Monte Orsa (998 m) e Monte Pravello (1015 m) - EMTB


Publiziert von siso , 14. Juni 2024 um 17:36.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:13 Juni 2024
Mountainbike Schwierigkeit: L - Leicht fahrbar
Wegpunkte:
Geo-Tags: Gruppo Lago Ceresio   I   CH-TI 
Zeitbedarf: 3:00
Aufstieg: 1050 m
Strecke:Corteglia (438 m) – Trii Pin (450 m) – Villa Foresta (350 m) – Cercera (317 m) – Rancate (338 m) – Besazio (493 m) – Dogana di Arzo (505 m) – Saltrio (475 m) – Viggiù (461 m) – Monte Croce (861 m) – Monte Orsa (998 m) – Rifugio Monte Pravello (951 m) – Monte Pravello (1015 m).
Kartennummer:Carta turistico – escursionistica Basso Ceresio – Lario Comasco (Strade di pietra no. 1) – 1:30000; Via Verde Varesina, Istituto Geografico DeAgostini, 1:35000.

Pedalata mattutina nel territorio comunale di Viggiù, sul complesso Monte Orsa – Pravello, di particolare interesse naturalistico e paesaggistico, trattandosi di un massiccio dolomitico-calcareo con notevoli fenomeni carsici. Assai interessanti sono le grotte Mamma Emma e il Pozzo del Caprone.

È la parte italiana del sito UNESCO del Monte San Giorgio, riconosciuto Patrimonio Mondiale dell’Umanità nell’anno 2010.

È inoltre risaputo che questa zona riveste pure una valenza storico culturale notevole per la rilevante presenza di manufatti e di fortificazioni del sistema difensivo della Frontiera Nord, detta anche Linea Cadorna.

 

Inizio dell’escursione: ore 7:30

Fine dell’escursione: ore 10:35

Pressione atmosferica, ore 9.00: 1014 hPa

Velocità media del vento: 5 km/h

Temperatura alla partenza: 10°C

Isoterma di 0°C alle 9.00: 2800 m

Temperatura al rientro: 16°C

Sorgere del sole: 5.33

Tramonto del sole: 21.15

 

Partito di buon mattino, raggiungo la Dogana di Arzo dopo venticinque minuti di pedalata. In ulteriori cinque minuti pervengo al bel villaggio di Saltrio, il cui nome, derivante dal latino saltus, rievoca il bosco. La località è nota soprattutto per le cave di “pietra di Saltrio”, impiegata con finalità decorative o strutturali all’interno di numerosi edifici di pregio nel nord Italia e nel Canton Ticino. Ricordo che la facciata della Cattedrale di Lugano, uno dei più importanti esempi di architettura rinascimentale presenti in area lombardo-ticinese, è stata realizzata nel XVI secolo impiegando le pietre di Saltrio e Viggiù.

Da Saltrio in un soffio arrivo a Viggiù, villaggio rinomato non solo per i mitici pompieri, ma soprattutto per i numerosi artisti e architetti che ha sfornato.

La salita inizia in Via Sant’Elia, in direzione Monte Orsa - Monte Pravello. Superato il ponte sul Torrente Poaggia passo di fronte ad una bella cappella votiva e pochi minuti dopo arrivo ad un bivio: a sinistra si prosegue verso il Colle Sant’Elia, a destra si sviluppa “l’itinerario no. 2 Viggiù – Monte Orsa – Monte Pravello”, un progetto cofinanziato dall’Unione Europea Interreg IIIA Italia Svizzera. Si tratta di una stradina agro-silvo-pastorale

Lungo il percorso sono posizionati alcuni pannelli didattici che illustrano gli aspetti naturalistici e storici di questo massiccio delle Prealpi Varesine. Alla quota di circa 820 m, un cartello ligneo invita a visitare la “Cava La Brusata … un mondo da scoprire…”.

Poco oltre, ad un tornante, pervengo al Monte Croce (861 m) di Saltrio, alle cui spalle si trova l’ingresso di un cunicolo che porta all’osservatorio. È il primo manufatto che si incontra del complesso fortificato del Monte Orsa – Monte Pravello, facente parte del sistema difensivo italiano alla Frontiera Nord verso la Svizzera.

La strada mi porta di nuovo sul versante orografico destro del Torrente Poaggia; ora appare la prima antenna delle telecomunicazioni. La vetta del Monte Orsa è alle spalle dell’edificio della “Rai – Way”.

Parcheggiata la bici, per raggiungere la cima devo percorrere a piedi gli ultimi venti metri lungo un sentierino reso insidioso dalle rocce sporgenti, oggi umide.

Il panorama sul Monte Arbostora circondato dal lago di Lugano è da cartolina.

Riguadagnata la strada, torno fino alla quota di circa 950 m, dove una deviazione a sinistra mi porta ad una lunga galleria, con stanze, posizioni d’artiglieria e posti di avvistamento muniti di finestrelle a feritoia. È buio pesto, non si vede niente, se non il faretto della bici.

In dieci minuti raggiungo il Rifugio Monte Pravello (950 m), una proprietà del Gruppo Antincendio Val Ceresio. In questo periodo è aperto solo di domenica, comunque al pian terreno c’è un simpatico bivacco sempre aperto.

Apprezzo molto la presenza di una colonnina per ricaricare sia la batteria della bici sia il cellulare. Percorro per qualche decina di metri una trincea, quindi torno sulla sterrata che in soli 400 m mi conduce al Monte Pravello / Poncione d’Arzo (1015 m).

        Il panorama è ancora superiore a quello che si gode dal Monte Orsa.

 

Pedalata in mountain bike fino a due panoramiche cime, raggiungibili tramite una strada asfaltata, chiusa al traffico veicolare. Di domenica è possibile trovare aperto il ristoro Rifugio Monte Pravello, ubicato quasi in cima, sul versante meridionale dell’omonimo monte.

 

Tempo totale: 3 h 05 min

Tempo di salita: 1 h 18 min (Monte Orsa)

Tempi parziali

Corteglia (438 m) – Dogana di Arzo (505 m): 25 min

Dogana di Arzo (505 m) – Viggiù (461 m): 8 min

Viggiù (461 m) – Monte Orsa (998 m): 45 min

Monte Orsa (998 m) – Rifugio Monte Pravello (951 m): 10 min

Rifugio Monte Pravello (951 m) – Monte Pravello (1015 m): 5 min

Dislivello in salita: 1050 m

Sviluppo complessivo: 33,04 km

Quota massima: 1015 m

Quota minima: 317 m

Consumo batteria da 630 Wh: 59%

Difficoltà: F

Coordinate Monte Orsa: 744'636 / 82'858     

Copertura della rete cellulare: buona.

Tourengänger: siso


Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden

Galerie


In einem neuen Fenster öffnen · Im gleichen Fenster öffnen


Kommentare (4)


Kommentar hinzufügen

giorgiobiz hat gesagt:
Gesendet am 15. Juni 2024 um 15:43
i fossili di saltrio non li scorderò mai.

ciao

siso hat gesagt: RE:
Gesendet am 15. Juni 2024 um 18:08
... e la ricerca non è archiviata.
Ciao.

Antonio59 ! hat gesagt:
Gesendet am 30. Juni 2024 um 20:52
La Grotta Mamma Emma che hai citato è definita come la più bella della provincia di Varese in fatto di concrezioni.
Il nome è stato dato dagli speleologi in onore di una signora che gestiva una locanda in un paesino delle Alpi Apuane, molto premurosa verso i giovani speleologi che tornavano sporchi e stanchi.
Ciao
Antonio

siso hat gesagt: RE:
Gesendet am 1. Juli 2024 um 20:37
Grazie per l'informazione.
Ciao!


Kommentar hinzufügen»