Cima Timogno

Parto dagli Spiazzi di Gromo, abbastanza deserti quest'oggi (complice anche la giornata molto coperta) con l'intento di dirigermi verso la Cima Timogno.
Il percorso è molto semplice e relativamente breve, molto monotono nel primo tratto che risale la zona delle piste da sci (sentiero 312). Ogni tanto alzando la testa posso già vedere la croce di vetta della mia meta sopra di me.
Arrivati nei pressi del Rifugio Vodala la vista si apre notevolmente su tutte le cime seriane del versante opposto. L'impressione è che siano state ricoperte nuovamente da una recente nevicata.
Dal retro del Rifugio, raggiungibile anche in seggiovia, intraprendo la salita verso la Sella di Vaccarizza, e da qui risalgo il fianco sud-occidentale del Timogno, in alcuni tratti veramente molto fangoso: in salita sarà un problema relativo, in discesa sicuramente maggiore, dato che alcuni tratti non sono aggirabili.
Per le ore 12.00 circa sono in vetta assieme ad un altro di persone; a discapito della estesa nuvolosità, il panorama è di prim'ordine, in particolare sulla vicina parete della Presolana. Verso Nord, Coca e Redorta sono ben innevati.
Si ha anche un bel colpo d'occhio del percoro di cresta che proseguendo porterebbe ai monti Benfit e Avert. Un giro che sicuramente farò, ma non oggi.
Scambiate un po' di foto con gli altri escursionisti in vetta, riparto in discesa verso il Rifugio, impastandomi più volte nel fango.
A parte questo, nessuna difficoltà di sorta nel percorso a ritroso, molto monotono nel tratto terminale nel bosco.