Da Carema a Punta Cressa 2051 e Bec di Nona 2085


Publiziert von Antonio59 ! , 25. Mai 2024 um 18:39.

Region: Welt » Italien » Piemont
Tour Datum:19 Mai 2024
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 13:00
Aufstieg: 2059 m
Abstieg: 2059 m

Oggi siamo proprio sul confine tra il Piemonte e la Valle d'Aosta. 
Si parte direttamente dal fondovalle, da un parcheggio sulla strada statale a Carema.
Saliamo subito tra i vigneti e le stradine del paese, passando dalla Casaforte "Gran Masun".
In zona Via Sasso abbiamo qualche esitazione sul percorso, ridiscendiamo un breve tratto per prendere un sentiero erboso che ci porta a Sillanc 450 m. Attraversiamo alcune volte la strada, passando da Posa du Mei e Posa Larise. Poi si passa da Margiassey 897 m e Chianoy 990 m. Incrociamo ancora più volte la strada, a San Giaco una casa è addossata a un enorme masso, qui si entra in una valle e si attraversa il Rio Caffaro per poi sbucare nei prati di Maletto 1300 m, dove alla locanda ci concediamo un buon caffè. Saliamo poi a Crozetto e transitiamo appena sotto la stalla di Montagna Carema, in una zona fangosa e grondante di acqua.
Saliamo quindi alla baita in ristrutturazione in località Trucchetto 1658 m, qui inizia il costone sud, che ci fà salire rapidamente, dapprima all'Alpe Cressa Inferiore 1880 m e poi a quella Superiore 1980 m. Appena dopo arriviamo sulla cresta di confine con la Valle d'Aosta e svoltando a destra siamo in breve sulla Punta Cressa 2051 m, che poi a dire il vero, tanto punta non è, in effetti è una vasta spianata.
Dopo aver mangiato un boccone al freddo, immersi nella nuvolaglia che ci preclude ogni panorama, seguendo la linea dello spartiacque verso nord-ovest, dapprima scendiamo a una sella con grande ometto quadrangolare, poi risaliamo alla massima elevazione della giornata : il Bec di Nona 2085 m.
Ora seguendo ancora il filo della costa, qui orientata a sud-ovest, scendiamo anche evitando della neve a un altra sella, da dove poi ci caleremo, ma prima andiamo a risalire con poco sforzo anche la terza cima: La Ciarma 1927 m.
Ritornati ancora alla sella di prima, scendiamo ai ruderi di una baita e poi diretti verso sud fino al pianoro dell'Alpe Boses 1650 m. Poi dopo un tratto nel bosco ancora a sud, si fà una traversata verso destra che passa un ruscello e segue un canale di irrigazione, fino ad arrivare a Traversa 1500 m ( nome azzeccato ).
Poi sempre scendendo per la massima pendenza ancora verso sud, arriviamo all'Alpe Paschetta 1320 m, già sulla strada asfaltata, che stavolta seguiremo in discesa per un chilometro e mezzo, fino a Boretto e San Giaco 1166 m, dove riprendiamo il sentiero dell'andata, in direzione Carema. Ma a circa 500 metri di quota, in località Arbo da Ricco, lasciamo il sentiero per seguire verso sinistra la strada asfaltata per 400 metri fino alla località Chianei. Qui prendiamo il sentiero segnalato ( GTA ) per Castruzzone. Saliamo per circa 80 metri + a un passo molto suggestivo: siamo a Bura Canun 585 m, oltre che una sella è anche una stretta gola tra alte rocce. Sull'altro versante si scende a un pianoro boschivo, crocevia di più sentieri, e prima di scendere a Carema, decido per una veloce risalita ai ruderi del castello di Castruzzone. Ritornato all'incrocio di prima, non resta che la discesa su sentiero lungo un umida valletta, che più sotto diverta larga stradina acciottolata.
Dopo di chè si entra in un ambiente spettacolare : sono gli antichi vigneti coltivati a nebbiolo, con pilastri in pietra, che riempiono tutto il basso versante montano, davvero bello.
E dopo oltre 2000 metri di dislivello riusciamo ad arrivare all'auto che ci porterà alla più vicina pizzeria, per concludere la bella giornata, non per il panorama purtroppo.

Tourengänger: Antonio59 !


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