentre con neve dura sono indispensabili i ramponi.
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